giovedì 2 novembre 2023
Taglio del nastro per il primo summit sulla valutazione di rischi e potenzialità dell’Intelligenza artificiale (Ia). L’appuntamento di scena ieri, a Bletchley Park, centro di decrittazione a nord di Londra durante il Seconda conflitto mondiale e oggi museo. Parterre de rois all’evento: leader politici internazionali, rappresentanti dei colossi di internet, esperti. Michelle Donelan, ministra per la Tecnologia britannica, ha detto: “L’Intelligenza artificiale rappresenta già una straordinaria forza positiva nella nostra società, con infinite opportunità per far crescere l’economia globale, fornire servizi pubblici migliori e affrontare alcune delle più grandi sfide del mondo, ma i rischi posti dall’Ia sono seri e sostanziali ed è fondamentale lavorare insieme, sia a livello settoriale che nazionale, per riconoscerli”.
Cinque, sostanzialmente, i punti di discussione: comprensione condivisa dei rischi posti dall’Intelligenza artificiale di frontiera e la necessità di agire; il processo avanzato per la collaborazione internazionale sulla sicurezza dell’Ia di frontiera, compreso il modo migliore per supportare i quadri nazionali e internazionali; misure idonee che le singole organizzazioni dovrebbero adottare per implementare la sicurezza dell’Ia di frontiera; aree di potenziale collaborazione sulla ricerca sulla sicurezza dell’Intelligenza artificiale, inclusa la valutazione delle capacità del modello e lo sviluppo di nuovi standard per supportare la governance; individuare il modo di garantire lo sviluppo sicuro dell’Intelligenza artificiale e come esso consentirà di utilizzare l’Intelligenza artificiale per scopi positivi a livello globale.
Adolfo Urso, ministro del Made in Italy, ha parlato dell’inizio “di un percorso di coinvolgimento di altri continenti per giungere a quello che noi auspichiamo: a una nuova alleanza globale, come per il clima, anche sulle regole e le tutele da adottare in risposta alla sfida dell’Intelligenza artificiale”. E poi: “L’Italia ritiene sia assolutamente necessario coniugare le esigenze dell’innovazione, che dobbiamo incentivare soprattutto in Europa per recuperare i ritardi da Usa o Cina, con un quadro regolatorio che tuteli la privacy e la persona”. Sempre Urso: “Dobbiamo affrontare la fantascienza che diventa realtà, il dominio possibile della tecnica sull'uomo. L'Italia vuole essere al centro di questa sfida con la nostra visione antropocentrica. Al centro ci sono la persona, i suoi diritti e le sue libertà. Si è parlato di etica dell’algoritmo". Il ministro, in più, segnala che l’istituzione nel nostro Paese di una fondazione per l’Intelligenza artificiale che avrà sede a Torino. “Vogliamo realizzare una legge quadro sull’Intelligenza artificiale e sulle frontiere della tecnologia, che sarà in sintonia con il regolamento europeo. L’Europa è indietro sugli investimenti nell’Intelligenza artificiale. Investiamo un decimo di quanto investono gli Stati Uniti. Dobbiamo recuperare. L’Italia è al centro di questo processo”.
Le applicazioni dell'intelligenza artificiale, secondo Giorgia Meloni, presente al tavolo, “possono portare grandi opportunità in molti campi ma anche enormi rischi. Meccanismi decisionali opachi, discriminazioni, intrusioni nella nostra vita privata, fino ad arrivare ad atti criminali, perché gli Llm-Large language model potrebbero essere utilizzati per produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing”.
Intanto Re Carlo ha inviato un videomessaggio. In pratica, ha sostenuto che l’Intelligenza artificiale è ritenuta “non meno significativa, non meno importante della scoperta dell’elettricità, della scissione dell’atomo, della creazione della rete mondiale o anche della imbrigliamento del fuoco”. Allo stesso tempo, ha specificato che dobbiamo “affrontare i rischi presentati dall’Ia con un senso di urgenza, unità e forza collettiva. Stiamo assistendo a uno dei più grandi progressi tecnologici nella storia dell’umanità”.
di Tommaso Zuccai