Twitter non crolla sotto il peso del Tycoon e dei Mondiali

martedì 22 novembre 2022


Twitter, contro tutto e tutti, sta resistendo alle scosse d’assestamento dovute all’acquisto della piattaforma da parte di Elon Musk e della sua conseguente rivoluzione aziendale. Finito il mese dei licenziamenti e delle defezioni, la piattaforma del patron di Tesla si è lasciata alle spalle, senza troppi scossoni o ripercussioni, il reintegro di Donald Trump. L’ex presidente degli Stati Uniti, fresco di ricandidatura per il 2024, è stato riammesso su Twitter nella giornata di sabato, grazie a un sondaggio popolare indetto da Musk stesso. Il Tycoon si è ripreso i suoi 80 milioni e passa di seguaci, ma al momento rimane in silenzio. Ha dichiarato di voler rimanere su Truth social, la sua piattaforma da lui definita “speciale”.

Senza considerare i capricci e le lagnanze dell’ala democratica a stelle e strisce, l’operazione Trump è stata il primo grande successo di Musk alla guida di Twitter, che ha visto confermata la sua scelta da assolutista della libertà. Anche il ritiro sull’Aventino degli inserzionisti appare quantomeno velleitario. E quei (fortunatamente) pochi attivisti per i diritti civili che gridano allo scandalo stanno in realtà facendo del benaltrismo. Molto simile, anzi, identico a quello contro il quale scatenano crociate.

Ora, però, si è rivelata la seconda e molto più grande sfida per la piattaforma di San Francisco: i mondiali di Calcio del Qatar. Questi grandi avvenimenti sono uno stress test per ogni social, visto che ogni cartellino giallo, calcio d’angolo, gol e protesta scatena centinaia di milioni di post da parte degli utenti, spesso accompagnati dall’upload di contenuti multimediali. Viste le recenti difficoltà dell’ormai ridotto team di Twitter nel mantenere rigidi i parametri sulla privacy e sul copyright, gli utenti temono lunghi periodi di down e di inattività da parte del social. Dopo una partita al cardiopalma come Argentina-Arabia Saudita (terminata 1-2 in rimonta per gli arabi), sembra essere tutto a posto. Elon Musk, contro tutto e contro tutti, potrebbe avercela fatta anche stavolta.


di Edoardo Falzon