L’Auditel cambia: la Total Audience rileva anche i device

martedì 12 aprile 2022


L’Auditel lancia un nuovo sistema di rilevazione degli ascolti televisivi. L’innovazione si chiama Total Audience. Consente di monitorare, grazie alle innovazioni tecnologiche, tutti i device connessi, oltre all’utenza televisiva classica. Il nuovo corso è stato presentato da Andrea Imperiali, durante la presentazione della relazione annuale in Senato. Il presidente dell’Auditel ha sottolineato come ormai ai 45 milioni di apparecchi televisivi presenti nelle case degli italiani si aggiungano circa 75 milioni di nuovi schermi connessi. “Non ci sono dubbi”, ha dichiarato, “la televisione in streaming è il palcoscenico globale della sfida in atto fra i giganti statunitensi, che muovono tutti alla conquista dell’Europa e dell’Asia”.

La classifica mondiale dei media per fatturato certifica che 9 delle prime 13 società sono statunitensi, 3 sono cinesi e una è giapponese. Bisogna scendere fino al diciannovesimo posto per trovare il primo gruppo audiovisivo europeo, che è Bertelsmann. Imperiali ha rilevato che, “in risposta alla crescita tumultuosa dei giganti dello streaming anche in Europa si comincia ad assistere ai primi fenomeni di consolidamento cross-country fra i campioni nazionali della tivù commerciale. La fruizione dei contenuti, da familiare è diventata individuale, da indoor è diventata in mobilità, da lineare a on demand, grazie a circa 60 diverse tipologie di device attraverso i quali si può accedere a contenuti audiovisivi”.

Per queste ragioni, di fronte a uno scenario del genere, l’Auditel aggiorna il metodo di rilevazione basato sul modello di Joint Industry Committee, soggetti terzi in grado di fornire dati univoci, trasparenti e certificati. Dopo aver realizzato nel 2019 la misurazione dei consumi fruiti attraverso i device connessi, ora dà il via alla Total Audience, che combina il sistema campionario, capace, grazie al SuperPanel, di misurare con precisione i consumi fruiti attraverso tutti i televisori e il sistema censuario, in grado di rilevare con granularità l’ascolto di ogni device, attraverso l’utilizzo di software specifici. Insieme alla Total Audience, sul versante pubblicitario, arriva anche il Codice univoco degli spot video, una sorta di targa che consente di tracciare ogni singolo filmato pubblicitario fruito su tutte le piattaforme e su tutti i device.

Viene anche riorganizzata la rilevazione degli ascolti non riconosciuti, come quelli generati da soggetti che non hanno richiesto di essere misurati dall’Auditel o derivanti da utilizzi diversi dello schermo televisivo, come ad esempio, il gaming o la fruizione di canali radiofonici. “L’auspicio – ha spiegato il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella – è quello di poter disporre di un dato complessivo certificato di total audience che consenta di misurare in maniera univoca la fruizione dei contenuti”.

 


di Guglielmo Eckert