mercoledì 12 maggio 2021
Da qualche mese è disponibile anche in Italia l’app francese “Yuka”, che fa una valutazione completa dei prodotti alimentari – ma anche dei cosmetici – con tanto di analisi di ingredienti e additivi. Il funzionamento è semplice: basta inquadrare con la fotocamera del proprio smartphone la confezione del prodotto di cui si desidera conoscere le caratteristiche, scansionare il codice a barre, e in pochi secondi viene fornito il responso con un punteggio che parte da zero fino ad arrivare a 100 (punteggio migliore).
Con una semplice passeggiata tra gli scaffali di un supermercato, è possibile avere quindi una serie di informazioni preziose sugli alimenti più salutari e su quelli da evitare. Per ogni alimento, l’app restituisce il simbolo di un semaforo con tonalità di colore differenti. Il giudizio può essere eccellente (bollino verde scuro), buono (verde chiaro), mediocre (arancione) o scarso (rosso). Vengono immediatamente indicati gli elementi negativi di un prodotto come, ad esempio, la presenza di additivi o di sostanze chimiche, la quantità di zuccheri, sale o grassi saturi. Se poi un prodotto ha un giudizio globale molto basso, Yuka raccomanda delle possibili alternative all’interno della stessa categoria.
Il progetto nasce nel 2016 dalle menti di tre giovani francesi, tutti under 30, ma l’app viene realizzata unicamente nel 2019, conoscendo un successo immediato per poi esplodere durante il primo anno di pandemia. Infatti, nel gennaio del 2020, è stata scaricata oltre 15 milioni di volte ed usata mensilmente da 5,5 milioni di utenti in tutto il territorio francese, per poi espandersi anche sul mercato mondiale. È importante sottolineare che Yuka non contiene pubblicità e non è collegata a nessuna azienda che possa finanziarla per consigliare il proprio prodotto. Essendo una applicazione gratuita, la società si sostiene economicamente con la versione Premium (dove è possibile scansionare anche essendo offline, oppure ricercare il nome del prodotto invece che usare il codice a barre) e con le vendite del libro “La guida dell’alimentazione sana” scritto dal loro nutrizionista Anthony Berthou con l’aiuto di Julie Chapon, co-fondatrice.
La metodologia usata ricorda molto il Nutri-Score, il sistema informativo francese basato sulle etichette dei cibi che ha lo scopo di aiutare il consumatore a seguire abitudini alimentari più salutari mostrando, tramite una scala di cinque colori che vanno dal rosso al verde e a cui corrispondono le prime cinque lettere dell’alfabeto (a-b-c-d-e), i valori nutrizionali dei prodotti.
A due anni dal suo lancio, Yuka ha avuto un fortissimo impatto sulla scelta alimentare dei suoi utenti, che hanno imparato a leggere e capire le etichette dei prodotti in vendita nei supermercati. Secondo un’indagine commissionata dalla società su 230mila consumatori e 21 grandi aziende del food, sembrerebbe che il 94 per cento degli utenti lascia nello scaffale i prodotti con giudizio negativo, l’83 per cento compra meno ma meglio, ed il 78 per cento sceglie più prodotti biologici, preziosi per il sistema immunitario e per l’ambiente. Nata da poco, questa app rischia fortemente di rivoluzionare il modo di fare la spesa e di mangiare.
di Cristina De Palma