Le grandi manovre navali della Us Navy

mercoledì 22 luglio 2020


La marina americana (Us Navy) sta iniziando il processo di abbandono della flotta di navi da combattimento costiere (Lcs) per sostituirla con fregate fortemente armate, basate sul sistema Fremm di grande successo, sviluppate da Italia e Francia.

Questa è una buona notizia per le capacità di deterrenza degli Stati Uniti in Asia, dal momento che le Lcs (Littoral Combat Ship) mancavano di capacità di combattimento e non erano in grado di svolgere alcun ruolo utile nella difesa degli alleati degli Stati Uniti nella regione. Prima della decisione di demolire le Lcs, le sue carenze erano già note a tutti.

Presentata come una nave da guerra “urban street fighter”, era tutto fuori che questo. Leggermente armata con un improbabile e problematico cannone svedese da 57 mm prodotto da Bofors, la cui unica altra vendita straniera è stata fatta alla Marina del Messico. Il cannone non poteva sparare per più di sette secondi e impiegava 10 o più minuti per raffreddarsi prima che potesse sparare di nuovo.

La maggior parte delle marine mondiali aveva optato per un robusto sistema di cannone da 76mm compatto o super rapido della Oto Melara (ora incorporata nella Leonardo Spa). Quel sistema di armi può ora essere usato con il Dart della Marina italiana per abbattere missili navali in arrivo.

Esistono due versioni della Littoral Combat Ship. Una è stata costruita nel Wisconsin dalla Lockheed Martin in collaborazione con Marinette Marine di Fincantieri. L’altra, con un design dello scafo completamente diverso, un trimarano, è costruita da Austal Usa a Mobile, in Alabama. Austal ha consegnato il suo 12mo trimarano Lcs alla Marina degli Stati Uniti il 29 giugno.

Il design della Lockheed Martin è un derivato di una nave superveloce costruita da Fincantieri chiamata Destriero, che era uno yacht sponsorizzato da Aga Khan IV, appositamente per attraversare l’Oceano Atlantico a tempo di record. Lo scafo è in acciaio e la sovrastruttura è in alluminio. La versione trimarano è tutta in alluminio. Entrambe le navi usano diversi sistemi di propulsione, diversi sistemi di combattimento e richiedono tipi di supporto notevolmente diversi.

Eppure entrambi i tipi di Lcs sono grandi, in realtà dimensionati come fregate nonostante la fatturazione di un urban street fighter. Entrambi sono leggermente armati e qualsiasi idea che queste navi possano avvicinarsi a porti o a porti costieri sembra inverosimile. In effetti, la Marina ha studiato la sopravvivenza di entrambe le versioni Lcs e ha concluso che nessuna delle due sarebbe sopravvissuta in combattimento.

(*) Continua a leggere l’articolo di Stephen Bryen, senior fellow del think tank “Il Nodo di Gordio“ su Asia Times.


di Redazione (*)