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sabato 28 aprile 2012


Fibrillazioni pre elettorali a trecentosessanta gradi. Nella sinistra italiana il serpeggiante fastidio per Beppe Grillo inizia rendersi tangibile, potendo comunque sempre contare sul soccorso rosso del Presidentissimo Giorgio Napolitano che senza colpo ferire, si permette di palesare disprezzo per un partito/movimento, evidentemente deficitario dal punto di vista programmatico (dove sia l'anomalia nel panorama politico italiano è da vedere...), ma che  è pur sempre presente alle prossime elezioni amministrative. Gli impunibili magistrati, alla bisogna, faranno il resto del lavoro di pulitura con una manciata di avvisucci di garanzia. E siccome è tornato a tirare il maculato, dopo aver soddisfatto adeguatamente smanie faldonofile ad orologeria, voleranno le ipotesi di reati e reatucci a macchia di leopardo. Sul piano della quadratura finanziaria internazionale, invece, le imminenti elezioni francesi stanno aprendo una galoppante crepa lungo la muraglia franco-tedesca,  a dimostrazione che le politiche nazionali non sacrificano vittime sull'altare della politica europea. Da nessuna parte tranne in Italia, ovviamente. Riassumendo l'attuale quadro da 'pavesiane' smanie per le elezioni: Sarkozy dice no a Draghi, Holland dice no alla Merkel che per giocare d'anticipo (è pur sempre una tedescotta) precedentemente aveva detto no a lui...e Monti che fa? Ci corca. I politici stanno. Una bella scacchiera da 'scarichi' reciproci. Gli italiani attendono, sotto il peso dell'Imu, una adeguata mossa del Cavallo. E sono sempre più pericolosamente inclini a tirare lo scarico.

LUNEDÌ
Mario Sechi: «Non comanda la finanza ma in popoli. La politica può andare in letargo ma prima o poi torna. E ruggisce».

Mara Armani: «Ma fatemi capire se Sarkozy perde la Bruni ce la rimandano a casa?».

MARTEDÌ 
Leandro Papa: «Immaginate una fusione Lerner/Vendola e la frase "esamineremo  sessantatré scribi sediziosi"..Ora prendete fiato...se lo fate un'altra volta andate in iperventilazione».

Enzo Sara: «Zanda (Partito democratico): "Rosi Mauro si deve dimettere" Alleluia! Il Pd ha ritrovato la sua linea democratica».

Barbara Ishtar: a proposito dei diamanti della Lega «Dimonds are pirl's best firends».

Claudio Sara: «La Corte dei Conti boccia il rigore di Monti. La moviola ha dimostrato che non c'era nessun rigore, ma che comunque l'Italia non ha simulato: è finita veramente a terra per un....fallo da dietro. L'arbitro, Merkel da Monaco, non ha ritenuto di espellere Monti per il fallo da dietro, anzi! E' una vergogna! Addirittura, poco prima, aveva preteso la sotituzione di B. proprio con Monti il quale è entrato in campo senza rispettare le procedure di sostituzione. Pare che Monti e l'arbitro siano d'accordo (e alla combine partecipino anche i guardalinee, il francese Sarko ed il napoletano Napo). Una vera e propria Calciopoli europea (e la Juve non c'entra nulla, tranquillo Franco). La curva di destra protesta, ma blandamente; in sostanza, assiste piuttosto remissiva e rassegnata. La curva di sinistra (poche le presenze) è divisa e pare non accorgersi di nulla: uno dei due capotifosi, Bersani, sta arrotolando lo striscione "Ti devi dimettere", pronto a riaprirlo alla prima occasione; l'altro, detto Nicky, non ci sta capendo nulla: dice di essere presente solo perché gli hanno detto che il calcio è uno sport maschio in cui si vedono molti falli, ma in realtà, è interessato alla nomina di medico del Pronto Soccorso dello stadio. Per il campo si aggira un giocatore che non si sa bene in quale squadra voglia giocare (anche perché nessuno lo vuole). Per darsi un tono e dare un segno della sua presenza, è andato da B. che, seduto in panchina, gli chiedeva di andarsene e, col dito puntato, gli ha urlato: "Che fai mi cacci?". Gli stuard lo hanno allontanato tra le proteste della curva di sinistra e gli applausi di quella di destra. Intanto l'Italia sta perdendo 3 a 0...».

Cristina Napolitano: «Napolitano, Bersani, Di Pietro: tutti contro Grillo. È fantastico! Quando arrivano i magistrati a cavallo?».


di Barbara Alessandrini