Trump ha firmato la fine dello shutdown

giovedì 13 novembre 2025


Il governo federale statunitense torna pienamente operativo. Donald Trump ha firmato il provvedimento approvato dal Congresso e dalla Camera dei rappresentanti, ponendo fine allo shutdown che per 43 giorni aveva paralizzato l’attività amministrativa di Washington. “Non si dovrebbe ripetere mai più”, ha dichiarato il commander-in-chief, riservando una parola di riguardo anche ai democratici – otto senatori e sei deputati – che hanno votato insieme ai repubblicani per sbloccare la situazione. Dopo il via libera del Senato, ottenuto grazie al sostegno di una parte dell’opposizione, la Camera dei rappresentanti ha approvato il testo con 222 voti favorevoli e 209 contrari. Il provvedimento garantisce il finanziamento delle attività federali fino al 30 gennaio, ma non include l’estensione dei sussidi legati all’Obamacare, punto centrale del braccio di ferro tra Casa Bianca e Partito Democratico.

I liberal, tuttavia, non intendono arretrare. Il leader democratico alla Camera, Hakeem Jeffries, ha promesso che la battaglia politica non è finita. “È appena iniziata”, ha affermato, avvertendo che i repubblicani potrebbero pagare un prezzo politico elevato alle elezioni di midterm del 2026. Senza un accordo sui fondi, spera che gli americani li “cacceranno dai loro incarichi il prossimo anno”. Le stime indicano che, in assenza di un’estensione dei sussidi, i premi assicurativi previsti dall’Obamacare potrebbero aumentare in media del 114 per cento. Il presidente Trump, dal canto suo, ha ribadito la sua posizione critica verso la riforma sanitaria varata da Barack Obama. “L’Obamacare è stata un disastro fin dall’inizio. Vorremmo che i soldi che vanno alle assicurazioni sanitarie andassero direttamente agli americani, in modo che possano acquistare direttamente la loro copertura sanitaria e diventare manager di se stessi”, ha spiegato, accusando i democratici di essere i veri responsabili della paralisi amministrativa: hanno “voluto lo shutdown per motivi politici”, ha ricordato il tycoon.

Con la riapertura del Governo, si avvia anche il graduale ritorno alla normalità nei servizi pubblici. I disagi nel trasporto aereo dovrebbero progressivamente ridursi: i controllori di volo stanno riprendendo servizio, consentendo al Dipartimento dei Trasporti di revocare le restrizioni imposte durante la chiusura. Una ripresa che, secondo le autorità, eviterà il temuto caos nei giorni del Ringraziamento. La misura garantirà inoltre la ripresa del pagamento dei buoni pasto federali, da cui dipendono 42 milioni di cittadini americani, assicurando un sollievo immediato per le famiglie più vulnerabili.


di Eugenio Vittorio