mercoledì 12 novembre 2025
A Phnom Penh è stato inaugurato il Cashew and Pepper Trade Forum 2025 sotto il tema “Spotlight: Unlocking Eu Market Access”, un evento che segna un passo cruciale per le filiere agricole strategiche della Cambogia. Organizzato dal Ministero del Commercio, dal Ministero dell’Agricoltura e dal Ministero dell’Industria, Scienza, Tecnologia & Innovazione — insieme alla Commissione europea, alla Germania, alla Cambodia Cashew Federation (Ccf) e alla Cambodia Pepper and Spice Federation (Cpsf) — il Forum ha radunato oltre 300 produttori, trasformatori, esportatori, investitori e acquirenti provenienti dalla Cambogia, dall’Asean e dall’Unione europea. L’iniziativa biennale mira a rafforzare l’industria degli anacardi e del pepe attraverso il miglioramento della produzione, della lavorazione e dell’accesso ai mercati internazionali, in particolare quelli europei. Queste due filiere rappresentano pilastri dell’economia agricola cambogiana e hanno un potenziale di crescita globale. Il Ministro dell’Industria, Scienza, Tecnologia e Innovazione, Hem Vanndy, ha ricordato che la Cambogia ha adottato uno standard nazionale per gli anacardi e quattro standard per il pepe sono in fase di revisione per soddisfare le esigenze dei mercati e delle regole internazionali. Il Ministero del Commercio, attraverso il suo portavoce Cham Nimul, ha sottolineato l’impegno del Paese nel diventare “produttore e esportatore di alta qualità” e l’importanza dell’accesso alle Preferential Trade Agreements e al Partenariato economico regionale (Rcep) per rafforzare la posizione della Cambogia come partner commerciale credibile agli occhi degli investitori internazionali.

L’evento ha altresì tenuto panel tecnici, momenti di matchmaking B2B e sessioni di policy-making, che hanno messo in evidenza come il futuro della produzione agricola cambogiana passi per la digitalizzazione dei processi produttivi, l’automazione e la tracciabilità. In questo contesto entra in gioco anche la società Ereb Cambodia che, attraverso la sua fondatrice − l’italiana Veronica Guagliumi −, ha presentato strumenti tecnologici pensati per collegare produttori cambogiani a una rete europea di oltre 300 partner, con l’obiettivo di inserire i prodotti locali nei circuiti internazionali grazie a qualità elevata, trasparenza e valore aggiunto. Veronica Guagliumi ha illustrato come sensori, intelligenza artificiale e tracciabilità digitale possano trasformare la produzione tradizionale in prodotti esportabili di qualità, rispondendo agli standard rigorosi del mercato europeo.
La filiera cashew‑pepe della Cambogia ha tutti gli ingredienti per diventare un punto di riferimento regionale: terreni fertili, forza lavoro capace e una cultura dell’innovazione in crescita. Con il supporto tecnologico e finanziario europeo, quella trasformazione non è più un “quando”, ma un “come presto”. Le opportunità di finanziamento europeo rivestono un ruolo decisivo in questo percorso: ad esempio, programmi come Aspire‑At (80 di euro milioni tra prestiti e sovvenzioni), Eu‑German Capsafe (24–25 milioni di euro) e altri pacchetti dell’Unione europea da circa 15 milioni di euro, agevolano l’adozione di tecnologie avanzate e alleggeriscono l’onere dell’investimento per cooperative e trasformatori.
La Cambogia sta tracciando una rotta che va oltre la semplice coltivazione: l’industria agricola del Paese punta a una trasformazione la complessiva delle proprie filiere per competere a livello globale e l’Europa, con i suoi strumenti finanziari e tecnologici, non è solo un’osservatrice ma un attore partner di questo cammino. La Cambogia punta a uscire dalla condizione di semplice produttore grezzo e ad affermarsi come hub agro‑industriale competitivo a livello internazionale.
di Domenico Letizia