lunedì 3 novembre 2025
La resistenza ucraina vacilla. Non nella determinazione e nella forza dei suoi soldati, ma sotto i colpi dell’esercito russo, che sul fronte orientale starebbe avendo la meglio sui battaglioni di Kiev. La battaglia sta infuriando, soprattutto nella zona di Pokrovsk, mentre le forze ucraine resistono per evitare la caduta di un’altra roccaforte strategica nel Donetsk. Anche a Kupyansk, nella regione di Kharkiv, Mosca rivendica di aver respinto un tentativo ucraino di rompere l’accerchiamento, un’operazione che Kiev continua a negare. Al Cremlino non potrebbe andare meglio di così. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov , ha affermato che, stando così la realtà sul campo non ci sarebbe “bisogno di un incontro urgente tra Vladimir Putin e Donald Trump”. La frase pronunciata dal megafono del presidente russo disvela la strategia di Mosca. Al momento, spiega, “è necessario invece un lavoro molto scrupoloso sulle questioni dell’accordo sull’Ucraina”. Per il Cremlino, consolidare il controllo militare sul terreno significherebbe presentarsi ai futuri negoziati da una posizione di forza, capace di piegare le concessioni ucraine verso un cessate il fuoco favorevole alla Russia.
Nel frattempo, il presidente Volodymyr Zelensky tenta di rinvigorire il morale delle truppe e annuncia su X una notizia attesa da settimane: la consegna dei missili Patriot tedeschi. “Ringrazio la Germania e personalmente il cancelliere tedesco Friedrich Merz per questo passo comune per proteggere la vita umana dal terrore russo. Ora gli accordi sulla difesa aerea sono stati attuati”, ha scritto il leader ucraino, confermando che proseguono i negoziati per “ulteriori passi”. A Pokrovsk, tuttavia, la situazione rimane critica. Le autorità russe hanno diffuso notizie di una presunta resa dei soldati ucraini accerchiati, informazioni che lo Stato maggiore ucraino ha smentito definendole “propaganda”, pur ammettendo che si tratta di una “battaglia difficile”, probabilmente la più dura attualmente in corso. Secondo l’Institute for the study of war (Isw), i filmati geolocalizzati pubblicati tra il 31 ottobre e il 1 novembre mostrano effettivamente progressi russi nel centro e nel sud-est della città.
Fonti militari ucraine segnalano che per concentrare le operazioni su Pokrovsk e Myrnohrad, le forze russe hanno ridotto gli attacchi in direzione di Kostyantynivka, puntando a consolidare la presa sul Donetsk occidentale. Kiev ha risposto con una controffensiva mirata del proprio servizio di intelligence militare (Gur), ma il Ministero della Difesa russo sostiene di aver respinto l’attacco. “Nell’ultima giornata, un nuovo tentativo da parte delle forze armate ucraine di sfondare a bordo di un veicolo corazzato da combattimento verso il villaggio di Grishino è stato sventato”, ha riferito Mosca, aggiungendo che “tutti i militari sono stati uccisi” e che “l’accerchiamento si stringe”. Gli analisti militari occidentali condividono una valutazione prudente ma pessimista: le possibilità di Kiev di invertire la tendenza sul fronte orientale appaiono ridotte. Il settore di Pokrovsk-Myrnohrad, che prima dell’invasione del 2022 contava circa 100mila abitanti, rischia di seguire la sorte di Bakhmut, Avdiivka e Vuhledar, già cadute sotto controllo russo dopo mesi di combattimenti.
Kiev, intanto, continua a colpire in profondità il territorio russo, rivendicando l’attacco alla raffineria di Tuapse, nel porto di Krasnodar, centro nevralgico dell’industria petrolifera del sud. Ma la risposta di Mosca non si è fatta attendere: nella notte tra sabato e domenica, nuovi raid aerei hanno colpito Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kharkiv, Chernihiv e Odessa, causando la morte di almeno sei civili, tra cui due bambini. “Quasi 1.500 droni d’attacco, 1.170 bombe aeree guidate e oltre 70 missili di diverso tipo sono stati utilizzati dai russi per attaccare la vita in Ucraina solo questa settimana”, ha denunciato Zelensky, accusando Mosca di colpire deliberatamente edifici residenziali e infrastrutture civili. “È chiaro che Mosca mira a infliggere danni principalmente alla nostra popolazione”, ha aggiunto il presidente ucraino, ribadendo l’impegno a rafforzare le difese aeree del Paese.
di Zaccaria Trevi