Torna il Columbus day, sigillo dell’amicizia tra Roma e Washington

lunedì 13 ottobre 2025


Mentre a Gaza entra finalmente nel vivo l’attuazione della prima fase del piano di pace, negli Stati Uniti Donald Trump si prepara ad archiviare definitivamente l’era woke. Proprio nelle scorse ore, infatti, il presidente americano ha annunciato il ritorno del Columbus day, dopo la firma alla Casa Bianca del provvedimento che ripristina la celebrazione della festa in onore di Cristoforo Colombo. Un netto cambio di direzione rispetto alla decisione del suo precedessore, Joe Biden, di proclamare, proprio in concomitanza con il Columbus day, la cosiddetta “Giornata dei Popoli indigeni”, con l'obiettivo di assecondare le spinte wokiste di quella parte più radicale dell’elettorato dem che avrebbe voluto cancellare per sempre il nome del navigatore di origini italiane dalla storia degli Stati Uniti d’America. Nell'ottobre 2021, infatti, all'alba della sua esperienza presidenziale, Joe Biden cedette il passo alle pressanti richieste provenienti dagli attivisti woke, dichiarando una nuova festa federale, in netta contrapposizione con il Columbus day, che celebrasse i nativi americani.

La decisione annunciata nei giorni scorsi da Donald Trump, funge invece da perfetto contraltare ideologico rispetto a quella assunta quattro anni fa dai dem americani, e scrive la parola fine su quell’assurda stagione, letteralmente esplosa dopo la morte dell’afroamericano George Floyd, che sarà consegnata alla storia con il nome di “cancel culture”. Non solo. Perché, oltre ad abbattere la perversa ideologia di chi voleva a tutti i costi abbattere la storia, la convinta riscoperta dell’eroe americano per eccellenza contribuisce a rafforzare ulteriormente le già solide relazioni italo-americane. Emblematiche risultano, a tal proposito, le dichiarazioni diffuse nelle scorse ore dalla Casa Bianca, che in una nota sottolinea la ferma intenzione dell’amministrazione americana di voler riconoscere, con tale decisione, anche l’importante contributo offerto nel tempo agli Stati Uniti dalla comunità italo-americana. “Amiamo gli italiani”, ha, non a caso, affermato Donald Trump, aprendo la riunione di governo che ha sancito la proclamazione della festa federale in onore di Cristoforo Colombo.

In nome del navigatore genovese, e in risposta a tutti quei movimenti sorti nel recente passato nell’intento di cancellare la storia, principalmente attraverso la vandalizzazione del ricordo di Colombo, Donald Trump conferma ancora una volta la profonda affinità tra il popolo americano e quello italiano, unitamente alla volontà di Washington di investire nel rafforzamento delle relazioni bilaterali con Roma, considerata oggi il principale interlocutore degli Usa sul suolo europeo.


di Salvatore Di Bartolo