Pacifisti, dove siete?

giovedì 11 settembre 2025


Domanda a Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Riccardo Magi, ai “pacifisti”: vero che si sta preparando una grande manifestazione contro la guerra, contro le aggressioni della Russia di Putin, in solidarietà con l’Ucraina e la Polonia a piazza del popolo e nelle maggiori piazze del Paese. le si organizzano, vero?

Per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, una ventina di droni hanno fatto incursione nei cieli polacchi, facendo entrare in azione gli F-16 della Polonia che, supportati dagli alleati Nato, si sono alzati in cielo abbattendone almeno tre. Mai prima d’ora era successo che un numero così importante di droni sconfinasse nel territorio dell’Unione europea. Mai era successo che le forze aeree di un Paese Nato dovessero entrare in azione per respingere una minaccia diretta a un Paese membro. Un salto di qualità della “provocazione russa su larga scala” la definisce il premier polacco Donald Tusk. “Questa situazione ci pone tutti più vicini a un conflitto aperto, più vicini che mai dalla Seconda Guerra mondiale: abbiamo una guerra su vasta scala al confine ucraino-russo, ma abbiamo già qualcosa che oltrepassa il limite delle normali provocazioni qui, nel nostro cielo”.

Varsavia inequivocabilmente attribuisce le incursioni dell’altra notte alla Russia, con la maggior parte dei droni lanciata dal territorio bielorusso, e non sconfinati “per errore” dal teatro di guerra ucraino. Questa è “la prima volta che gli aerei della Nato si confrontano con potenziali minacce nello spazio aereo alleato”, afferma un portavoce di SHAPE, il quartier generale delle forze Nato in Europa. Aerei polacchi e olandesi, tra cui F-35 e F-16, sono intervenuti per “fronteggiare” i droni. Sono state attivate anche batterie di Patriot tedeschi, sistemi di difesa antiaerea di progettazione americana presenti in Polonia. Anche un aereo da sorveglianza aerea italiano è entrato in azione.

La “provocazionerussa viene dopo quello che è da considerare un vero e proprio attentato: le “interferenze” che danneggiato la strumentazione dell’aereo dove viaggiava la presidente Ursula von der Leyen, costringendolo a un atterraggio di emergenza. Siamo inoltre alla vigilia di quelle che si annunciano come importanti manovre militari congiunte russo-bielorusse, denominate Zapad-2025 (Ovest-2025), fissate dal 12 al 16 settembre. Varsavia ha decretato la chiusura del confine con la Bielorussia a partire da oggi e annuncia, in risposta alle manovre Zapad, un’esercitazione militare sul suo territorio che dovrebbe riunire un totale di 30mila soldati, compresi quelli dei Paesi alleati.


di Valter Vecellio