Attentato a Gerusalemme, almeno sei vittime

lunedì 8 settembre 2025


Sarebbero almeno sei le vittime dell’attacco terroristico perpetrato a Gerusalemme. Lesto il commento di Hamas: “Atto eroico”. Mentre i feriti sarebbero almeno nove. “Affermiamo che questa operazione è una risposta naturale ai crimini dell’occupazione e alla guerra di sterminio che sta conducendo contro il nostro popolo”, hanno dichiarato i terroristi che governano sulla Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dalla polizia, i due attentatori – eliminati da un militare che passava di lì, dopo aver aperto il fuoco su due autobus all’incrocio di Ramot, a nord della città – provenivano dai villaggi palestinesi di Kubiba e Katna, dove le Forze di difesa israeliane hanno immediatamente istituito un cordone di sicurezza. Entrambi erano privi di permesso per entrare in Israele. Avrebbero approfittato di una breccia nella recinzione al confine.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione demergenza con i vertici della sicurezza nazionale e si è recato personalmente sul luogo dellattacco. Il premier ha confermato che il militare che ha neutralizzato i due aggressori appartiene alla brigata Hashmonaim, composta da soldati haredi (ultraortodossi). “Siamo impegnati in una feroce guerra contro il terrorismo su più fronti”, ha dichiarato Netanyahu, ricordando il dibattito interno sul servizio obbligatorio di leva che coinvolge la comunità ultraortodossa. Dopo l’attentato, le dichiarazioni politiche non si sono fatte attendere. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha chiesto lo smantellamento dell’Autorità nazionale palestinese: “Lo Stato di Israele non può accettare un’Autorità nazionale palestinese che cresce ed educa i propri figli per uccidere gli ebrei”, ha scritto su X. “L’Anp deve scomparire dalla mappa e i villaggi da cui provengono i terroristi dovrebbero assomigliare a Rafah e Beit Hanoun”. Netanyahu, da parte sua, ha ribadito la linea dura: “Siamo in un’operazione di inseguimento e accerchiamento dei villaggi da cui provenivano i terroristi. Raggiungeremo tutti coloro che li hanno aiutati, chi li ha mandati”. E ancora: “Lo Shin Bet, l’Idf hanno sventato centinaia di attentati quest’anno, ma purtroppo non questa mattina. Voglio dirlo nella maniera più chiara: questi attentati non ci indeboliscono. Al contrario aumentano la nostra determinazione a completare le missioni che ci siamo assunti, sia a Gaza, sia in Cisgiordania, ovunque”.

LE CONDANNE DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

In mattinata, sono arrivate le reazioni del mondo occidentale. Tra le prime parole, quelle – poco sbilanciate – della Commissione europea: “Condanniamo l’attacco a Gerusalemme, come ogni perdita di vite. Chiediamo la descalation e questo episodio mostra quanto sia critica una tregua”. Un portavoce ha aggiunto: “I civili da entrambi i lati hanno sofferto troppo e troppo a lungo, ora bisogna rompere il ciclo di violenza”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso “le più sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo israeliano”. Nel messaggio pubblicato su X, Macron ha definito l’attacco “condannabile con la più grande fermezza” e ha ammonito: “La spirale di violenza deve prendere fine. Solo una soluzione politica consentirà il ritorno alla pace e alla stabilità per tutti nella regione”. Un intervento che arriva in un momento già segnato da forti tensioni diplomatiche tra Parigi e Tel Aviv.

Anche dal fronte politico italiano sono arrivate prese di posizione. A partire dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha voluto esprimere “ferma condanna per l’attacco dove hanno perso la vita degli innocenti. Il terrorismo non può prevalere in nessun modo e lo combatteremo senza alcuna incertezza”, ha scritto su X il capo della Farnesina. Che ha aggiunto: “Tutta la mia vicinanza ai familiari delle vittime coinvolte. Basta violenza, basta guerra. La priorità rimane quella di un immediato cessate il fuoco, di una rapida soluzione politica che porti a due popoli – due Stati per dare pace e stabilità al Medio Oriente”. E Matteo Salvini ha rincarato la dose: “Altro sangue innocente versato. Basta odio, basta terrorismo, basta morti. Bisogna lavorare per la liberazione degli ostaggi rapiti dai tagliagole islamici, liberare la popolazione civile di Gaza dalle sofferenze e dall’oppressione di Hamas, impegnarsi per la pace, come sta cercando di fare anche in queste ore il presidente Donald Trump”, ha scritto sui social il vicepremier e leader della Lega.


di Eugenio Vittorio