mercoledì 16 luglio 2025
La controversa legge svedese è entrata in vigore. Approvato dal Parlamento di Stoccolma ad aprile 2024, il testo che semplificherà il cambio di sesso all’anagrafe è attivo dal primo luglio scorso. Per cambiare sesso all’atto di nascita è ormai sufficiente un certificato medico che attesti che il sesso non corrisponde a quello indicato sul certificato di nascita. Il professionista sanitario valuta due aspetti: che il cambio di genere corrisponda meglio all’identità di genere della persona e che questa conviva con tale identità a lungo termine. Inoltre – il lato, se è possibile, più controverso della nuova legge – l’età minima per la procedura è stata abbassata da 18 a 16 anni.
Una settimana dopo l’entrata in vigore della legge, 106 persone avevano già presentato domanda, secondo l’Agenzia nazionale per la Salute e i servizi sociali (Socialstyrelsen).Prima di questa semplificazione radicale, era necessaria una lunga e attenta valutazione per ottenere la diagnosi di “transessualismo”. Visto che da un cambio di genere non si torna indietro. Ci sono anche persone trans come Jenny (22 anni), che ha ricevuto questa diagnosi nel 2024, dopo quattro anni di attesa, ma ha preferito attendere la nuova legge per una procedura più rapida. La nuova legge elimina il requisito di aver già cambiato sesso all’anagrafe per accedere all'intervento di riassegnazione di genere. L’approvazione del testo, avvenuta nella primavera scorsa, è stata preceduta da settimane di tensioni in Parlamento e divisioni interne alla maggioranza di centrodestra. I moderati e i liberali hanno sostenuto la riforma, mentre cristiano-democratici e Democratici svedesi hanno espresso una netta contrarietà.
Secondo diversi analisti politici, il primo ministro conservatore Ulf Kristersson ne sarebbe uscito indebolito, avendo dovuto cedere a parte del proprio partito e affidarsi al voto decisivo dell’opposizione di sinistra per far passare la misura. A testimonianza di un clima polarizzato, un sondaggio condotto lo scorso aprile ha registrato un’opinione pubblica ampiamente contraria: quasi il 60 per cento dei cittadini svedesi si è detto sfavorevole alla nuova legge, mentre solo il 22 per cento si è dichiarato favorevole.
di Redazione