martedì 1 luglio 2025
Il “dottor” Tedros deciderà come si deve vivere
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) potrebbe finire per ottenere ciò che desiderava: potere e controllo illimitati.
La data limite per recedere dalle modifiche al Regolamento sanitario internazionale è il 19 luglio, ovvero il mese prossimo. È tempo di chiedere ai vostri legislatori di intervenire immediatamente nei loro Parlamenti e dire no a questi emendamenti. Finora, nessun Paese ha espresso il proprio dissenso alle modifiche e, a causa della mancanza di copertura mediatica, la maggior parte delle persone sembra completamente ignara dell’esistenza di un problema.
Il 1° giugno 2024, i 194 Paesi membri dell’Oms hanno concordato ampie modifiche al Regolamento sanitario internazionale dell’organizzazione, che conferiscono al suo direttore generale (che attualmente è il “dottor” Tedros Adhanom Ghebreyesus, il quale non è un medico e a quanto pare è nelle mani della Cina) autorità indiscussa per dichiarare non solo le reali emergenze sanitarie pubbliche internazionali, ma anche quelle potenziali.
“Concordato” non è affatto il termine corretto: gli Stati membri non le hanno nemmeno votate, ma hanno “convenuto” attraverso quella che è nota come procedura basata sulla tacita accettazione, ossia il consenso ad essere vincolati dai regolamenti dell’Oms. Se nessun Paese si sarebbe opposto entro la data limite, gli emendamenti sarebbero stati comunque considerati approvati. La procedura potrebbe anche non essere stata legale. Il testo finale a quanto pare non è stato diffuso con sufficiente preavviso, mentre i negoziati si sono svolti in gran parte a porte chiuse, il che significa che non c’è stata trasparenza. I parlamentari degli Stati membri dell’Oms sapevano almeno cosa i loro governi “convenivano”?
Oltre al Regolamento sanitario internazionale, tutti i 194 Stati membri dell’Oms hanno raggiunto l’accordo su una bozza di trattato pandemico nell’aprile 2025 e il 20 maggio hanno adottato l’Accordo sulle Pandemie dell’Oms durante la 78a sessione dell’Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra, in Svizzera. Dovrà tuttavia essere ratificato da almeno 60 Stati prima di poter entrare in vigore, il che significa che spetta ai cittadini impedire che ciò accada. Inoltre, ci sono ancora “dettagli” in sospeso, come il Sistema di Accesso ai Patogeni e di Condivisione dei Benefici (Pabs) per facilitare la condivisione dei dati genetici sui potenziali patogeni pandemici introdotto dal trattato, su cui manca ancora un consenso. Con questo accordo, l’Oms si è attribuita ampi poteri su come i Paesi rispondono a future emergenze sanitarie.
Frank Gaffney, presidente dell’Institute for the American Future, poco prima dell’approvazione del trattato aveva scritto su X: “Tra meno di un mese, ci verrà imposto un governo mondiale indirettamente, se non direttamente, grazie a un nuovo accordo globale sulle pandemie che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha finalizzato ieri e che prevede di adottare e rendere giuridicamente vincolante a metà maggio, con profonde implicazioni per la salute pubblica, le libertà personali e la sovranità nazionale. Se vi è piaciuto il modo in cui è stata gestita la crisi del Covid-19 – in larga misura grazie all’incompetenza e alla malversazione dell’Oms e all’insidiosa influenza del colpevole, il Partito Comunista Cinese, e del principale beneficiario, Big Pharma – beh, vi piacerà questo nuovo ordine mondiale. Tra le sue conseguenze ci saranno: tessere sanitarie universali, obbligatorietà vaccinale, censura obbligatoria, trasferimenti di tecnologia, costi finanziari illimitati e la proliferazione di virus potenzialmente in grado di causare pandemie, il tutto ‘gestito’ da burocrati internazionali ampiamente autorizzati e irresponsabili”.
Congratulandosi con sé stesso per l’approvazione del trattato, il “dottor” Tedros ha dichiarato in un comunicato incredibilmente mendace: “L’Accordo è una vittoria per la salute pubblica, la scienza e l’azione multilaterale. Garantirà che, collettivamente, possiamo proteggere meglio il mondo dalle future minacce pandemiche. È anche un riconoscimento da parte della comunità internazionale che i nostri cittadini, le nostre società e le nostre economie non devono essere lasciati indifesi per non patire nuovamente perdite come quelle subite durante il Covid-19”,
In seguito all’adozione del Trattato pandemico, il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr. ha postato su X la seguente dichiarazione, esortando i Paesi a uscire dall’Oms: “Come molte istituzioni tradizionali, l’Oms è impantanata in un’eccessiva burocrazia, paradigmi radicati, conflitti di interesse e giochi di potere internazionali. Sebbene storicamente gli Stati Uniti abbiano fornito la maggior parte dei finanziamenti all’organizzazione, altri Paesi, come la Cina, hanno esercitato un’influenza indebita sulle sue attività, in modi che servivano i propri interessi e non particolarmente quelli dell’opinione pubblica mondiale. La cooperazione globale in materia di salute è ancora di fondamentale importanza per il presidente Trump e per me, ma non sta funzionando molto bene sotto l’Oms, come dimostrano i fallimenti dell’era Covid. Esorto i ministri della Salute di tutto il mondo e l’Oms a considerare il nostro ritiro dall’organizzazione come un campanello d’allarme”.
Nessuno su questo pianeta ha votato a favore di questo trattato e, peggio ancora, a nessuno sarà permesso criticarlo in futuro, se l’Onu avrà la meglio: la bozza originale dell’Accordo sulle pandemie conteneva espressioni contro la “disinformazione” e le “infodemie”. Il testo concordato, dopo le opposizioni, ha mitigato le restrizioni alla libertà di parola, imponendo “solo” agli Stati membri di promuovere “informazioni tempestive, trasparenti, accurate, basate sulla scienza e sulle prove” per contrastare le “narrazioni fuorvianti” durante le pandemie. Esiste, tuttavia, un altro strumento, di recente acquisizione, nella cassetta degli attrezzi dell’Onu, il “Global Digital Compact“ (Gdc) che mira a rendere impossibile criticare questo nuovo regno del terrore Onu/Oms.
Il Gdc è un nuovo strumento di censura totalitario, concepito per mettere a tacere chiunque non sia d’accordo con l’agenda globalista. Sepolta verso la fine del Global Digital Compact, al paragrafo 30, c’è l’unica cosa che occorre sapere al riguardo: “Dobbiamo contrastare e affrontare con urgenza (...) tutte le forme di incitamento all’odio e di discriminazione, la cattiva informazione e la disinformazione. (...) Stabiliremo e manterremo solide misure di mitigazione del rischio e di ricorso. (...) Ci impegniamo entro il 2030 a: (a) (...) Sviluppare, in consultazione con tutte le parti interessate, metodologie efficaci per misurare, monitorare e contrastare tutte le forme di violenza e abuso nello spazio digitale. (...) Invitare le piattaforme di social media a stabilire meccanismi di segnalazione sicuri e accessibili per gli utenti e i loro sostenitori per segnalare potenziali violazioni delle politiche”.
L’Oms è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, il cui scopo è presumibilmente quello di “promuovere la salute, mantenere il mondo al sicuro e assistere le persone vulnerabili”. L’Oms riceve gran parte dei suoi finanziamenti dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, controllata congiuntamente dall’attivista miliardario, paladino del clima e globalista Bill Gates, e dalla sua ex moglie Melinda. La Fondazione Bill & Melinda Gates è stata per alcuni anni il secondo maggior donatore dell’Oms, dopo gli Stati Uniti, prima che il presidente Donald J. Trump, nel suo primo giorno di mandato nel 2025, ritirasse per fortuna gli Usa dall’organizzazione.
“Se una fondazione privata diventasse il principale donatore dell’Oms, sarebbe una trasformazione”, affermava nel 2020 Lawrence Gostin, direttore di facoltà presso l’O’Neill Institute, Georgetown University e direttore del Collaborating Center on National and Global Health Law dell’Oms, aggiungendo che l’idea che una che una fondazione privata potesse avere una tale influenza “sarebbe stata inimmaginabile” all’epoca della fondazione dell’Oms come istituzione intergovernativa. “Consentirebbe a un singolo ricco filantropo di definire l’agenda sanitaria globale”, ha affermato Gostin, riferendosi a Gates.
A quanto pare, però, tutto è possibile, non solo permettere a Gates e all’industria farmaceutica di appropriarsi dell’Oms e dei suoi Stati membri, ma anche dare loro un potere illimitato.
Christine Anderson, eurodeputata tedesca del partito Alternative für Deutschland, ha dichiarato di recente: “Si sono resi conto di una cosa durante il Covid: per quanto volessero imporre restrizioni ancora più severe, erano limitate, perché in una democrazia, se un politico passa il limite, rischia di non essere rieletto. Quindi qual è la soluzione alternativa? Trasferire l’autorità a un organismo non eletto come l’OMS. In questo modo, quando vengono imposte misure severe (lockdown, obbligatorietà vaccinale o qualsiasi altra cosa) possono dire: ‘Ehi, non siamo stati noi. Abbiamo le mani legate. L’Oms ha preso la decisione’”.
Le modifiche apportate al Regolamento Sanitario Internazionale conferiscono all’Oms un potere senza precedenti, tanto che l’ex ministro degli Interni del Regno Unito Suella Braverman ha avvertito: “Gli emendamenti proposti dall’Oms al suo Regolamento Sanitario Internazionale e al suo imminente Accordo sulle Pandemie rappresentano la minaccia più grave alla sovranità nazionale nell’arco di una generazione. Nascoste all’interno di questi quadri giuridici ci sono proposte che consentirebbero a funzionari non eletti dell’Oms di dichiarare emergenze di sanità pubblica e di formulare raccomandazioni, anche su lockdown, chiusure delle frontiere e vaccinazioni obbligatorie”.
Queste richieste includono i passaporti vaccinali digitali; le modifiche normative incoraggiano l’uso di strumenti digitali per la documentazione sanitaria. I passaporti vaccinali digitali, ancora facoltativi, potrebbero essere resi obbligatori. Le bozze precedenti degli emendamenti, scartate dopo le opposizioni avanzate, includevano anche proposte per l’obbligo di documenti sanitari digitali e disposizioni per l’approvazione dei certificati vaccinali in caso di emergenza, e persino dei vaccini in fase di ricerca.
È deleterio che i governi nazionali abbiano accettato di attribuire questo potere all’irresponsabile Oms. Purtroppo, l’Oms si è trasformata in un organismo del tutto corrotto e screditato, nelle mani non solo di Bill Gates e dell’industria farmaceutica, ma anche della Cina comunista.
Durante il Covid-19, l’Oms e il “dottor” Tedros hanno addirittura elogiato la Cina per la sua gestione “straordinaria” della pandemia. Ad oggi, nulla è stato fatto per il ruolo ambiguo svolto dall’Oms durante il Covid, quando l’organizzazione ha ripetuto a pappagallo la propaganda del Partito comunista cinese sul virus. Anche la Cina non ha mai subito una sola conseguenza negativa, non solo per aver diffuso il virus nel mondo, ma anche per aver deliberatamente mentito sulla sua trasmissione interumana.
La stessa Oms ammette che circa 15 milioni di persone sono morte a causa del Coronavirus, che l’organizzazione si è rifiutata di tentare di fermare prima che si trasformasse in una pandemia. A quanto pare, ora dovremmo tutti fingere che tutto ciò non sia mai accaduto e rivolgerci all’Oms per ricevere istruzioni e indicazioni anche in caso di potenziali pandemie. Nel giugno 2024, l’Unione Europea ha elogiato gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale definendoli “storici”. Sì, sono “storici”, ma per la ragione sbagliata.
L’Oms, non eletta e corrotta, dovrebbe quindi essere autorizzata a decidere quando dichiarare una pandemia e, in tal caso, come affrontarla? L’Oms dovrebbe poter raccomandare restrizioni, imporre lockdown, tenere i vostri figli a casa da scuola e stabilire se vaccinarsi o meno? Vorreste che fosse il “dottor” Tedros a decidere come dovete vivere?
L’aspetto negativo più evidente, in base ai risultati passati, è che l’Oms strumentalizzerà i suoi poteri sotto la maschera della “salute pubblica” per perseguire obiettivi strettamente politici. Secondo Braverman: “L’Oms insiste sul fatto che queste misure sono necessarie per garantire la preparazione globale. Ma la domanda è: preparazione a cosa, e in quali termini? Non è difficile immaginare una crisi futura, reale o percepita, in cui gli interessi politici si mascherano da salute pubblica, soprattutto in un’epoca in cui la censura digitale e la presa di potere ideologica sono sempre più normalizzate”.
Purtroppo, lo scenario di Braverman, in cui interessi politici si mascherano da salute pubblica, non è affatto inverosimile. Nel maggio 2024, l’Oms ha dichiarato: “Con un’esortazione all’azione, la 77a Assemblea Mondiale della Sanità ha riconosciuto il cambiamento climatico come una minaccia imminente per la salute globale, approvando una risoluzione che sottolinea l’urgente necessità di misure decisive per affrontare i profondi rischi per la salute posti dal cambiamento climatico. La risoluzione, sostenuta a larga maggioranza dagli Stati membri, presenta una panoramica della minaccia esistenziale che i cambiamenti climatici rappresentano per la salute umana. L’Assemblea della Salute afferma che un’azione radicale è imperativa per salvaguardare la salute del pianeta, sottolineando l’interdipendenza tra sostenibilità ambientale e salute pubblica”.
Cosa significa? Che la salute pubblica, secondo l’Oms e i suoi Stati membri (i vostri governi), è ormai strettamente interconnessa con il “cambiamento climatico”. Se il guerriero del clima Bill Gates e i suoi compari dell’Oms ne avranno voglia, possono dichiarare una “pandemia climatica”, decretare lockdown e l’attuazione di qualsiasi misura ritengano opportuna “per salvare il pianeta”. In effetti, fin dai tempi del Covid-19, il corrotto Tedros dell’Oms ha continuato a seminare il panico, formulando “previsioni” allarmanti secondo cui una nuova pandemia sarebbe “inevitabile”.
C’è un ottimo motivo per questo: senza una “pandemia” onnipresente, imminente e dal nome terribile, l’Oms non avrebbe alcuna legittimità ad appropriarsi di tutto questo potere e ad avere accesso a così tanto controllo. Questo abuso di potere potrebbe ragionevolmente trasformarsi in un totalitarismo incontrollato, a meno che i legislatori non intervengano immediatamente e chiedano ai loro governi di opporsi agli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale, e di rinunciarvi.
Benvenuti al “Ministero della Verità” di George Orwell. I parlamentari di tutto il mondo devono agire urgentemente per conto del popolo che sono stati eletti a rappresentare. Nessun governo qui sembra avere a cuore gli interessi dei propri cittadini. Il tempo si sta esaurendo, velocemente.
(*) Tratto dal Gatestone Institute
(**) Traduzione a cura di Angelita La Spada
di Robert Williams (*)