sabato 28 giugno 2025
Donald Trump è convinto che l’intesa sia “vicina”. Il presidente degli Stati Uniti, nello Studio Ovale, annuncia sicuro: “Raggiungeremo un cessate il fuoco a Gaza entro la prossima settimana”. Il tycoon aggiunge: “L’Iran mi vuole incontrare e lo faremo presto”. Il presidente poi è tornato ad attaccare Europa e Canada sui dazi. “Con la Digital tax, l’Unione europea non ne uscirà bene, come il Canada”. Per Trump il Governo di Ottawa ha agito “in modo stupido”. “L’Ue imparerà presto a non essere cattiva con noi”. È l’avvertimento Trump che ha accusato l’Ue di avere “molte tasse ingiuste” contro le aziende americane. “Sono molto cattivi”, ha aggiunto il presidente. “L’Ue è stata creata per danneggiare gli Stati Uniti”, ha aggiunto. In seguito, Trump su Truth commenta le indiscrezioni secondo cui gli Stati Uniti avrebbero preparato un piano da miliardi di dollari per lanciare un programma nucleare civile iraniano. “Chi tra i media fake news è quel mascalzone che dice che il presidente Trump vuole dare all’Iran 30 miliardi di dollari per costruire impianti nucleari civili? Mai sentito parlare di questa idea assurda. È solo un’altra bufala diffusa dalle Fake News per squalificarci. Questa gente è malata!!!”.
Intanto, il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar afferma che i mediatori stanno collaborando con Israele e Hamas per sfruttare lo slancio del cessate il fuoco di questa settimana con l’Iran e lavorare per una tregua nella Striscia di Gaza. “Se non sfruttiamo questa finestra di opportunità e questo slancio, sarà un’opportunità persa, come già accaduto di recente. Non vogliamo che accada di nuovo”, ha dichiarato Majed al-Ansari in un’intervista rilasciata all’Afp. Intanto, sono iniziati a Teheran i funerali di Stato per circa 60 persone, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari, uccisi nella guerra con Israele, secondo quanto riportato dai media statali. “La cerimonia in onore dei martiri è ufficialmente iniziata”, ha dichiarato la tivù di Stato, mostrando filmati di persone in abiti neri che sventolavano bandiere iraniane e tenevano in mano le foto dei comandanti militari uccisi. Anche il comandante delle Forze Quds delle guardie rivoluzionarie, Esmail Qaani, è tra le migliaia di persone presenti al corteo che sfila a Teheran per i funerali dei comandanti militari morti durante la guerra di 12 giorni con Israele. Qaani era stato dato per morto nell’attacco israeliano all’Iran del 13 giugno scorso, tuttavia un video rilanciato sui social il 24 giugno apparentemente mostrava il generale vivo a Teheran, senza tuttavia conferme ufficiali. Qaani era stato dato per morto anche lo scorso ottobre, quando si ipotizzò che fosse rimasto ucciso in un raid dell’Idf su Beirut.
Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto di avere individuato il lancio di un missile proveniente dallo Yemen e diretto su Israele. “I sistemi di difesa aerea sono stati attivati per intercettare la minaccia”, afferma l’Idf su Telegram. Le sirene hanno suonato in varie aree di Israele e la popolazione è stata invitata a seguire il protocollo indicato dal Comando interno. Per Moammar al-Eryani, ministro dell’Informazione del Governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, “l’Iran sta trasferendo parte della sua industria militare, tra cui la produzione di missili balistici e droni, nelle aree controllate dagli Houthi a Saada, Hajjah e nella periferia di Sana’a”. Eryani ha avvertito che le attività dell’Iran potrebbero trasformare lo Yemen in una piattaforma di lancio per programmi di armi vietate, mettendo a repentaglio la stabilità regionale e bloccando le possibilità di una soluzione politica nel paese devastato dalla guerra.
“L’indifferenza internazionale di fronte a queste misure costerà caro alla regione e al mondo intero, e darà all’Iran l’opportunità di consolidare una pericolosa realtà, trasformando lo Yemen in un laboratorio per lo sviluppo dei suoi programmi proibiti, in una base missilistica avanzata per la Guardia rivoluzionaria iraniana e in una piattaforma per lanciare minacce alla sicurezza regionale”, ha scritto il ministro su X. “Questa crescente minaccia non colpisce solo i Paesi confinanti, ma rappresenta anche un pericolo diretto per l’economia globale, le catene di approvvigionamento e i prezzi dell’energia”. Frattanto secondo Iran International, esplosioni sono state udite a Eslamshahr, nella parte occidentale di Teheran, ed è stasata attivata la contraerea. Iran International cita post di testimoni oculari sui social media. L’area di Bidganeh, nella parte occidentale di Teheran, ospita un complesso militare e un sito missilistico oggetto di attacchi israeliani durante la guerra dei 12 giorni, aggiunge il media iraniano.
di Redazione