Fine dell’ipocrisia dell’Onu

lunedì 23 giugno 2025


Il bombardamento americano dei siti nucleari iraniani segna il tramonto definitivo dell’Onu, ente debole coi forti e forte coi deboli, come già la sua precedente versione, la Società (o Lega) delle Nazioni, fondata nell’ambito della Conferenza di pace di Parigi con la firma del trattato di Versailles del 1919 e morta ufficialmente il 19 aprile 1946, in seguito al fallimento rappresentato dalla Seconda Guerra mondiale. Il motivo è sempre lo stesso: non dispone di forze armate proprie e usa due pesi e due misure; famosa, all’epoca, la risposta di Benito Mussolini alle accuse della Lega riguardo all’occupazione dell’Abissinia: “La Lega va molto bene quando sparano i passeri, ma non quando le aquile scendono in picchiata”.

Ai possessori di cervello binario che pensano che io difenda i regimi autoritari e i terroristi: se l’Iran non costituisce più una minaccia atomica sono contento. Ma sarei ancora più contento se la minaccia atomica fosse completamente eradicata, denuclearizzando tutti gli altri Paesi, a partire da Stati Uniti e Cina, gli attuali padroni del vapore. Argomento tabù, naturalmente. E allora bando alle ipocrisie: eliminiamo almeno quel gran serraglio costoso che è l’Assemblea generale: rimanga solo il Consiglio di sicurezza, coi suoi veti incrociati, a fare da foglia di fico alla legge del più forte, la sola vera determinante del diritto internazionale.


di Luca Maria Blasi