lunedì 16 giugno 2025
Khamenei è il collante che tiene insieme la Repubblica Islamica.
Dopo che la Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha promesso nuovi attacchi di rappresaglia contro Israele a seguito della sua operazione militare senza precedenti, sono state fatte molte congetture in merito alla possibilità che Israele si vendichi uccidendo lo stesso Khamenei. Il Leader Supremo è il collante che tiene insieme la Repubblica Islamica, ricoprendo il ruolo di Guida Suprema dal 1989. La sua uccisione per mano di Israele scuoterebbe la Repubblica Islamica e potrebbe destabilizzare il regime.
Prendere di mira Khamenei con attacchi aerei o infiltrarsi nell’unità d’élite Vali Amr del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), che garantisce alla Guida Suprema la protezione personale, sarebbero i due modi più probabili per eliminarlo. Con l’avanzare dell’età, il mondo di Khamenei si è rimpicciolito. Sebbene in passato si recasse all’estero in veste di presidente, non lascia l’Iran dal 1989 [da quando è stato scelto come Leader Supremo dopo la morte di Khomeini, N.d.T.] a causa delle preoccupazioni per la sua sicurezza e della necessità di controllo in patria. La Guida Suprema era solita visitare regolarmente le province iraniane, avventurandosi fuori dai confini del suo ufficio a Teheran, che ospita anche la sua residenza. Ogni anno si recava a Mashhad, sua città natale, soggiornando nel Palazzo di Malek Abad, protetto da un sistema di difesa aerea mobile S-300.
Tuttavia, con l’età e la crescente insofferenza della popolazione iraniana, Khamenei ha trascorso la maggior parte dei suoi ultimi anni a Teheran. Ora che Israele avrebbe eliminato una parte della rete di sistemi di difesa aerea S-300 dell’Iran, e in mezzo alla confusione che si è creata dopo la “decapitazione” dei vertici della catena di comando militare iraniana, Khamenei sarà più vulnerabile che mai.
Ci sono state preoccupazioni per l’infiltrazione dei membri della ristretta cerchia di Khamenei e i suoi protocolli di sicurezza sono stati rafforzati negli ultimi anni dopo una serie di omicidi commessi. Le guardie del corpo vengono spesso viste sedute tra Khamenei e i suoi più stretti comandanti militari anche in presenza di un pubblico esiguo. Lo scorso anno è circolata la notizia che un giovane consigliere dell’Ufficio della Guida Suprema, Mohsen Saravani, era stato giustiziato con l’accusa di spionaggio a favore del Mossad israeliano.
L’attacco israeliano che ha eliminato il capo di Stato Maggiore delle forze armate iraniane, Mohammad Bagheri, e i vertici dell’Irgc, fa capire ai leader politici del Paese che potrebbero essere i prossimi obiettivi, qualora l’Iran intensificasse la sua risposta.
Dopo aver ricoperto il ruolo di Guida Suprema per 35 anni, il potere personale di Khamenei si è consolidato in Iran, soprattutto grazie alle ampie reti clientelari che ha alimentato nel corso degli anni. Inoltre, Khamenei non ha mai nominato un vice Leader Supremo per timore che una persona del genere potesse eclissare il suo potere e il suo controllo. Da islamista radicale sciita, Khamenei crede profondamente nella creazione di un mondo islamico, nella distruzione di Israele e nel sovvertimento dell’ordine liberale internazionale.
In definitiva, la morte di Khamenei rappresenterebbe un’ulteriore sfida alla stabilità della Repubblica Islamica rispetto alla scomparsa di Ruhollah Khomeini avvenuta nel 1989. Ciò sarebbe particolarmente vero se venisse ucciso insieme al figlio Mojtaba Khamenei, che molti osservatori considerano un potenziale successore. Un simile scenario potrebbe destabilizzare la Repubblica Islamica, soprattutto ora che l’ex presidente Ebrahim Raisi è morto lo scorso anno in un incidente in elicottero. Ciò ha assottigliato le opzioni di successione esistenti per il sistema iraniano. Inoltre, aumenterebbe la faziosità in seno all’élite politica.
La storia ci mostra che il momento di maggiore debolezza di un regime personalizzato coincide spesso con la scomparsa del leader. Esempi lampanti sono l’assassinio del presidente del Vietnam del Sud Ngo Dinh Diem nel 1963, che generò caos politico e portò a un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti in Vietnam. L’esecuzione del dittatore rumeno Nicolae Ceaușescu nel 1989 pose fine a 42 anni di governo comunista, ma provocò problemi economici e disordini. Allo stesso modo, l’assassinio di Rafael Trujillo nel 1961, con il sostegno della Cia, creò un vuoto di potere che portò a un periodo di instabilità politica nella Repubblica Dominicana.
La decapitazione della leadership potrebbe destabilizzare le forze di sicurezza della Repubblica Islamica: la polizia, l’Irgc, le sue forze paramilitari Basij e i servizi di intelligence. Con Khamenei saldamente al timone, la situazione è prevedibile; queste forze sanno che se eseguono i suoi ordini di reprimere il dissenso, saranno al riparo da procedimenti giudiziari. Tuttavia, l’incertezza sul suo successore e il disorientamento dopo gli attacchi punitivi di Israele che stanno erodendo le forze armate potrebbero causare esitazione in mezzo alla confusione, creando potenzialmente slancio per le proteste tra il popolo iraniano. Israele e i suoi alleati potrebbero contribuire a indebolire l’apparato repressivo interno del regime.
Alcuni osservatori argomentano che anche dopo l’uccisione da parte del governo statunitense dell’ex comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Qasem Soleimani, nel 2020, figura straordinariamente influente nella Repubblica Islamica, l’Irgc è sopravvissuto ed è prosperato. Tuttavia, a differenza di Soleimani, il cui potere derivava dal controllo militare, la vigilanza di Khamenei su molteplici nodi dell’autorità della Repubblica Islamica (in ambito economico, militare, politico e sociale) renderebbe la sua perdita un colpo ancora più duro per il sistema.
Ma la Costituzione della Repubblica Islamica prevede delle strutture volte a tutelare il sistema e la capacità di tenuta del regime non dovrebbe essere sottovalutata, soprattutto se funzionari come il presidente e i membri del Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale (Snsc) rimarranno al loro posto e con l’Assemblea degli Esperti, che nominerà il successore di Khamenei. Anche in tal caso, la Repubblica Islamica sarà un regime più debole, poiché un nuovo leader ha bisogno di tempo per consolidare il proprio potere; nel caso dello stesso Khamenei, nominato Leader Supremo nel 1989, ci volle quasi un decennio per riuscire a consolidare il potere e attuare le sue politiche.
Mentre molti iraniani accoglieranno con favore la scomparsa di Khamenei, le possibili proteste diffuse dopo la sua morte rappresenteranno una nuova sfida per il suo successore, che dovrà fare affidamento sull’Irgc per ristabilire l’ordine. Una volta eletto, il nuovo Leader Supremo si troverebbe di fronte a diverse scelte: dichiarare guerra totale a Israele ingaggiando un conflitto che non può vincere, sviluppare un’arma nucleare per proteggere il regime, oppure concentrarsi sulla ricostruzione di reti di proxy, riducendo al contempo le tensioni per preservare il sistema. Un successore di Khamenei potrebbe anche ritrovarsi a dover affermare la propria autorità e buona fede con decisione.
Alla fine, Israele potrebbe decidere di non avvalersi di questa opzione per paura delle ricadute politiche internazionali, dato che Khamenei è un capo di Stato, a differenza di Nasrallah che era a capo di un’organizzazione terroristica. Ma se Israele dovesse uccidere Khamenei, ciò comporterebbe notevoli complicazioni per il sistema iraniano. La posizione costituzionale di Khamenei come comandante in capo, decisore in materia di politica estera, principale mecenate che supervisiona le vaste reti finanziarie in Iran e la sua personalità saranno difficili da replicare, soprattutto se anche suo figlio Mojtaba non sopravvivesse all’attuale round di ostilità. Tuttavia, il sistema dispone di istituzioni di riserva che potrebbero colmare il vuoto, se riuscissero a ottenere il controllo sulle forze di sicurezza.
(*) Tratto dal Middle East Forum
(**)Traduzione a cura di Angelita La Spada
di Saeid Golkar e Jason M. Brodsky (*)