Pkk annuncia scioglimento e fine lotta armata in Turchia

lunedì 12 maggio 2025


Scioglimento e la fine di oltre quattro decenni di lotta armata contro lo Stato turco”. È quanto ha annunciato il Partito dei lavoratori del Kurdistan, il Pkk, attraverso riferito l’agenzia di stampa filo-curda Anf. “Il 12° congresso del Pkk ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa del partito e di porre fine alla sua lotta armata”, ha annunciato il gruppo armato curdo in una dichiarazione, dopo aver dichiarato in precedenza di aver tenuto il suo congresso la settimana scorsa. “Il processo pratico (per l’abbandono della lotta armata e per lo scioglimento) sarà gestito e attuato dal leader Apo”, si legge nella dichiarazione, in riferimento al nome con cui è conosciuto Abdullah Öcalan, fondatore e capo del Pkk, che dal 1999 si trova incarcerato nel carcere sull’isola di Imrali, nel mare di Marmara a sud di Istanbul, ed è condannato all’ergastolo. Il 27 febbraio, Öcalan aveva esplicitamente chiesto il disarmo e lo scioglimento del Pkk. Lo storico appello del leader e fondatore del Pkk era arrivato dopo vari colloqui con i deputati del Dem che lo hanno incontrato in carcere tra dicembre e febbraio, mentre non riceveva visite da circa 10 anni.

Gli incontri tra Öcalan e i deputati del Dem erano stati permessi dopo che in autunno il partito di estrema destra nazionalista Mhp, alleato del presidente Recep Tayyip Erdoğan in Parlamento e storicamente lontano dalla causa curda, aveva invitato il leader curdo a dichiarare lo scioglimento del gruppo in cambio di concessioni sul suo regime carcerario di isolamento. L’appello del Mhp era stato accolto sia da Erdoğan che dalla maggior parte delle forze politiche in Turchia. Il Pkk è stato fondato da Öcalan nel 1978 come un partito politico di orientamento marxista che rivendicava l’indipendenza della regione popolata a maggioranza da curdi nel sud est della Turchia. Dai primi anni Ottanta, il gruppo curdo, ritenuto da Ankara terrorista, è stato coinvolto in un conflitto armato con l’esercito della Turchia che in circa 45 anni ha portato alla morte di oltre 40mila persone.

Il partito Akp del presidente Erdoğan, al Governo in Turchia, ha definito “un punto di svolta” la decisione del Pkk su scioglimento e la fine della lotta armata. “La concreta messa in pratica della decisione sulla dissoluzione e sull’abbandono della lotta armata’, che porterà alla chiusura di tutti i rami e le estensioni del Pkk e delle sue strutture illegali, sarà un punto di svolta. Questo processo sarà monitorato sul campo, in modo meticoloso, dalle nostre istituzioni statali. Il nostro presidente presenterà le fasi che verranno raggiunte”, ha affermato il portavoce dell’Akp, Omer Celilk, come riferisce il giornale Haberturk. La presidenza della Repubblica turca ha escluso l’ipotesi di un’autonomia regionale curda, in seguito allo scioglimento e al disarmo del Pkk, annunciati dallo stesso gruppo armato. “L’affermazione, relativa alla dichiarazione del congresso del Pkk in cui è stata presa la decisione di disarmare e sciogliere l’organizzazione, secondo cui dopo questa decisione ci sarà un’amministrazione autonoma e federale con un emendamento costituzionale è disinformazione”, ha dichiarato la direzione per le comunicazioni della presidenza della Repubblica di Ankara, dopo che lo storico turco Naim Baburoglu ha affermato durante una trasmissione televisiva che dopo lo scioglimento del Pkk la Turchia avrebbe intrapreso la strada del federalismo regionale.


di Ugo Elfer