venerdì 21 marzo 2025
E guerra sia. Indietro non si torna. Alla “pigra ingenuità” o “all’ottimismo ingenuo per l’avvenire” dei popoli europei, come affermato di recente dal ministro della Difesa belga, Theo Francken, che ha spronato l’Europa a “imparare il linguaggio della potenza”, la Francia di Emmanuel Macron replica con la durezza del vivere. Finita l’era dell’abbondanza, come più volte ricordato dall’inquilino dell’Eliseo, occorre prepararsi al peggio. Il manuale di sopravvivenza è pronto, assicura Le Figaro. Il governo sta preparando l’opuscolo per i cittadini sulle pratiche da adottare e per reagire alla situazioni di crisi. Che non contemplano, tuttavia, la sola ipotesi dell’invasione russa (sarebbe stato troppo sfacciato, dai). Il protocollo da day after dovrà essere applicato in caso d’incidente industriale, magari nucleare, di matrice probabilmente russofona, grave evento climatico, attacco informatico, epidemie e, ovviamente, conflitto armato. Su quest’ultima ipotesi, Hôtel Matignon tende a minimizzare, e invita a non pensarci troppo. L’emergenza, che giustifica l’operazione di allerta generale, deve essere considerata da un’angolazione più composita.
Il pericolo, insomma, non è solo Vladimir Putin. Anzi, è il messaggio che lascia passare l’esecutivo, è più probabile doversi abituare all’emergenza per questioni climatiche, piuttosto che perdere il sonno per la minaccia di Mosca. Davvero? La temporalità della decisione fa tuttavia pensare che abbia una continuità con il piano di riarmamento dell’Unione europea. L’opuscolo è sul tavolo del primo ministro François Bayrou. Verrà inviato a tutti i francesi entro l’estate. Il segretariato generale per la Difesa e la Sicurezza nazionale (Sgdsn) assicura che “non è assolutamente” finalizzato a preparare la popolazione alla prospettiva di una guerra, a differenza di quanto sta accadendo nell’immancabile Svezia. Nel bene o nel male, l’esempio scandinavo è sempre presente. Nel 2018, infatti, il governo di Stoccolma ha inviato circa cinque milioni di opuscoli ai residenti, incoraggiando i cittadini a prepararsi a un possibile conflitto armato. L’esecutivo fornisce istruzioni pratiche e richiama con tono serio il contesto internazionale: “Viviamo in tempi incerti. Nella nostra parte del mondo sono attualmente in corso conflitti armati. Terrorismo, attacchi informatici e campagne di disinformazione vengono utilizzati per indebolirci e influenzarci”. Il manuale è stato poi aggiornato alla fine dell’anno scorso.
L’iniziativa francese, invece, ci tengono a sottolineare a Matignon, rientra nella strategia nazionale di resilienza avviata ad aprile 2022, un paio di mesi dopo l’invasione russa in Ucraina. Ed elaborata dopo la crisi pandemica, con l’obiettivo di “preparare meglio la Francia, le sue imprese e i suoi cittadini a questi shock, per resistere alle crisi nel tempo, collettivamente e in profondità”. La strategia definisce 63 azioni attorno a tre obiettivi: preparare lo Stato ad affrontare le crisi, sviluppare i mezzi per gestirle e “adattare la comunicazione pubblica alle sfide della resilienza”. Sul piano militare, l’opuscolo si propone di spiegare ai francesi come proteggersi e di incoraggiarli a impegnarsi a favore della comunità, che si tratti dei vigili del fuoco, della riserva militare, della sanità o addirittura della Sicurezza civile. Nello specifico, secondo quanto porta Europe 1, il manuale sarà suddiviso in tre sezioni principali. La prima, intitolata, “Proteggiti”, metterà in risalto i gesti di solidarietà e lungimiranza. Ai francesi verrà chiesto di tenere in casa un kit di sopravvivenza, comprendente bottiglie d’acqua, cibo in scatola, una torcia elettrica e medicinali di base. L’obiettivo è incoraggiare tutti a essere autosufficienti per diversi giorni in caso di crisi grave.
Nella seconda parte, “Cosa fare in caso di allerta?”, vengono spiegate le azioni da intraprendere a seconda del tipo di crisi (incidente nucleare, epidemia, alluvione). I francesi troveranno il numeri di emergenza da contattare e istruzioni pratiche di sicurezza. Verranno menzionate anche le frequenze radio per la ricezione delle istruzioni. La terza sezione, “Partecipa”, incoraggia i cittadini a impegnarsi in azioni collettive, in particolare arruolandosi nelle riserve militari e sanitarie.
di Pierpaolo Arzilla