Guerra in ucraina rivisitata e prospettive

venerdì 14 marzo 2025


Winston Churchill disse che gli uomini a volte inciampano nella verità, ma la maggior parte di essi si rialza e se ne va in fretta come se nulla fosse mai accaduto. Trovo che la citazione si addica alla cronaca occidentale della guerra tra Russia e Ucraina, iniziata nel febbraio del 2022: i media occidentali hanno obliterato (e distorto) la storia degli ultimi trent’anni a cominciare da tutte le azioni che l’hanno resa inevitabile. Ad esempio: la violazione della promessa occidentale di non espandere mai la Nato verso est; l’istigazione da parte degli Stati Uniti ad opera delle cosiddette “rivoluzioni colorate” nelle ex repubbliche sovietiche, fra cui il colpo di stato di Maidan del 2014 che ha instaurato un regime violentemente russofobo in Ucraina e il rifiuto dell’Occidente di attuare ogni azione diplomatica per evitare una guerra regionale. Tutta la retorica altisonante dell’Occidente secondo cui la sua risposta alla crisi ucraina è parte di una qualche lotta cosmica tra la democrazia occidentale e l’autoritarismo orientale è stata una copertura ipocrita del vero scopo: la conquista della Russia e lo smantellamento delle sue ricchezze come soluzione per salvare l’Occidente dalle disastrose politiche socialiste e di cambiamento climatico che lo stanno portando all’inevitabile crollo.

Questa guerra non è iniziata con “l’aggressione” russa ma con una guerra civile nel Donbas (la parte più orientale dell’Ucraina, dove la maggior parte delle persone parla russo come prima lingua) all’inizio del 2014, dopo che un colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti aveva rovesciato il governo filorusso di Kiev. Il colpo di stato fu orchestrato dalla persona di punta di Barack Obama, Victoria Nuland, di origine ucraina con la supervisione del direttore della Cia, John O. Brennan a Kiev. Ciò dimostra chi era veramente al comando in Ucraina: i neoconservatori americani che l’hanno trasformata in un baluardo antirusso. Volodymyr Zelensky, il loro burattino, fu eletto presidente nel 2019 promettendo la pace ma invece di porre fine alla guerra, ha tradito il suo stesso popolo fin dall’inizio appoggiando i Neoconservatori dell’Amministrazione Biden risoluti a creare la Terza guerra mondiale. Come mai, poi, per i media occidentali hanno obliterato il massacro brutale di una folla russi perpetrato a Odessa il 2 maggio 2014 dai sostenitori del regime di Kiev, appoggiato dalla Nato? Perché per i media occidentali episodi del genere devono essere relegati nel buco della memoria e tenuti nascosti essendo imperativo mantenere viva la finzione di una democrazia ucraina sotto attacco russo, altrimenti sarebbe emersa la collusione dell’Occidente con un regime neonazista.

La pace non è mai stata un’opzione. Chi oggi finge di cercare una pace “giusta” dovrebbe prima di tutto ricordare che la guerra non sarebbe mai iniziata se l’Occidente avesse onorato l’accordo di Minsk che concedeva al popolo russo del Donbas il diritto di votare la propria separazione dal regime di Kiev che aveva messo al bando la loro lingua, la loro religione e la loro libertà. Ma Minsk, si rivelò un inganno. Intervenendo in un’intervista per Die Zeit, pubblicata il 7 dicembre 2022, l’ex-cancelliera tedesca Angela Merkel affermò senza pudore che l’accordo di Minsk era stato un tentativo di guadagnare tempo per permettere all’Ucraina di organizzare l’esercito più grande d’Europa. Francamente si fa fatica a immaginare che capi di stato abbiano firmato un falso accordo di pace come sordido stratagemma per usare l’Ucraina come campo di battaglia e il popolo ucraino come carne da cannone per sconfiggere e occupare la Russia. Ora l’Amministrazione Trump 2.0 ha apportato un drammatico cambiamento nella politica statunitense rispetto a quella precedente di Joe Biden controllata dai neoconservatori che vietavano comunicazioni con la Russia per paura che potessero far scoppiare la pace. E, al momento, il branco dei Dottor Stranamore da poltrona, generosamente ricompensati dalla plutocrazia atlantista che detiene il potere, i fondi, l’influenza e il controllo dei mass media è tornato nell’ombra. Pertanto sembra che sotto Trump 2.0 la guerra perpetua con i soldi dei contribuenti americani stia per finire.

In una recente intervista su Fox News, il massimo diplomatico americano Marco Rubio ha fatto un’ammissione determinante. Ha definito il conflitto in Ucraina una guerra per procura degli Stati Uniti. In un colpo solo, la narrazione che giustificava la guerra sostenuta dalla Nato negli ultimi tre anni è stata smascherata come una bugia nuda e cruda. Non si è trattato di “difendere l’Ucraina” da una presunta aggressione russa. È una guerra per procura che significa che ha cause e responsabilità più profonde. Pertanto tutta la retorica altisonante dell’Occidente secondo cui la sua risposta alla crisi ucraina è parte di una qualche lotta cosmica tra la democrazia occidentale e l’autoritarismo orientale è stata smascherata come nient’altro che una copertura ipocrita della colossale e insensata escalation delle potenze occidentali per trascinare il mondo nella Terza guerra mondiale. C’è da stare più tranquilli ora? La Terza guerra mondiale è stata scongiurata? Per niente. Ciò che l’Europa sta facendo col suo programma di riarmo assomiglia sempre più alla Prima guerra mondiale scoppiata a causa della follia da parte dei leader di tutti i Paesi belligeranti. La stessa insensata escalation è in corso da parte dell’Europa che oggi sente la necessità di una guerra perché il suo sistema economico e finanziario non è più sostenibile. È diventato dolorosamente ovvio che ha devastato la sua economia con i lockdown per il Covid, con le politiche per il cambiamento climatico e con le sanzioni alla Russia. Ora vedono la guerra come un boom per le loro economie compensando le perdite di posti di lavoro nell’industria automobilistica con la sua conversione in industria bellica. Dietro le quinte stanno tramando per provocare la Russia e invocare l’articolo 5 della Nato per scatenare la guerra. Non c’è quindi assolutamente nessun leader interessato a cercare la pace. Anche Zelensky, mediocre dittatore, non ha alcun incentivo a cercarla, perché allora non sarebbe più il capo dell’Ucraina. Hanno tutti i loro bunker, quindi, personalmente, non si preoccupano delle persone che dovrebbero rappresentare. Si è già deciso di sfoltire la popolazione come un gregge poiché anche il movimento per il cambiamento climatico si è trasformato nell’uso della guerra per ridurre la popolazione. Ricordiamoci che l’Agenda 2030 concepita dall’empio matrimonio tra i fanatici del cambiamento climatico e i Neocons statunitensi ed europei è tuttora in vigore.


di Gerardo Coco