lunedì 24 febbraio 2025
I cristiano-democratici sono il primo partito tedesco, ma non sfondano il 30 per cento. Ora la Grosse Koalition fra conservatori di Friedrich Merz (nella foto) e i socialdemocratici tedeschi sarà possibile. Tuttavia, l’Spd del cancelliere Olaf Scholz crolla di 9,3 punti, chiudendo al terzo posto, con il 16,4 per cento. L’ultradestra dell’Afd di Alice Weidel è il secondo partito con il 20,8 per cento delle preferenze, +10,4 rispetto al voto del 2021. I Verdi si attestano all’11,6, la Linke all’8,8. La fuoriuscita dal Parlamento dei liberali di Christian Lindner e del Bsw di Sahra Wagenknecht, che non hanno raggiunto la soglia del 5 per cento alle elezioni di ieri, consentono di avere i numeri per formare Esecutivo a due, dal momento che i voti dei due partiti saranno distribuiti fra gli altri. Il dato è politicamente molto significativo. Un Governo di due partner (anziché di tre) consente infatti una maggiore stabilità in Germania. Questo esito era rimasto incerto fino a tarda notte, quando sono venuti fuori gli ultimi dati. Il vicecapogruppo della Cdu, Jens Spahn, ex ministro della Salute del Governo di Angela Merkel, ha spiegato al Morgenmagazin: “Dal nostro punto di vista può procedere tutto molto velocemente. Già entro questa settimana si possono tenere le prime consultazioni”.
Questo è il riparto dei seggi al Bundestag dopo le elezioni di ieri come comunica la Bundeswahlleiterin che presiede il processo elettorale: Cdu, 164 (+12 rispetto al 2021) – Csu, 44 (-1 rispetto al 2021); Afd 152 (+69 rispetto al 2021); Spd, 120 (-86 seggi rispetto al 2021); Verdi, 85 (-33 rispetto al 2021); Linke, 64 (+25 rispetto al 2021). In questo contesto una coalizione tra i conservatori e i socialdemocratici, la cosiddetta Grosse Koalition, ha una solida maggioranza di 328 seggi rispetto ai 316 necessari. Merz parla già da cancelliere alla Konrad Adenauer Haus. “Abbiamo un chiaro mandato e costruiremo una Grosse Koalition”. Poi comunica che “i colloqui inizieranno nei prossimi giorni”, aggiungendo di voler parlare con il presidente dell’Spd e con il cancelliere per un passaggio di consegne sensato. Secondo Merz, “anche se la situazione è difficile sono fiducioso che arriveremo a delle soluzioni. Afd ha esattamente il doppio dei voti dell’ultima volta e questo è l’ultimo segnale di allerta ai partiti del centro. Sono determinato ad accogliere questi segnali. E sono determinato a colloqui costruttivi e veloci con l’Spd. Come ho detto ieri sera il mondo non aspetta. La Germania ha bisogno di un Governo in grado di agire”, afferma ribadendo di volere il Governo entro Pasqua.
Quanto alla questione immigrazione, Merz sottolinea: “Nessuno di noi vuole chiudere le frontiere, nessuno. Si pone però la questione di proteggerle meglio”. Merz parla anche del contesto internazionale. “Non avrei mai pensato di dover dire una cosa del genere. Tutti i segnali dicono che negli Stati Uniti l’interesse per l’Europa diminuisce. Sono convinto che potremo convincere gli americani che l’Europa sia nel loro interesse. Ma dobbiamo anche confrontarci con lo scenario peggiore”. Quanto alla guerra in Ucraina, Merz si definisce “piuttosto preoccupato di quello che sento a Washington, ma non credo sia l’ultima parola. Osserviamo con preoccupazione il tentativo di decidere sulle teste degli europei e degli ucraini per fare un accordo con la Russia. Questo è inaccettabile per l’Europa. I tre anni di guerra russa in Ucraina, tre anni di guerra in Europa”. Per Merz, l’Ucraina va messa in una posizione di forza ecco perché “per una pace giusta, il Paese attaccato deve partecipare ai negoziati di pace”. Il leader conservatore ricorda: “Da tre anni ci accompagnano immagini terribili di distruzione e crimini di guerra. L’Europa continua a stare fermamente al fianco dell’Ucraina”. Merz parla anche della crisi israelo-palestinese. “Non è possibile che il presidente israeliano non possa visitare la Germania”. Merz definisce questo “assurdo”, affermando che Benjamin Netanyahu potrà venire nella capitale tedesca. Infine, rispondendo a un giornalista che gli chiede se abbia ricevuto le congratulazioni della ex cancelliera, notoriamente sua avversaria, Merz replica sarcastico: “Non ho ancora ricevuto le congratulazioni di Angela Merkel. Ma potrei anche non aver visto il suo messaggio, perché ne ho ricevuti un centinaio”.
di Ugo Elfer