Cia: droni in Messico sui laboratori di Fentanyl

lunedì 24 febbraio 2025


Il Fentanyl noto anche come “droga degli zombie” è l’oppioide che dal 2021 ha cominciato a prendere piede ed essere una delle droghe più commercializzate e consumate negli Stati Uniti

Già Joe Biden, a dicembre 2023, dichiarò di aver avviato il coordinamento, tramite il Dipartimento del Tesoro, di una forza d’attacco anti-Fentanyl. 

Infatti, durante la presidenza dello stesso Biden, era stato intrapreso un programma segreto diretto dalla Cia, intensificato poi dal presidente Donald Trump, volto alla ricerca della posizione dei laboratori di Fentanyl presenti sul territorio messicano attraverso l’impiego dei droni.  

Dall’insediamento della nuova amministrazione, gli Stati Uniti hanno intensificato i voli dei droni per scovare i laboratori dove viene “cucinata” questa droga letale. Questa azione fa parte della campagna più aggressiva del governo di Trump contro i cartelli della droga; lo stesso John Ratcliffe, direttore della Cia, ha dichiarato di intensificare l’operazione attraverso un maggiore impiego di droni, che in altri utilizzi prevedono anche la possibilità di essere armati e quindi impiegati per veri e propri attacchi aerei. 

I droni si sono dimostrati idonei nell’identificare i laboratori, i quali emettono sostanze chimiche rilasciate nell’aria rendendoli facili da rivelare. Effettuare un attacco aereo sui laboratori di Fentanyl è visto come un’azione attualmente impossibile dato che causerebbe probabilmente vittime civili, poiché spesso ubicati all’interno di case in aree urbane. 

La tecnologia utilizzata ha attualmente il solo scopo di ricercare, senza intraprendere azioni di attacco aereo, raccogliere informazioni che poi vengono, dalla Cia, comunicate ai funzionari messicani. 

Il governo messicano ha preso accorgimenti per rispondere alle preoccupazioni dell’amministrazione Trump sul Fentanyl, dispiegando 10.000 soldati al confine con lo scopo di contrastare il contrabbando. 

Tuttavia, durante l’amministrazione Biden, il governo messicano è stato ritenuto lento nell’agire contro i laboratori identificati dagli americani, sebbene abbia utilizzato le informazioni fornite dagli Usa per effettuare arresti.

I voli di piantonamento hanno causato in Messico tensione e diffidenza, dopo le molteplici invasioni e accaparramenti di terre da parte degli Stati Uniti.

Lo scorso 18 febbraio durante una conferenza, la presidente del Messico Claudia Sheinbaum, ha definito la cooperazione con gli Usa “piccola campagna”.

Oltre all’impiego della Cia, anche il Northern Command dell’esercito statunitense sta espandendo la sua sorveglianza del confine. Ma l’esercito statunitense, a differenza dell’intelligence non sta entrando nello spazio aereo messicano.

Ad ora il Northern Command ha condotto più di dodici voli di sorveglianza sul confine meridionale utilizzando una molteplicità di velivoli di sorveglianza, tra cui U-2, RC-135 Rivet Joints, P-8 e droni. Inoltre, l’esercito ha provveduto a creare una task force di intelligence di 140 analisti, collocata vicino al confine, per analizzare le informazioni raccolte dai voli di sorveglianza.

La scorsa settimana il generale Gregory M. Guillot, capo del Northern Command, ha dichiarato al Senato che gli analisti stanno fornendo alle autorità messicane informazioni che “inseguono le reti del cartello che guidano la produzione e la distribuzione del Fentanyl e le spingono oltre confine”.

Il Messico ha posizionato dei posti di blocco, avvalendosi dei membri della Guardia nazionale messicana e dell’esercito, dal ponte internazionale Paso del Norte a Ciudad Juárez per rilevare il contrabbando e flusso del Fentanyl. 

Intanto il 20 gennaio Trump ha firmato un ordine esecutivo, chiedendo una stretta sui principali cartelli: il programma prevede l’individuazione e il monitoraggio di molti cartelli e gruppi criminali presenti sul territorio messicano come organizzazioni terroristiche straniere.

Tale designazione attribuisce al governo degli Stati Uniti ampi poteri per imporre sanzioni economiche a gruppi ed entità a loro collegate, anche se i cartelli sono già sottoposti a pesanti sanzioni da parte del governo degli Stati Uniti e una designazione di terroristi stranieri non fornirebbe nuovi strumenti significativi per bloccare le loro manovre finanziarie. Se la cooperazione e la condivisione di informazioni non condurranno alla distruzione dei laboratori, il governo Trump valuterà mosse alternative. Lo stesso segretario della Difesa degli Stati Uniti d’America, Pete Brian Hegseth, in una recente visita al confine sud-occidentale, non ha escluso di condurre raid transfrontalieri per perseguire i cartelli all’interno del Messico. Insomma, azioni dirette oltre confine con forze militari, ma il Messico si dovrà abituare.


di Domiziana Fabbri