Caos Venezuela, Maduro contro tutti

venerdì 10 gennaio 2025


Oggi Nicolás Maduro ha ufficialmente iniziato il suo nuovo mandato da presidente del Venezuela, nonostante i documentati brogli avvenuti durante le elezioni dello scorso luglio.

Ieri, Caracas è stata invasa da migliaia di persone che hanno marciato pacificamente contro l’insediamento. Tra i partecipanti c’era anche la leader dell’opposizione, María Corina Machado, che non appariva in pubblico dallo scorso 28 agosto.

Dopo pochi minuti dal suo avvistamento, lo staff del suo partito − Vente Venezuela – ha pubblicato un post per denunciare l’arresto di Machado, fermata violentemente dagli uomini dell’apparato di sicurezza del regime che avrebbero sparato contro il convoglio di moto su cui si stava spostando prima di arrestarla.

Immediate le reazioni nazionali ed internazionali. Edmundo Gonzalez Urrutia, oppositore di Maduro e teorico vero vincitore, ha immediatamente dichiarato: “Come presidente eletto, chiedo il rilascio immediato di María Corina Machado. Alle forze di sicurezza che l’hanno rapita dico: non scherzate con il fuoco”. Anche il governo spagnolo ha espresso la sua “totale condanna” all’arresto di Machado: “L’integrità fisica e la libertà di espressione e manifestazione di tutti, in particolare dei leader politici dell'opposizione, devono essere protette e salvaguardate”. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha commentato su X: “Chiediamo la liberazione immediata di Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana. Non possiamo più tollerare le azioni repressive e illegittime del regime di Maduro che ha perso le elezioni. Siamo vicini a tutti i cittadini che combattono per la libertà e la democrazia in Venezuela”. Il presidente del Cile, Gabriel Boric, in visita alla Scuola di formazione dei Carabineros a Concepción, ha dichiarato: “Non posso entrare nei dettagli, ma ho una certezza: in Venezuela oggi chi si oppone al governo viene perseguitato e il governo di Nicolás Maduro è una dittatura che ha rubato anche le ultime elezioni. In Venezuela oggi non c’è libertà”. E ha aggiunto: “Devo dirlo molto chiaramente, il mio governo ha ritirato la rappresentanza diplomatica (dal Venezuela, ndr) perché non riconosciamo la frode elettorale che ha perpetuato il governo Maduro, che ancora oggi continua a perseguitare le organizzazioni legate alla difesa dei diritti umani e quelle legate a chiunque non sia d’accordo con lui. Sono una persona di sinistra – ha concluso Boric – e dalla sinistra politica vi dico che il governo di Maduro è una dittatura e che dobbiamo compiere tutti gli sforzi internazionali per ripristinare la legge, la democrazia e fare tutti gli sforzi affinché il popolo venezuelano abbia il diritto di decidere del proprio destino”.

Dopo circa un’ora e mezza dalla pubblicazione del primo tweet, lo staff di Vente Venezuela ha annunciato la liberazione di Machado aggiungendo che “durante il periodo di sequestro è stata costretta a registrare vari video prima di essere rilasciata” e sarà lei stessa a raccontare l’accaduto.

“Ora sono in un posto sicuro, domani vi racconterò cosa è successo”, ha poi detto Machado in un breve messaggio social di ieri.

Allo stesso tempo, secondo il ministro dell’Interno vicino a Maduro, tutta questa vicenda sarebbe solo una fake news.


di Claudia Diaconale