L’Ucraina ha ottenuto il permesso di difendersi

lunedì 18 novembre 2024


Per la prima volta, l’Amministrazione Biden ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare missili balistici forniti dagli Stati Uniti per gli attacchi all’interno della Russia, segnando un importante cambiamento politico. I missili sono conosciuti come Army Tactical Missile Systems, o Atacms. Secondo i funzionari americani, è probabile che vengano inizialmente impiegati contro le truppe russe e nordcoreane per sostenere le forze ucraine nella regione di Kursk nella Russia occidentale. L’Ucraina ha fatto pressioni sugli Stati Uniti per anni per ricevere l’autorizzazione, che arriva negli ultimi mesi dell’Amministrazione Biden. Il presidente eletto Donald J. Trump ha detto che cercherà di porre fine rapidamente alla guerra in Ucraina. Realizzati dalla Lockheed Martin, sono missili balistici a corto raggio che, a seconda del modello, possono colpire bersagli a oltre 300 chilometri di distanza. I missili balistici possono essere impiegati utilizzando sia lanciatori mobili Himars, che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina, sia lanciatori M270 inviati dalla Gran Bretagna e dalla Germania. Gli Atacms sono spesso chiamati “missili a lungo raggio”, ma questa definizione è soggettiva. Di certo, possono raggiungere la Russia più in profondità di qualsiasi altro missile attualmente in dotazione all’Ucraina, ma hanno una gittata inferiore rispetto a un missile da crociera o a un missile balistico intercontinentale. Il missile Atacms è stato sviluppato negli anni Ottanta per distruggere obiettivi sovietici di alto valore in profondità dietro le linee nemiche.

È stata costruita come una rara arma guidata in un periodo in cui gli Stati Uniti si basavano principalmente su “bombe stupide” e altre munizioni non guidate. Oggi, il Pentagono ha due versioni dell’Atacms nel proprio inventario – un’arma a grappolo e una che trasporta una singola carica esplosiva. La decisione di armare l’Ucraina con l’Atacms è stata un argomento delicato sin dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, nel febbraio 2022. Dall’inizio della guerra, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy aveva chiesto armi che potessero colpire in profondità le unità russe presenti nei territori occupati, ma anche la Russia stessa. Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina i missili Atacms lo scorso anno, ma l’Amministrazione Biden aveva finora negato la sua approvazione per il loro utilizzo contro obiettivi militari in Russia. Tuttavia, l’esercito russo si prepara ora a lanciare un attacco importante (si parla di circa 50mila soldati tra russi e nordcoreani) sulle posizioni ucraine nella regione di Kursk con l’obiettivo di riconquistare tutto il territorio russo che gli ucraini controllano da agosto di quest’anno. Gli ucraini potrebbero usare i missili Atacms per colpire le concentrazioni di truppe russe e nordcoreane, i nodi logistici, i depositi di munizioni e, più in generale, le linee di rifornimento in profondità all’interno della Russia. Ciò potrebbe aiutare gli ucraini a depotenziare l’efficacia della controffensiva russo-coreana.

L’anno scorso, gli Stati Uniti avevano fornito diverse centinaia di Atacms da utilizzare sul territorio ucraino occupato dalla Russia, compresa la penisola di Crimea. Quindi non è chiaro quanti missili gli ucraini abbiano ancora a propria disposizione da poter utilizzare nella regione di Kursk. Kurt Volker, che durante l’Amministrazione George W. Bush è stato ambasciatore degli Stati Uniti presso la Nato e con Donald Trump ha ricoperto il ruolo di rappresentante speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, ha spiegato che “l’Ucraina è vittima di un’aggressione esterna e, ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, ha il diritto inalienabile all’autodifesa”. Ha sottolineato che, “mentre la Russia attacca l’Ucraina da distanze molto lunghe, gli Stati Uniti hanno impedito, fino ad oggi, all’Ucraina di rispondere alla stessa distanza”. Per Volker, “questa inutile restrizione all’autodifesa dell’Ucraina avrebbe dovuto essere semplicemente cancellata”.

“L’Ucraina – ha aggiunto Volker – ha il diritto di colpire qualsiasi obiettivo militarmente significativo. Dovrebbe solo evitare di bombardare i civili. Nel diritto internazionale, non ci sono restrizioni sulla portata dell’uso delle armi”. Inoltre, secondo l’esperto Usa, “limitando il raggio d’azione delle armi americane da parte dell’Ucraina, gli Stati Uniti hanno imposto ingiustificatamente restrizioni unilaterali all’autodifesa dell’Ucraina, che vanno oltre qualsiasi requisito del diritto internazionale”. Secondo Le Figaro, oltre agli Stati Uniti, anche la Francia e la Gran Bretagna avrebbero dato all’Ucraina l’autorizzazione ad utilizzare i missili a lungo raggio Scalp/Storm Shadow per attaccare il territorio russo. Successivamente la testata ha modificato il testo presente online. Il presidente Volodymyr Zelenskyy, commentando le informazioni mediatiche sull’autorizzazione concessa per l’utilizzo di missili a lungo raggio sul territorio della Russia, ha affermato che “oggi molti media parlano del fatto che abbiamo ricevuto il permesso di intraprendere le azioni appropriate. Ma i colpi non si danno con le parole. Queste cose non vengono annunciate. I razzi parleranno da soli. Necessariamente”. “All’entrata in guerra delle truppe nordcoreane e al massiccio attacco missilistico russo (domenica mattina, ndr), il presidente americano Joe Biden ha risposto con un linguaggio comprensibile a Vladimir Putin”, ha affermato il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski.

(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative per la sicurezza


di Renato Caputo (*)