mercoledì 6 novembre 2024
Donald Trump è il presidente degli Stati Uniti. Adesso è ufficiale, con 276 grandi elettori conquistati, ma quando il tycoon si è trovato a soli tre voti dai 270 necessari per governare, ha festeggiato ufficialmente la sua vittoria. Tra le sue prime dichiarazioni, The Donald ha affermato di “volere un esercito potente, ma non per iniziare le guerre. Non le abbiamo iniziate noi e le fermeremo”, ricordando che “in quattro anni non abbiamo avuto neanche una guerra, ma abbiamo sconfitto l’Isis”, ha aggiunto Trump, riferendosi alla sua prima amministrazione. L’ormai presidente è in vantaggio negli ultimi Stati chiave da assegnare, tra cui Michigan e Wisconsin. “Manterremo le nostre promesse. Niente mi impedirà di mantenere la mia parola. A voi, il popolo, renderemo l’America sicura, forte, prospera, potente e nuovamente libera”, ha annunciato il leader del Gop nelle suo discorso trionfale. “E chiedo a ogni cittadino di unirsi a me in questa nobile e giusta impresa. È tempo di lasciarci alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni. È tempo di unirsi e ci proveremo”, ha dichiarato il tycoon ringraziando i suoi sostenitori. E Wall Street ha aperto in forte rialzo, grazie al risultato elettorale di The Donald. Il Dow Jones è salito del 3,11 per cento a 43.528,52 punti, il Nasdaq ha fatto segnare un'avanzata dell'1,81 per cento a 18.774,79 punti, mentre lo S&P 500 ha messo a segno un progresso dello +1,95 per cento a 5.894,11 punti.
Anche il Senato, ormai è certezza, sarà a maggioranza repubblicana, con il Grand old party che avrà 51 seggi dei 100 disponibili. E dal suo fortino a West Palm Beach – mentre si appresta a vincere, probabilmente, anche il voto popolare – il Trump è stato accolto dalla solita folla di sostenitori, che possono finalmente festeggiare una vittoria a valanga, arrivata nonostante le previsioni avessero vaticinato un testa a testa decisamente più serrato. The Donald è riuscito a vincere in Pennsylvania, Arizona e Georgia, oltre a tutti gli altri swing State. E in quelli in cui non ha vinto ufficialmente, come il Nevada, è comunque avanti rispetto all’avversaria Kamala Harris. Dal palco del suo bunker elettorale, Trump ha festeggiato insieme alla famiglia al completo. L’ex first lady Melania era in piedi accanto al marito ed è stata raggiunta da Barron, il figlio più giovane. Anche i figli più grandi dell’ex presidente, Don Junior, Eric, Ivanka e Tiffany, hanno raggiunto il padre sulla piattaforma. E con loro, i principali consiglieri della campagna Susie Wiles, Chris LaCivita e gli alleati politici erano sul palco. Tra questi, il presidente della Camera Mike Johnson.
The Donald ha anche ringraziato le diverse celebrità nel pubblico, invitando sul palco l’amministratore delegato della Ufc, Dana White, e il golfista Bryson DeChambeau. Infine, il tycoon ha riservato le sue parole più dolci a Elon Musk, il multimiliardario proprietario di X, Tesla e SpaceX, che è diventato il suo sostenitore principale, nonché un importante tassello per la vittoria del leader del Grand old party. “Abbiamo una nuova stella. È nata una stella: Elon”, ha urlato il soon to be president.
E come nel 2016, quando Donald Trump ha vinto contro la democratica Hilary Clinton, anche stanotte la festa del Partito blu è stata interrotta sul nascere dalla valanga repubblicana del tycoon. “Ci sono ancora voti da contare e Stati che non sono stati assegnati. Non sentirete la vicepresidente stasera, la sentirete domani, quando parlerà al Paese”. Lo ha detto il co-presidente della campagna di Kamala Harris, Cedric Richmond. Proprio come, otto anni fa, disse John Podesta ai sostenitori di Clinton. “Stiamo ancora contando i voti”. Anche questi, probabilmente, assegnati a Trump.
LE REAZIONI DAL MONDO
“A nome mio e del Governo italiano, le più sincere congratulazioni al Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump”, così ha esordito sul suo profilo X la premier Giorgia Meloni, dopo l'ufficialità dell'elezione del tycoon. “Italia e Stati Uniti sono Nazioni sorelle, legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro presidente”, ha chiosato la presidente del Consiglio. L’elezione di Donald Trump “darà stabilità agli Usa, un nostro grande partner”, ha esordito Antonio Tajani a Sky Tg24. “Siamo al lavoro già da ora per rinforzare il legame solidissimo con gli Usa. Le relazioni transatlantiche sono la priorità del Governo insieme ai rapporti con l’Ue. Lavoreremo con l'amministrazione Trump, credo che si potrà discutere di molte questioni, la Nato è una priorità”, ha aggiunto il ministro degli Esteri. E ancora: “Io non vedo problemi per l’elezione di Trump, anzi credo che lui abbia una naturale simpatia per l’Italia e come abbiamo lavorato bene con le precedenti amministrazioni sono convinto che lavoreremo bene” con quella del tycoon. “Negli Stati Uniti, come in Italia due anni fa, ha vinto il Paese reale. Hanno vinto le persone comuni che chiedono sicurezza e contrasto all'immigrazione illegale di massa, che sono preoccupate per il loro lavoro e per il loro futuro e cercano risposte ai problemi concreti”, ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza, Giovanbattista Fazzolari, interpellato dall'Ansa. “I cittadini – ha aggiunto – sono stanchi delle battaglie ideologiche della sinistra, della grande stampa e dei circuiti elitari, in Europa come in America”.
“Spero che le relazioni tra la Turchia e gli Usa si rafforzino e che le crisi e le guerre regionali e globali, in particolare la questione palestinese e la guerra tra Russia e Ucraina, giungano al termine, credo che saranno fatti maggiori sforzi per un mondo più giusto”, ha scritto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan su X, complimentandosi con il suo amico Donald. “La democrazia americana si è chiaramente espressa e gli americani hanno scelto liberamente il presidente. La nuova era politica che si apre deve contribuire al rafforzamento delle relazioni bilaterali e al perseguimento del dialogo e della cooperazione costruttiva sulla scena internazionale”, ha aggiunto presidente del Rassemblement National, Marine Le Pen. Anche il primo ministro inglese, Keir Starmer, si è complimentato con il 47° presidente degli Stati Uniti. Il premier laburista si è così felicitato senza se e senza ma con Trump, diventando il primo leader di un partito progressista occidentale a farlo. “In quanto stretti alleati, siamo fianco a fianco in difesa dei nostri valori condivisi di libertà, democrazia e spirito imprenditoriale”, ha spiegato l'inquilino di Downing Street.
Sia il presidente israeliano Isaac Herzog che il suo omologo palestinese, Abu Mazen, hanno riposto la loro fiducia nel tycoon. “Non vedo l'ora di lavorare con voi per rafforzare il legame ferreo tra i nostri popoli, per costruire un futuro di pace e sicurezza per il Medio Oriente e per sostenere i nostri valori comuni”, ha dichiarato il capo di Stato di Tel Aviv, mentre il presidente dell'Autorità nazionale palestinese si è detto fiducioso che Donald Trump sosterrà “le aspirazioni legittime” degli abitanti di Gaza.
di Eugenio Vittorio