mercoledì 30 ottobre 2024
“L’unica spazzatura che vedo galleggiare là fuori sono i suoi sostenitori”, ha dichiarato Joe Biden riferendosi a Donald Trump. Una frase velenosa e alquanto inappropriata è uscita dalla bocca del presidente degli Stati Uniti, che ha replicato con forza alle battute contro i portoricani di un ospite all’ultimo comizio del tycoon al Madison Square Garden di New York. Poi, su X, il capo di Stato ha provato a correggere il tiro: “Oggi ho parlato della retorica di un sostenitore di Trump su Porto Rico” definendola “spazzatura. Questa è l’unica parola a cui posso pensare per descriverla. Questo è quello che volevo dire. Quei commenti non riflettono chi siamo come Paese”. Ma ormai, il danno è stato fatto. Come ha fatto notare il candidato a vice di The Donald, J.D. Vance, che ha definito le parole di Biden “disgustose”. “Kamala Harris e il suo capo Joe Biden stanno attaccando la metà del Paese”, ha affermato il candidato del Grand old party. “Una cosa terribile da dire”, ha rincarato la dose Donald Trump, paragonando le dichiarazioni di Joe a quelle del 2016 di Hilary Clinton che definì “deplorevole” la metà dei sostenitori repubblicani. E tutti sanno, otto anni fa, come andò a finire.
E come se non bastasse, tutto questo è avvenuto durante il comizio finale di Kamala Harris a Washington, che avrebbe dovuto chiudere in bellezza una campagna elettorale iniziata burrascosamente, e che ha avuto diversi alti e bassi. Ma la scena è stata totalmente “rubata” (c’è chi dice con cognizione di causa) dall’attuale presidente Usa, spodestato dall’attuale candidata alla corsa per la Casa Bianca. La vicepresidente ha anche toccato un tema caldo, ovvero la continuità con la gestione dell’attuale capo di Stato. “La mia presidenza sarà diversa”, ha confermato Harris davanti a una folla, composta, di sostenitori. Consci che l’october surprise di Biden nuocerà alla posizione della candidata democratica, al momento in sostanziale parità con il tycoon (anche se gli scommettitori puntano sul leader del Gop per la vittoria finale). Infine, Kamala ha promesso che sarà la presidente di tutti gli americani, “anche di chi non è d’accordo con lei”. Forse, è questa la differenza maggiore della vice rispetto all’attuale inquilino della Casa Bianca.
Ma l’America non è Washington, non è West Palm Beach e neanche New York. E menomale, perché gli Stati Uniti sono un Paese lontano dai costrutti mentali europei, in cui le Presidenziali (vicinissime) porteranno, in un modo o nell’altro, un cambiamento epocale.
di Edoardo Falzon