Giappone al voto, tra leadership fragile e scandali

venerdì 25 ottobre 2024


Non sarà facile per Shigeru Ishiba consolidare la sua posizione al vertice del Partito liberal democratico. Le elezioni di domenica prossima, in Giappone, determineranno se il Ldp, che governa quasi ininterrottamente dal secondo dopoguerra, si guadagnerà l’ennesima volta la fiducia degli elettori. Dopo le dimissioni di Fumio Kishida, l’ex premier dell’Isola, Ishiba ha sciolto le camere e promesso consultazioni anticipate per eleggere il Parlamento. Anche se il suo partito ha toccato il fondo a giugno scorso, con un 25,5 per cento delle preferenze, è ancora il più popolare del Giappone, con il sostegno del 35,1 per cento degli intervistati in un sondaggio di metà ottobre dell’emittente pubblica Nhk. Il vero problema sono i vari scandali che hanno colpito il Partito liberal democratico durante gli anni di Kishida, come l’ottenimento di finanziamenti illeciti da parte di alcune frange della compagine, che eventualmente hanno portato alla decisione dell’ex premier di non ricandidarsi.

Il rischio paventato dagli ultimi report è quello di una perdita di consensi per l’Ldp che potrebbe dover cedere dei seggi all’opposizione. Nel Parlamento uscente il Partito liberal democratico ha 247 seggi su 465, quindi l’obiettivo è quello di riuscire a mantenere la maggioranza con il suo partner di coalizione, i buddhisti laici di  Komeito. Secondo l’ultimo sondaggio del quotidiano Asahi, il partito storicamente al potere potrebbe perdere fino a 50 postazioni: se la sconfitta venisse confermata, sarebbe un duro colpo per il primo ministro, ipotecando la sua capacità a governare. A godere di questa situazione è il maggior avversario dell’Ldp, ovvero il Partito democratico costituzionale del Giappone (Cdpj) – una compagine di centro, centro-sinistra – che sta volando nei sondaggi e nelle preferenze. Sempre Asahi, ha suggerito che il Cdpj potrebbe ottenere fino a 140 seggi alle elezioni, rispetto ai 98 precedenti.

La posta in gioco di domenica è più alta di quando sembra, visto che il Giappone – come molti altri Paesi – sta subendo le conseguenze dell’inflazione, che ha colpito il cibo e i beni primari. Ishiba ha quindi chiesto ai ministri di formulare un nuovo pacchetto economico per attutire il colpo subito dal portafogli delle famiglie. Il nuovo primo ministro intende pure ripopolare le aree urbane dell’Isola e “garantire che l’economia giapponese esca dalla deflazione”, con un occhio di riguardo verso le famiglie a basso reddito. E anche le tensioni crescenti nel quadro conflittuale tra Cina, Corea del Nord e Russia si aggiungono alle preoccupazioni dei cittadini giapponesi. Nel Pacifico, infatti, la pace è tenuta insieme da una moltitudine di fili invisibili che legano le difese del Commonwealth (Australia) degli Stati Uniti, della Corea del Sud e dei Paesi sopracitati. Due blocchi di influenza che, negli ultimi anni, stanno cambiando a ritmi impressionanti.


di Eugenio Vittorio