venerdì 11 ottobre 2024
La riunione per decidere come attaccare l’Iran si è conclusa con un nulla di fatto. Il vertice di ieri sera del Gabinetto di governo con il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha portato a nessuna decisione. Il summit, durato circa quattro ore, non ha portato a nessuna votazione sul piano di risposta di Israele al massiccio attacco missilistico dell’Iran del primo ottobre scorso. Lo hanno riferito in mattinata i media israeliani. Per questo motivo, il titolare della Difesa di Tel Aviv, Yoav Gallant, non è potuto partire alla volta di Washington. Nella capitale degli Stati Uniti, il ministro israeliano avrebbe dovuto incontrare l’omologo americano Lloyd Austin, ma Bibi ha posto il veto finche il governo non voterà il piano di ritorsione. Per questo motivo, tutti i partecipanti al Gabinetto dovranno continuare a lavorare finché non si troverà una soluzione.
AMBASCIATORE ISRAELIANO: RAMMARICO PER DANNI ALL’ONU
Tel Aviv ha già aperto un fascicolo sull’attacco alla base Unifil in Libano. “Come promesso, Israele ha aperto un’indagine sugli ultimi casi e trasmetterà i risultati in maniera trasparente all’Italia”, ha scritto l’ambasciata dello Stato ebraico a Roma. “A questo proposito, l’attaché militare israeliano incontrerà oggi i vertici dell’esercito italiano per illustrare i dettagli dell’indagine”, ha aggiunto l’ufficio di Jonathan Peled. “Israele agisce in modo trasparente e in stretta collaborazione con l’Italia e con Unifil che opera sul campo, e si rammarica per qualsiasi danno all’Onu e alle forze non coinvolte”, ha chiosato il comunicato dell’ambasciata di via Michele Mercati.
Nel frattempo la missione delle Nazioni unite in Libano ha confermato i due attacchi arrivati dalle Forze di difesa israeliane, in cui sono rimasti feriti due caschi blu. Nessun italiano è rimasto colpito, si tratterebbe di due pacekeeper cingalesi. Nel frattempo, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha negato l’avvento di un terzo attacco contro le forze Unifil. Il titolare del Ministero “smentisce categoricamente tali affermazioni. Le verifiche condotte sul campo confermano che non vi è stato alcun ulteriore attacco”, ha informato la Difesa italiana. “Sono attualmente in corso le attività relative a lavori di ripristino dei manufatti precedentemente danneggiati, eseguiti in pieno coordinamento e accordo tra le unità italiane di Unifil, le Forze armate libanesi e le Forze di difesa israeliane”, ha aggiunto Palazzo Baracchini.
di Eugenio Vittorio