mercoledì 9 ottobre 2024
Costano più gli interessi sul debito che la spesa pubblica per la sanità. Questo è il paragone offerto dal vicepremier Antonio Tajani durante un evento a San Paolo, in Brasile, nell’arco del suo viaggio in America Latina. “C’è un problema che riguarda i tassi. È giunta l’ora che finalmente la signora Christine Lagarde abbassi in maniera più sostanziosa” il costo del denaro, ha spiegato il ministro degli Esteri italiano. “Serve più coraggio. Lei si arrabbia e dice che è indipendente. La Banca centrale è indipendente, ma io sono libero di esprimere le mie idee e dire quello che penso: se si vuol crescere, in questa fase bisogna diminuire il costo del denaro”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Le imprese italiane devono quindi serrare i ranghi e “fare sistema” per crescere. Sono accorsi in Brasile, per ascoltare Tajani, i vertici di grandi aziende come Tim, Enel e Leonardo – che sono ormai da molto tempo presenti in Sudamerica – ma anche manager e imprenditori che guardano con interesse a questi mercati. “Sappiate che sul governo ci potete contare”, si è rivolto a loro il vicepremier, ricordando che l’obbiettivo dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni è quello di raggiungere i 700 miliardi di export nel 2026. “Faremo in modo che le nostre sedi diplomatiche diventino uno strumento per radicare sempre più la nostra presenza imprenditoriale – ha continuato il ministro – e con Ice, Simest, Cdp e Sace stiamo mettendo a punto anche iniziative di finanza innovativa”. E ancora: “L’export rappresenta il 40 per cento del nostro Pil. Non possiamo fare passi indietro”, ha dichiarato Tajani, ricordando che con la fase negativa del settore dell’auto in Germania occorre lavorare molto di più su altri mercati.
La missione in America Latina del presidente di Forza Italia non è un gettone, ma l’inizio di qualcosa di più grande. “Torneremo, faremo altri business forum, e lavoreremo per far sì che ci sia un principio di reciprocità. Sappiamo che ci sono delle resistenze anche qui in Sudamerica, di tipo doganale e burocratico: faremo di tutto affinché queste barriere cadano”, ha promesso Antonio Tajani alle imprese italiane. Con il probabile candidato dei conservatori brasiliani alle Presidenziali del 2026, Tarcísio de Freitas – attualmente governatore di San Paolo – il vicepremier ha parlato di “infrastrutture, idrogeno, energie alternative, reti ferroviarie, metropolitana, edilizia”. Diverse opportunità per accrescere la presenza italiana.
“Con la missione di sistema in Argentina e Brasile guidata con grande dinamismo dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, si stanno mettendo al centro le piccole e medie imprese industriali italiane”, ha commentato Cristian Camisa, il presidente della Confederazione italiana della piccola e media industria (Confapi). Il valore delle Pmi del Bel Paese e la loro voglia di collaborare su mercati così lontani – ma culturalmente molto vicini – è stata finalmente messa al centro del dialogo internazionale. “Finalmente anche Paesi geograficamente così distanti, ma culturalmente e storicamente così affini al nostro, vengono considerati una priorità per il sistema Paese. Sono certo che questa missione sia un inizio di un percorso virtuoso perché la percezione è che anche qui c’è voglia d’impresa e di Italia”, ha chiosato Camisa in trasferta dal Brasile.
di Zaccaria Trevi