venerdì 27 settembre 2024
Non è certo un segreto che senza il sostegno finanziario, militare e operativo del regime iraniano, i suoi gruppi terroristici affiliati, come Hamas, Hezbollah, la Jihad islamica palestinese e gli Houthi, nonché le sue stesse milizie e il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc), non sarebbero stati in grado di lanciare il tipo di attacchi su larga scala contro Israele che hanno sconvolto la regione. Il sostegno dell’Iran non solo fornisce a questi gruppi risorse finanziarie, ma anche cruciali informazioni e addestramento militare. Senza tale sostegno, la capacità militare di questi gruppi sarebbe notevolmente ridotta e l’entità del caos nella regione molto meno grave.
La mano dell’Iran si estende, ovviamente, ben oltre i suoi proxy e le sue milizie. Alcuni governi nazionali, in particolare la Russia, hanno fatto affidamento sul sostegno dell’Iran per avere l’appoggio alle loro campagne militari. Il sostegno iraniano alla guerra della Russia contro l’Ucraina, ad esempio, non ha fatto altro che prolungarla e intensificarla. All’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il leader supremo dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha avallato l’aggressione di Mosca. Dopo che Teheran ha annunciato il suo sostegno, l’Unione europea non ha fatto assolutamente nulla. Il regime iraniano, non vedendo conseguenze nel prendere posizione contro l’Ucraina, ha subito intensificato il proprio coinvolgimento nel conflitto.
Il ruolo dell’Iran nella guerra in Ucraina è rapidamente passato dal sostegno verbale al coinvolgimento militare diretto. Teheran ha iniziato a fornire alla Russia droni kamikaze che Mosca ha utilizzato per colpire obiettivi civili e per distruggere importanti infrastrutture in Ucraina. I droni iraniani, modificati con esplosivi avanzati, hanno causato massicce devastazioni e non fanno che evidenziare l’influenza militare in espansione dell’Iran nella guerra. Nonostante la stessa Ue abbia riconosciuto che Teheran stava effettivamente “fornendo sostegno militare alla guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina”, nessun Paese ha intrapreso azioni di alcun tipo. I mullah al potere hanno risposto all’inazione dell’Europa rafforzando il loro ruolo. L’Iran ha inviato truppe in Crimea per assistere la Russia nei suoi attacchi contro l’Ucraina e la sua popolazione civile, nonché per capire come potenziare al meglio l’efficacia dei droni suicidi.
Il 10 settembre scorso, il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato che Teheran aveva altresì fornito missili alla Russia. “Gli Stati Uniti hanno confermato le segnalazioni secondo cui l’Iran ha trasferito spedizioni di missili balistici a corto raggio Fath-360 alla Russia, che valutiamo potrebbero essere impiegati entro poche settimane contro l’Ucraina, causando la morte di ancora più civili ucraini”, ha affermato in un briefing il portavoce del Pentagono, il generale maggiore dell’Aeronautica militare Pat Ryder, spiegando che ciò darebbe alla Russia l’opportunità di sfruttare la capacità letale dei missili, salvaguardando al contempo i propri asset a lungo raggio per un uso prolungato in combattimento. I missili iraniani rafforzerebbero l’arsenale russo e consentirebbero ulteriori attacchi contro vari obiettivi, compresi quelli civili.
Per porre fine a tutto questo, l’Ue deve urgentemente interrompere i propri rapporti economici con l’Iran. Non farlo non farebbe che rafforzare finanziariamente Teheran, dandole le risorse necessarie per supportare le operazioni militari della Russia e i suoi proxy terroristici. Inoltre, mantenere questi legami economici garantisce legittimità al regime, facendo capire che l’Unione europea è disposta a ignorare il ruolo dell’Iran nel sostenere l’aggressione contro l’Ucraina, e quella che probabilmente sarà un’aggressione contro se stessa.
Oltre a tagliare i legami economici, l’Ue farebbe bene anche a designare il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica come organizzazione terroristica e a chiudere tutte le ambasciate iraniane in Europa. L’Irgc è la forza principale dietro il sostegno militare offerto da Teheran alla Russia. Isolarlo sarebbe un passo cruciale nell’indebolimento della capacità iraniane di destabilizzare l’intero Medio Oriente. Infine, l’Unione europea deve puntualizzare che tutte le opzioni militari sono sul tavolo. Sebbene le misure diplomatiche ed economiche siano importanti, potrebbero non essere sufficienti a scoraggiare l’Iran. Discutendo apertamente di potenziali attacchi militari contro le risorse dell’Irgc, l’Ue invierebbe un forte messaggio a Teheran, dimostrando che il suo continuo sostegno all’aggressione russa potrebbe avere gravi conseguenze.
L’Unione europea ha davvero bisogno di confrontarsi con il regime iraniano ora, il più presto possibile. È diventato un facilitatore primario della guerra della Russia contro l’Ucraina. Più a lungo l’Ue consente al regime islamista dell’Iran di operare senza ripercussioni, più rafforza le macchine da guerra sia di Teheran che di Mosca. Per il benessere dell’Ue del Medio Oriente e del mondo libero, Bruxelles non può recidere i legami con l’Iran abbastanza in fretta.
(*) Tratto dal Gatestone Institute
(**) Traduzione a cura di Angelita La Spada
di Majid Rafizadeh (*)