Per Zelensky la fine della guerra non è lontana

martedì 24 settembre 2024


La guerra con la Russia è “più vicina alla fine di quanto molti credano”. Sono queste le parole del presidente Volodymyr Zelensky, che ha invitato gli alleati – tra tutti Inghilterra e Stati Uniti – a rafforzare l’esercito ucraino in questo momento cruciale del conflitto. Durante un’intervista, rilasciata a Good morning America dell’emittente Abc News, il capo di Stato ucraino ha affermato che Kiev è più vicina alla pace “di quanto pensiamo. “Siamo più vicini alla fine della guerra”, ha aggiunto il presidente Zelensky. E ancora: “Per questo chiediamo ai nostri amici, ai nostri alleati, di rafforzarci. È molto importante”. Il capo di Kiev ha detto alla Abc che Vladimir Putin “ha paura” dell’operazione di sfondamento a Kursk da parte dell’esercito ucraino, con la quale ha conquistato più di mille chilometri quadrati di territorio russo. Inoltre, alcuni soldati russi che erano stati circondati nella regione conquistata sono stati portati in salvo. Lo ha dichiarato il maggiore generale Apti Alaudinov, delle Forze speciali di Akhmat.

Al vertice per il futuro Onu di ieri, il capo di Stato ucraino ha annunciato che il suo Esecutivo sta “preparando un documento da presentare al secondo summit della pace”, previsto per novembre. Zelensky ha invitato tutti i Paesi delle Nazioni unite e gli alleati a continuare a sostenere la causa ucraina, “per un futuro giusto e pacifico”. Putin ha già rubato molto, “ma non ruberà il futuro del mondo”, ha chiosato il presidente al Palazzo di Vetro. È “nell’interesse dell’Italia e dell’Occidente scongiurare un futuro nel quale prevalga la legge del più forte”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, nel suo discorso a New York durante la cerimonia di conferimento del Global citizen award, concesso dall’Atlantic council. “L’Italia sta fermamente a fianco di coloro che difendono la loro libertà e sovranità, non solo perché è giusto fare così”, ha detto la presidente del Consiglio, “difendiamo l’Ucraina perché abbiamo conosciuto il caos di un mondo dove la legge del più forte prevale”, ha chiosato Meloni.

I RAID RUSSI PROVOCANO ALMENO UNA VITTIMA

81 droni kamikaze e quattro missili di diverso tipo sono stati lanciati dalla Russia, in un attacco notturno sul territorio ucraino. Le difese aeree di Kiev hanno abbattuto 66 droni lanciati dall’esercito di Mosca nel territori di Kursk e Primorsko-Akhtarsk. Altri 13 Uav sono caduti senza raggiungere i loro obbiettivi, grazie alle contromisure radioelettriche adottate dalle forze di difesa ucraine. Ma nessuno dei missili, tra cui un Iskander, due Kh-59 e un Kh-69, è stato intercettato dalla contraerea di Kiev. I razzi del Cremlino hanno raggiunto le loro destinazioni in Ucraina settentrionale e centrale. Almeno un uomo avrebbe perso la vita nel raid di questa notte nella città di Zaporizhzhia. Altre sei persone, fra cui una giovane ragazza di 13 anni e un ragazzo di 15, sarebbero rimaste ferite. Nella regione di Poltava, nel centro dell’Ucraina, la caduta di detriti di droni russi abbattuti dalla contraerea ha danneggiato alcune case e anche infrastrutture energetiche – probabilmente linee dell’alta tensione – provocando blackout in almeno 20 aree urbane.

Infine, nel territorio controllato dagli ucraini a Kursk, dei soldati russi avrebbero neutralizzato otto agenti dell’intelligence di Kiev. I soldati speciali, mentre eseguivano una ricognizione tra le linee nemiche, si sono imbattuti con dei soldati dell’810ª Brigata marina della Flotta del Mar Nero, a nord-est del villaggio di Kremennoye.


di Redazione