Tribunale approva il mandato d’arresto per Urrutia

martedì 3 settembre 2024


La richiesta della Procura generale è stata approvata. Un tribunale venezuelano specializzato in “terrorismo” ha concesso un mandato di arresto nei confronti del candidato – e molto probabilmente vincitore – dell’opposizione alle Presidenziali, per la sua “presunta commissione di reati di usurpazione di funzioni” e “falsificazione di documenti pubblici”, in relazione ai registri elettorali delle Elezioni presidenziali del 28 luglio. Quest’organo giudiziario ha accolto la richiesta di un mandato per “reati gravi”. La decisione è avvenuta dopo che la Procura ha convocato González Urrutia in tre occasioni, e il candidato ha deciso di non presentarsi perché non ha riconosciuto i reati a lui attribuiti.

Queste minacce “ottengono solo la coesione dell’alleanza”, ha dichiarato la leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado. In questo modo, cresce il sostegno ricevuto da Vente Venezuela all’interno e all’esterno del Paese sudamericano. “Minacciare il presidente eletto non fa altro che avvicinarci e aumentare il sostegno dei venezuelani e del mondo a Edmundo González. Serenità, coraggio e fermezza”, ha scritto la leader di partito in un post sul suo profilo X. “La Procura venezuelana, nelle ultime ore, ha spiccato un mandato di cattura nei confronti dell’ex diplomatico e leader dell’opposizione, Edmundo González Urrutia. La decisione della Procura è stata presa dopo che González Urrutia, alla clandestinità come anche la leader María Corina Machado, non si è presentato alle ripetute convocazioni per chiarire la sua responsabilità circa il portale nel quale l’opposizione ha pubblicato i verbali delle elezioni presidenziali”, ha aggiunto il vicepremier Antonio Tajani. L’arresto del candidato presidenziale “sarebbe veramente un segnale molto negativo”, ha aggiunto il ministro degli Esteri italiano.


di Zaccaria Trevi