Gli “angeli del cielo” ucraini ricevono i primi F-16

lunedì 5 agosto 2024


Il primo lotto di jet F-16 è finalmente arrivato in Ucraina alla fine di luglio. A confermarlo, il presidente Volodymyr Zelenskyy nel corso delle celebrazioni dell’Aeronautica militare svolte ieri. La notizia arriva dopo mesi di attesa per la consegna dei jet da combattimento, che sono da tempo in cima alla lista dei fabbisogni militari di Kyiv, in quanto il Paese necessita di sistemi d’arma sempre più adeguati per poter respingere definitivamente l’invasione in corso da parte della Russia. La presidenza degli Stati Uniti aveva confermato il proprio sostegno alla fornitura degli F-16 nell’agosto 2023, ma i successivi progressi sono stati lenti. L’addestramento per i piloti e gli equipaggi di terra ucraini ha richiesto fino a nove mesi, con un processo già tecnicamente complesso e impegnativo, a quanto si dice, ulteriormente complicato dalle barriere linguistiche. Ci sono stati anche ostacoli significativi nell’identificazione e nella preparazione di basi aeree ucraine con strutture idonee e difese adeguate.

Gli F-16 che l’Ucraina ha iniziato a ricevere costituiscono un chiaro passo in avanti rispetto ai jet dell’era sovietica ereditati dall’Urss, vantando capacità radar superiori e una gittata maggiore. Un problema ovvio è rappresentato dalla quantità. Finora Kyiv ha ricevuto solo un numero esiguo di F-16, rispetto al totale di 24 jet che dovrebbero arrivare entro la fine del 2024. Per contestualizzare questo numero, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato nelle ultime settimane che per contrastare efficacemente la potenza aerea russa, il suo Paese avrebbe bisogno di una flotta di 128 aerei. Finora, Belgio, Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi si sono impegnati a fornire all’Ucraina 80 F-16, ma non c’è una tempistica chiara per le consegne o per l’addestramento di piloti aggiuntivi.

La flotta di F-16 appena nata dell’Ucraina avrà probabilmente accesso a una selezione limitata di armi, con i Paesi partner che attualmente si impegnano a fornire una serie di munizioni a corto raggio. Non è ancora chiaro se Kyiv possa contare su capacità di attacco a lungo raggio, nonostante recenti resoconti secondo cui gli Usa hanno accettato di armare gli F-16 ucraini con missili di fabbricazione americana e altre armi avanzate. L’efficacia dei nuovi jet ucraini sarà inoltre limitata dalle restrizioni all’uso di armi occidentali contro obiettivi all’interno della Russia. Limitazione che deve essere assolutamente rimossa. Il numero esiguo di F-16 in Ucraina significa che i velivoli appena arrivati saranno principalmente schierati per rafforzare, almeno nella fase iniziale, le difese aeree del Paese. I jet aumenteranno notevolmente la capacità dell’Ucraina di impedire ai piloti russi di entrare nello spazio aereo nazionale, e possono anche colpire i missili da crociera russi in volo. Ciò è particolarmente importante poiché la Russia ha recentemente dimostrato la sua crescente capacità di aggirare i sistemi di difesa terra-aria esistenti e colpire obiettivi infrastrutturali civili in tutto il Paese.

Gli F-16 ucraini entrano in servizio in un ambiente operativo estremamente impegnativo, con le sofisticate difese aeree del Cremlino sul campo di battaglia che probabilmente renderanno estremamente rischiosi i ruoli di supporto al combattimento. Riconoscendo queste difficoltà, il comandante in capo delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrskiy ha recentemente dichiarato che gli F-16 del Paese opereranno a una distanza di circa 40 chilometri dal fronte. Un’altra sfida fondamentale sarà proteggere gli F-16 ucraini a terra dai tentativi russi di distruggerli con missili balistici. Mosca non ha fatto mistero del fatto che i jet sono obiettivi prioritari che saranno vessati con particolare foga dai russi. L’aeronautica militare ucraina dovrà adattarsi rapidamente per contrastare questa minaccia, e dovrà fare affidamento su una combinazione di difese aeree Patriot, F-16 esca e frequenti cambi di aeroporto.

Mentre l’arrivo tanto atteso dei caccia in Ucraina ha suscitato notevole entusiasmo e ha fornito agli ucraini una notevole spinta morale, questi nuovi jet non sono un’arma miracolosa che può cambiare da sola il corso della guerra, non se presente in quantità esigue. Tuttavia, da subito, la piccola flotta ucraina di F-16 rafforzerà le difese aeree del Paese, aiutando a proteggere le città ucraine e le infrastrutture critiche dai bombardamenti russi. Nel corso del prossimo anno, l’Ucraina dovrà affrontare il compito di integrare ed espandere gradualmente la sua flotta di F-16. Sulla base dell’esperienza passata in materia di consegne di armi occidentali, Kyiv può aspettarsi di ricevere munizioni aggiuntive e potrebbe anche ricevere il via libera per colpire alcune categorie di obiettivi militari all’interno della Russia. Ciò aprirebbe una gamma di opzioni offensive che potrebbero cambiare le dinamiche del campo di battaglia a favore dell’Ucraina. Per ora, tuttavia, il cambiamento più grande sarà probabilmente in termini di maggiore sicurezza per la popolazione civile ucraina. Già questo non è un risultato di poco conto.

(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative per la sicurezza


di Renato Caputo (*)