Goodbye Joe

lunedì 22 luglio 2024


Joe Biden annuncia il suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca. E per la corsa alle Presidenziali appoggia la sua numero due, Kamala Harris, una che nel proprio ruolo non brilla molto, se vogliamo utilizzare un eufemismo. Intanto il dado è tratto. Nemmeno il tempo di far circolare la notizia che il candidato repubblicano, Donald Trump, sottolinea che Biden sarà ricordato “come il peggior presidente nella storia del nostro Paese”. E su Harris taglia corto: “Sarà ancora più facile da battere”. Proprio Kamala Harris, da par sua, insiste: “Questi non sono tempi normali e queste non saranno elezioni normali. Ma questa è la nostra America. E ho bisogno di voi in questa battaglia”. Nel frattempo, dopo l’addio di Biden il dollaro è in lieve calo: la moneta unica europea è a quota 1,0887 dollari (+0,05 per cento). In rialzo lo yen con il dollaro a 156,7 (-0,55 per cento) e l’euro a quota 170,6 (-0,46 per cento).

LE GAFFE DI BIDEN

Dall’entourage del presidente americano tengono a ribadire che la decisione di Joe Biden, circa il suo ritiro, non è dettata da qualche motivo di salute. Inoltre, viene assicurato che concluderà il suo mandato. Come indicato dal portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates alla Cnn: “È impaziente di terminare il suo mandato e di ottenere altri risultati storici per il popolo americano”. Eppure, il quadro in cui si cristallizza l’attuale competizione che porterà alle elezioni di novembre è chiaro. La sensazione, allo stesso tempo, è che si tratta di un ritiro annunciato. Anche sulla scorta della penosa performance sul dibattito televisivo con Trump. In quella occasione, non mancarono le reazioni da parte degli stessi democratici, i quali – al termine del disastroso incontro in tivù – chiesero a Biden di farsi da parte. E poi le gaffe inanellate a ripetizione: dalla stretta di mano a una persona che non c’è a quando Giorgia Meloni, nel corso del G7 in Puglia, richiama l’attenzione di Joe Biden, distratto nel corso dell’esibizione dei paracadutisti.

LO SCENARIO DELLE MINI-PRIMARIE

Da considerare, ora, anche l’eventualità di mini-primarie, come peraltro indicato nei giorni scorsi dall’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e in seguito pure da Barack Obama. Così potrebbero dire la loro alcuni governatori, che a loro volta potrebbero rappresentare dei nomi spendibili anche come vice di Kamala Harris: Josh Shapiro (Pennsylvania), J.B. Pritzker (Illinois), Tony Evers (Wisconsin) e Andy Beshear (Kentucky). Da segnalare che l’indipendente della West Virginia, Joe Manchin, sta valutando di correre per la presidenza come democratico. Robert F. Kennedy Jr invita, per quanto lo riguarda, gli elettori ad appoggiare la sua candidatura da indipendente. Anche se confida di essere aperto ad ascoltare i leader del partito democratico, nel caso in cui lo dovessero contattare per sfidare Kamala Harris per la nomination.

BORDATE REPUBBLICANE

Trump, dal proprio osservatorio, si gode lo spettacolo. Tra una telefonata alla Cnn e una riflessione sul suo social, Truth, indica Joe Biden come inadeguato. E non solo: “Non era idoneo a candidarsi alla presidenza, e certamente non è idoneo a servire. E non lo è mai stato! Ha raggiunto la posizione di presidente solo grazie a bugie, notizie false e senza lasciare il suo seminterrato. Tutti coloro che lo circondavano, compreso il suo medico e i media, sapevano che non era in grado di essere presidente, e non lo era”. Non solo: “E ora, guarda cosa ha fatto al nostro Paese, con milioni di persone che attraversano il nostro confine, totalmente incontrollate, molte provenienti da carceri, istituti psichiatrici e un numero record di terroristi. Soffriremo molto a causa della sua presidenza, ma rimedieremo molto rapidamente ai danni che ha causato. Facciamo l'America di nuovo grande”. Donald Trump, in più, indica che il Partito repubblicano dovrebbe essere rimborsato delle spese sostenute finora in campagna elettorale, poiché con il ritiro di Biden, osserva, “dobbiamo ricominciare da capo”.

James David Vance, running mate di Trump, incalza: “È stato il peggior presidente della mia vita e Kamala Harris è stata lì con lui in ogni fase del suo cammino. Negli ultimi quattro anni ha co-firmato le politiche di Biden sui confini aperti e sulle truffaldine politiche green che hanno fatto lievitare il costo degli alloggi e dei generi alimentari. Lei è responsabile di tutti questi fallimenti e ha mentito per quasi quattro anni sulla capacità mentale di Biden, accollando alla nazione un presidente che non può svolgere il suo compito. Il presidente Trump e io siamo pronti a salvare l’America, chiunque sia in cima al ticket democratico”.


di Claudio Bellumori