Sos: fermare la tirannica presa di potere del 27 maggio da parte dell’Oms

martedì 21 maggio 2024


La maggior parte dei Paesi non ha aperto alcun dibattito pubblico e critico su come è stata gestita la pandemia di Covid-19. I governi ritenuti responsabili della risposta oltraggiosamente maldestra al virus non hanno dovuto rispondere dei loro errori. La Cina comunista, nonostante abbia diffuso il virus nel mondo mentendo deliberatamente in merito alla sua trasmissione da uomo a uomo, non ha avuto una sola conseguenza avversa. Non è stato fatto nulla nemmeno riguardo al ruolo ambiguo svolto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che ha fatto eco alla propaganda del Partito Comunista Cinese sul virus, anche dopo essere stata informata in anticipo per iscritto da Taiwan che il virus era altamente trasmissibile.

L’Oms, ancora guidata da Tedros Adhanom Ghebreyesus, sospettato di corruzione (si veda qui e qui), ha coperto la Cina e l’ha ripetutamente elogiata, di fatto, per aver ucciso più di sette milioni di persone in tutto il mondo, di cui più di un milione solo negli Stati Uniti.

Nessuno ha chiamato a rispondere la Cina del modo in cui ha gestito la pandemia ritirando i dispositivi medici di protezione in modo che ne avesse abbastanza per sé; nessuno ha rimproverato la Repubblica popolare cinese per aver guadagnato miliardi, esportando difettosi dispositivi medici di protezione considerati “inutili” (si veda qui e qui), nessuno ha redarguito Pechino per aver mandato i propri cittadini all’estero a infettare il mondo intero, mentre all’interno chiudeva le proprie frontiere e cercava di isolare Wuhan, dove, in un laboratorio, il virus sembra aver avuto origine.

La Cina ha imposto letteralmente il lockdownimpedendo fisicamente a 25 milioni di suoi cittadini di lasciare le proprie abitazioni. Alcuni di loro che erano stati rinchiusi dall’esterno sono morti carbonizzati in un incendio; altri, tra cui gli scienziati che hanno cercato di mettere in guardia sulla letalità del virus, o hanno menzionato il ruolo della Cina nella diffusione del virus, o hanno espresso scetticismo sulle cure, sono stati arrestatimessi a tacere o sono scomparsi.

Gli stessi governi e le organizzazioni che hanno mentito e insabbiato la cattiva gestione del Covid-19 sono ora in procinto di perfezionare i negoziati sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (Rsi) dell’Oms e al nuovo Trattato pandemico che insieme conferiranno al Direttore generale dell’Oms un potere senza precedenti sulla salute pubblica globale.

Al momento, almeno fino a quando l’Assemblea Mondiale della Sanità, l’organo decisionale supremo dell’Oms, non si riunirà a Ginevra dal 27 maggio al 1 giugno, l’Oms può dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, ma ora le raccomandazioni dell’organizzazione non sono vincolanti. E fin qui tutto bene.

Gli emendamenti proposti al Regolamento sanitario internazionale, tuttavia, conferiscono al Direttore generale dell’Oms l’autorità di dichiarare l’esistenza non solo di un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale reale ma anche potenziale e di adottare raccomandazioni vincolanti su come gestirla, indipendentemente dal fatto che i singoli Stati siano d’accordo o meno con lui.

Ciò significa che l’Oms potrà dichiarare qualunque cosa ritenga essere un’emergenza sanitaria reale o potenziale e imporre lockdown, accertamenti sanitari, richiedere vaccinazioni o altre profilassi, porre individui sotto osservazione sanitaria pubblica, applicare la quarantena o altre misure sanitarie.

Inoltre, il Regolamento sanitario internazionale adotterà l’uso mondiale di passaporti sanitari digitali o certificati vaccinali elettronici. Già nel giugno 2023 l’Unione europea e l’Oms avevano annunciato “un partenariato digitale a lungo termine per garantire a tutti una salute migliore. Questo partenariato si adopererà per sviluppare il sistema dell’Oms a livello tecnico con un approccio graduale per coprire ulteriori casi d’uso che potrebbero includere, ad esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. Ampliare tali soluzioni digitali sarà essenziale per garantire una migliore salute alla popolazione di tutto il mondo”.

Gli emendamenti proposti al Regolamento sanitario internazionale garantiranno uno “scambio digitale globale di informazioni sanitarie” nell’ambito dell’Oms.

Peggio ancora, nessuna critica al nuovo regime dell’Oms e alle sue decisioni di dichiarare potenziali o reali pandemie, lockdown e trattamenti sanitari, compresi i vaccini, sarà consentita ai sensi del Regolamento sanitario internazionale emendato: “L’Oms si impegna a collaborare e ad assistere tempestivamente gli Stati parte, in particolare gli Stati Parte in via di sviluppo, su richiesta, nel contrastare la diffusione di informazioni false e inaffidabili su eventi di sanità pubblica, misure e attività preventive e anti-epidemiche nei media, nei social network e in altri modi di diffusione di tali informazioni”.

In altre parole, le menzogne, la mancanza di chiarezza e gli insabbiamenti del governo che hanno tanto dominato l’ultima pandemia verranno normalizzati e tutte le critiche saranno bandite.

Proprio il mese scorso, la Germania si è resa conto che le autorità sanitarie pubbliche del Paese avevano mentito sul Covid. I documenti pubblicati di recente e acquisiti da un gruppo di giornalisti investigativi dopo una battaglia giudiziaria durata due anni, mostrano che l’autorità indipendente federale competente in materia sanitaria, il Robert Koch Institute (Rki), aveva informato il governo tedesco che l’influenza comportava un rischio maggiore del Covid, che le mascherine sarebbero state inutili e i lockdown erano più pericolosi del virus e avrebbero potuto portare ad un aumento della mortalità infantile. Nessuna di queste preoccupazioni di fatto è stata affrontata. Il governo tedesco, come la maggior parte degli altri governi, ha preferito adottare misure draconiane e totalitarie ispirate dalla Cina.

Inoltre, le preoccupazioni dell’Rki non sono mai state comunicate all’opinione pubblica tedesca.

Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus (il quale non è un medico) ha già criticato i detrattori degli emendamenti previsti e del nuovo Trattato sulle pandemie definendoli teorici della cospirazione che diffondono “fake news, bugie e teorie del complotto”.

La presa di potere non solo darà alla corrotta Oms poteri senza precedenti, ma ne beneficeranno anche gli interessi speciali che controllano efficacemente la stessa Oms, in primis la Cina comunista. Gebreyesus, amico di lunga data della Cina, si è assicurato il posto di direttore generale dopo che Pechino ha appoggiato la sua candidatura, nonostante le energiche obiezioni di Ghana ed Etiopia. Gebreyesus, ex ministro degli Esteri e della Sanità dell’Etiopia, accusato nel 2017 di essere “pienamente complice delle terribili sofferenze” causate da tre epidemie di colera in Sudan e in Etiopia, ha utilizzato il suo ruolo presso l’Oms per sostenere la campagna globale della Cina per il dominio economico. Ha anche nominato l’alleato di Pechino, il dittatore dello Zimbabwe Robert Mugabe, “ambasciatore di buona volontà”. Gebreyesus ha ulteriormente ripagato il suo debito con Pechino quando è iniziata la pandemia di Covid-19. Non è riuscito a contrastare la disinformazione cinese sulla pandemia, ha ritardato la dichiarazione di emergenza internazionale e ha protetto l’economia cinese scoraggiando i governi dall’introdurre controlli sui viaggi. “Ciò”, ha scritto il Sunday Times, “ha consentito al virus di diffondersi in tutto il mondo nelle prime settimane cruciali”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità non è eletta, non ha legittimità democratica, non deve rendere conto a nessuno e non dispone di meccanismi di controllo per limitarne la portata. Dopo i terribili fallimenti dell’Oms durante il Covid-19, la risposta non è dare più potere all’organizzazione, ma svincolarsi completamente da essa.

I progetti illiberali dell’Oms di mettere a tacere tutto il dissenso come “disinformazione” rappresentano una corruzione sia della scienza che della libertà di parola, un risultato che non sorprende data l’enorme influenza che la Cina evidentemente esercita sull’organismo e sugli Stati membri delle Nazioni Unite. Basta guardare la disponibilità con cui i governi occidentali apparentemente liberali hanno adottato le misure autoritarie del Partito Comunista Cinese.

Una volta approvati i nuovi strumenti giuridici, non ci sarà nulla che impedirà all’Oms di prendere decisioni folli basate sulla sua visione corrotta della scienza. Una di queste visioni, totalitaria nel suo approccio, consiste nell’affermare che esiste indiscutibilmente una sola vera scienza, verosimilmente quella dell’Oms. “Possediamo la scienza e pensiamo che il mondo dovrebbe saperlo”, ha dichiarato Melissa Fleming, sottosegretario generale per le comunicazioni globali presso le Nazioni Unite, in un panel del World Economic Forum del 2022 a Davos. Ha inoltre rivelato che le piattaforme dei social media già “sanno” che l’Onu “possiede” la scienza: “Abbiamo collaborato con Google. Ad esempio, se digitate su Google ‘cambiamento climatico’, in cima alla vostra ricerca troverete tutti i tipi di risorse delle Nazioni Unite. Abbiamo iniziato questa partnership quando siamo rimasti sconcertati nel vedere che cercando su Google il termine ‘cambiamento climatico’, ottenevamo informazioni incredibilmente distorte proprio in alto, quindi stiamo diventando molto più proattivi”.

Dal momento che l’Onu afferma di “possedere la scienza”, sta ora facendo il lavaggio del cervello alla gente inducendola a credere che il “cambiamento climatico” minacci la salute globale. Questa visione rende probabile che un giorno ci si ritrovi in un lockdown imposto dall’Oms per mitigare gli effetti della “crisi climatica”, insieme a limiti su dove andare, come arrivarci, cosa fare e cosa poter possedere.

Gli Stati Uniti ne vedono già i precursori negli ordini esecutivi di dubbia costituzionalità dell’amministrazione Biden, forse anche nei suoi tentativi di vietare i veicoli con motore a combustione interna e i fornelli a gas; o nel fatto di imporre lavastoviglie che potrebbero necessitare di cicli ripetuti per pulire i piatti e nuove normative più severe sui climatizzatori, sulle lavatrici, sui frigoriferi e perfino sui soffiatori di fogliame, e questo è solo l’inizio.

L’Oms ha scritto in un comunicato stampa del 22 marzo sul suo nuovo “kit di strumenti che consente agli operatori sanitari di far fronte ai cambiamenti climatici”: “Il cambiamento climatico rappresenta una delle sfide sanitarie globali più significative e sta già avendo un impatto negativo sulle comunità di tutto il mondo. Comunicare i rischi per la salute derivanti dai cambiamenti climatici e i benefici per la salute derivanti dalle soluzioni climatiche è essenziale e vantaggioso... Il cambiamento climatico influisce sulla salute attraverso vari modi, tra cui eventi meteorologici estremi, inquinamento atmosferico, insicurezza alimentare, scarsità d’acqua e diffusione di malattie infettive. Le ondate di caldo, i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico contribuiscono a una serie di effetti negativi sulla salute, tra cui malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, problemi di salute mentale e malnutrizione. Inoltre, i sistemi sanitari si trovano ad affrontare una pressione crescente derivante dalle sfide legate al clima, rendendo sempre più urgente l’azione... Dando agli operatori sanitari la possibilità di comunicare sul cambiamento climatico e sulla salute, il programma mira a guidare un’azione collettiva verso la mitigazione del cambiamento climatico, lo sviluppo della resilienza e la protezione della salute pubblica”.

A quanto pare, le Nazioni Unite e l’Oms vogliono un controllo illimitato. Se non vengono fermate adesso dai governi nazionali che rifiutano di approvare il nuovo Trattato sulle pandemie e gli emendamenti proposti al Regolamento sanitario internazionale avranno un controllo illimitato, e saremo noi a darglielo.

(*) Tratto dal Gatestone Institute – Traduzione a cura di Angelita La Spada


di Robert Williams (*)