giovedì 9 maggio 2024
Iniziano i lavori del Festival Internazionale della Geopolitica europea di Venezia, quest’anno giunto alla quarta edizione, che si svolge presso l’M9 – Museo del 900 a Venezia Mestre. La giornata sarà caratterizzata da una serie di approfondimenti geopolitici centrali per le prospettive europee e del Mediterraneo allargato. Obiettivo del Festival, organizzato dal Comune di Venezia, dalla Città metropolitana e dalla Rivista di Affari Internazionali “Atlantis”, con il sostegno della Regione del Veneto, in collaborazione con il Circolo di studi diplomatici, l’Ufficio italiano del Consiglio d’Europa, Confindustria Veneto, Europe Direct Venezia e Vela spa, è quello di proporre Venezia quale centro internazionale di riflessione sulle dinamiche geopolitiche.
La giornata odierna vede l’inizio dell’importante panel su “Adriatico, Mediterraneo Orientale, contrapposizioni e integrazioni” e gli interventi di Egidio Ivetic, scrittore e docente dell’Università di Padova; Arduino Paniccia, analista geopolitico; Raffaele Speranzon, senatore della commissione Affari esteri del Senato della Repubblica e Francesco Zampieri, docente di Fondamenti di strategia e di strategia marittima presso l’Istituto di Studi militari marittimi (Ismm) di Venezia, moderati da Gianandrea Gaiani, giornalista e direttore della Rivista Analisi Difesa.
Le molteplici scoperte di giacimenti di gas nel Mediterraneo orientale hanno attirato numerosi attori internazionali, contribuendo a esacerbare i già controversi rapporti dei soggetti costieri direttamente interessati. Il divampare della guerra tra Israele e Hamas – a seguito dell’attacco condotto dal gruppo terroristico lo scorso 7 ottobre – ha riportato la regione in uno stato di generale tensione con seri rischi di un allargamento del conflitto che potrebbero interferire con l’integrazione dei settori del gas naturale in Israele, Egitto e Cipro per le esportazioni verso l’Europa. Nel corso degli ultimi anni, l’Egitto ha spedito l’80 per cento delle sue esportazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) – pari a 7,1 milioni di tonnellate – verso l’Europa, mentre il Continente cercava di sostituire il gasdotto russo dopo l’aggressione dell’Ucraina da parte di Mosca.
Che il Mediterraneo orientale sia al centro di scelte politiche di vari attori internazionali è ormai una certezza: da un lato si staglia il futuro dell’integrazione e delle alleanze regionali; dall’altro l’esigenza di dialogare anche con soggetti fisicamente al di fuori del Mediterraneo ma che presentano precise influenze in loco e nei paesi che vi si affacciano. La prima giornata del Festival Internazionale della Geopolitica europea di Venezia si concluderà con il panel dedicato alla “Difesa europea e Sicurezza internazionale” con un dibattito e un nutrito confronto tra Paolo Casardi, ambasciatore e copresidente del Circolo di studi diplomatici; Enrico Della Gatta, vicepresidente responsabile Geopolitical Studies&Advocacy di Fincantieri; Lorenzo Guerini, presidente del Copasir, Sabrina Zuccalà, presidente dell’innovativa società di formulati nanotecnologici 4WardAerospace&Defence; Stefano Cont, generale dell’Agenzia europea per la Difesa; Pete Lapp, già agente del Federal Bureau of Investigation – Fbi che sarà collegato da remoto e Massimiliano Lauretti, Contrammiraglio dello Stato maggiore della Marina militare, moderati dal giornalista Rai, Ettore Guastalla.
In quest’ottica, il Festival si propone di approfondire e divulgare le politiche geostrategiche dal punto di vista non della singola realtà nazionale, ma da quello ultra-statuale ed europeo. L’analisi del ruolo dell’Italia in Europa sarà esaminata in un contesto continentale allargato, come si rende indispensabile, in questa congiuntura storica.
di Domenico Letizia