Zelensky: “Non possiamo permettere che la Russia avanzi”

lunedì 5 febbraio 2024


Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha rilasciato una lunga intervista al Tg1, andata in onda domenica sera, nel corso della quale ha toccato diversi temi di grande rilevanza. “Voglio credere e sperare che se ci saranno cambiamenti negli Stati Uniti, la linea rimarrà la stessa”, ha detto il presidente ucraino rispondendo ad una domanda sulla possibilità che Donald Trump venga eletto presidente degli Stati Uniti. “Nel partito repubblicano ci sono voci radicali, ma anche tante persone che supportano l’Ucraina. È il popolo degli Stati Uniti che decide, ma se intendono diminuire l’assistenza all’Ucraina allora ci sarà un nuovo assetto geopolitico. Putin sfonderà la nostra difesa, andrà avanti e non si fermerà così facilmente”, avverte Zelenskyy. Allo stesso tempo, Zelenskyy ha osservato che sta effettivamente pensando alla possibile sostituzione del generale Valerij Zaluzhny nel contesto di cambiamenti più ampi nelle strutture di potere dell’Ucraina. Non ha detto, però, se siano già state prese decisioni concrete.

“È una questione che riguarda le persone che devono guidare l’Ucraina. Sicuramente un reset, un nuovo inizio è necessario”, “ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del Paese”. “Quando parliamo di questo, intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello Stato, non solo in un singolo settore come quello militare. Sto riflettendo su questo ricambio, ma non si può dire ecco abbiamo sostituito una singola persona”, ha detto Zelenskyy. “Se vogliamo vincere dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, convinti della vittoria, non possiamo essere scoraggiati, farci cadere le braccia, dobbiamo avere le energie giuste positive... per questo parlo di ripartenza, di ricambio, ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del Paese”, ha spiegato.

In precedenza, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Jake Sullivan, in un’intervista domenica alla Cbs, aveva affermato che gli Stati Uniti non interferiranno nelle decisioni relative al personale delle autorità ucraine riguardo alle forze armate ucraine. “È diritto sovrano dell’Ucraina e del presidente dell’Ucraina prendere decisioni relative al personale”, ha affermato Sullivan. Il consigliere di Joe Biden ha risposto alla domanda se la Casa Bianca fosse stata informata dalle autorità ucraine che il comandante in capo delle forze armate ucraine Zaluzhny potrebbe essere sostituito. Sebbene non abbia dato direttamente una risposta positiva, le sue parole possono essere interpretate nel senso che ciò è effettivamente accaduto. Sullivan ha detto che gli Stati Uniti non sarebbero intervenuti neanche in questo caso particolare. “Lo abbiamo comunicato direttamente agli ucraini”, ha detto Sullivan. Alla domanda su come, secondo Washington, le possibili dimissioni di Zaluzhny influenzerebbero la situazione al fronte, lui non ha voluto rispondere. La notizia secondo cui Zaluzhny potrebbe essere licenziato era apparsa sui media ucraini e sui canali Telegram il 29 gennaio.

Poche ore dopo, la leadership ucraina aveva smentito questa ipotesi. Nei giorni successivi, tuttavia, sui media ucraini e occidentali sono apparse notizie che affermavano che Volodymyr Zelenskyy avrebbe potuto effettivamente sostituire il generale Zaluzhny nel prossimo futuro. Il 2 febbraio, il Washington Post, citando proprie fonti, ha riferito che la leadership ucraina ha informato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden della decisione di licenziare Zaluzhny. Secondo il giornale, la Casa Bianca non esprime né sostegno né critica a questa decisione, riconoscendola come diritto sovrano del presidente dell’Ucraina. Nei media e nella blogosfera ucraina le voci sulle possibili dimissioni del generale hanno suscitato reazioni contrastanti.

Possibili disaccordi tra Zelenskyy e Zaluzhny su una serie di questioni, dalla strategia di guerra alla mobilitazione, sono stati segnalati dalla fine dello scorso anno, ma le due figure non si sono criticate pubblicamente a vicenda. Zaluzhny è un subordinato di Zelenskyy come comandante in capo supremo. Il presidente ucraino, nel corso dell’intervista, ha parlato anche degli eccellenti rapporti con l’Italia. “Ho un atteggiamento molto positivo nei confronti di Mario Draghi e Giorgia Meloni, non posso paragonarli, non sarebbe giusto”, ha detto Zelenskyy, aggiungendo: “Con Mario ci siamo conosciuti in un periodo molto complicato, il più complicato. Siamo riusciti a instaurare un contatto e ci ha aiutati molto per ottenere la candidatura per l’ingresso nella Ue. Lui è stato in Ucraina insieme ad altri leader europei, alcuni dei quali avevano dubbi e lui no. Ha influenzato quel risultato. Quando non era più premier ci siamo sentiti al telefono e continua a sostenere l’Ucraina in maniera positiva”. Zelenskyy ha avuto parole di elogio anche per l’attuale premier italiana: “Giorgia Meloni è una persona molto seria e molto forte. Sono molto contento che siamo riusciti a instaurare questo rapporto cordiale e costruttivo, lei ha influenzato un altro risultato per l’Ucraina, quello della decisione di aprire i negoziati con la Ue. Quindi l’Italia grazie ai suoi leader è stata dalla nostra parte”.

(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative sulla sicurezza


di Renato Caputo (*)