Governo Attal, il rimpasto di Macron per rilanciare il secondo mandato

venerdì 12 gennaio 2024


Per il nuovo Governo di Gabriel Attal, il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato alcune vecchie conoscenze della politica transalpina. Il più giovane premier nella storia di Parigi, ex ministro dell’Educazione Nazionale e della Gioventù in quota Renaissance, ha assunto il suo nuovo incarico il 9 gennaio scorso, dopo le dimissioni di Élisabeth Borne. Macron ha nominato alla Cultura l’ex ministro della Giustizia del Governo di Nicolas Sarkozy, Rachida Dati. Il rimpasto, seppur mantenendo lo zoccolo duro del Governo precedente, ha guardato prevalentemente a destra, colpendo anche il capo della diplomazia transalpina. L’eurodeputato e leader del partito presidenziale Stephane Sejourne, prenderà il posto della diplomatica Catherine Colonna al Ministero degli Esteri. Così ha detto il Segretario generale della presidenza, Alexis Kohler.

Il nuovo ministro del Lavoro della Salute, invece, sarà Catherine Vautrin, che nel 2022 non è riuscita a diventare premier per via della sua opposizione al matrimonio omosessuale. Il sentiero tracciato da Macron è evidente: provare a rilanciare il suo secondo mandato puntando su due figure che hanno ricoperto importanti incarichi durante la presidenza del conservatore Sarkozy, dal 2007 al 2012. Bruno Le Maire (Economia), Gerald Darmanin (Interno) e Sebastien Lecornu (Difesa), manterranno i loro Ministeri, così come il guardasigilli Eric Dupond-Moretti. Anche Marc Fesneau (Agricoltura), Christophe Bechu (Transizione ecologica) e Sylvie Retailleau (Istruzione superiore) sono stati riconfermati da Emmanuel Macron. Il nuovo portavoce del Governo, invece, sarà Prisca Thevenot, il volto più in auge del partito del presidente.

Il capo dell’Eliseo, in un anno segnato dalle elezioni europee e dalle contrastatissime – e temute – Olimpiadi di Parigi, ha puntato sul cavallo Attal per rilanciare il suo secondo mandato, che non sta andando secondo i piani. Senza la maggioranza assoluta, e costretto ad accordarsi con Les Républicains sulle riforme principali, Macron si è dovuto muovere di conseguenza. Oggi il primo Consiglio dei ministri.


di Zaccaria Trevi