lunedì 8 gennaio 2024
Ancora guai per Evergrande, colosso immobiliare cinese in default dal 2021. Secondo quanto appreso, Liu Yongzhuo – direttore esecutivo della New Energy Vehicle (Nev), la controllata delle auto elettriche – “è in stato detenzione”. Questa la comunicazione inviata alla Borsa di Hong Kong, dove i suoi titoli sono stati sospesi in mattinata, in attesa “del rilascio di informazioni”. La negoziazione delle azioni, ha sottolineato la compagnia, riprenderà nella fascia pomeridiana.
A seguire, le azioni Evergrande Nev, tornate agli scambi alla Borsa di Hong Kong alle 13 locali (6 in Italia), hanno ceduto per il momento il 12,05 per cento. “La società ha appreso che il suo direttore esecutivo, Liu Yongzhuo, è stato arrestato in conformità con la legge per il sospetto di crimini” ha sostenuto la controllata che si occupa di veicoli elettrici. Allo stesso tempo, non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulle accuse.
La compagnia, va ricordato, sta scontando le difficoltà che a livello finanziario ha la capogruppo. Lo scorso marzo, aveva annunciato che si stava impegnando, con non poche difficoltà, per assicurare la liquidità al servizio delle sue attività di primo piano. Nel 2022 ha cominciato la produzione del primo modello di veicolo elettrico, l’Hengchi 5. Peraltro, le azioni Evergrande Nev sono state sospese tra l’aprile del 2022 e il luglio del 2023 per la mancata pubblicazione dei risultati finanziari da parte dell’azienda. Il gruppo di Shenzhen è in una situazione non proprio idilliaca. Un tribunale di Hong Kong ha fornito a dicembre altro tempo, indicando una nuova proroga a fine gennaio, in modo tale da allestire un piano di ristrutturazione con il supporto dei creditori. Un modo, questo, per allontanare la prospettiva della liquidazione.
di Redazione