Russia e Cina sono due facce della stessa medaglia

venerdì 22 dicembre 2023


I membri del Congresso statunitense che si oppongono a ulteriori aiuti militari all’Ucraina spesso cercano di giustificare la loro posizione sostenendo che la Cina, piuttosto che la Russia, rappresenta un pericolo maggiore per gli Stati Uniti. Sostengono che l’ascesa della Cina dovrebbe indurre gli Usa ad accogliere la Russia, mentre spetterebbe all’Europa farsi carico del peso della sicurezza ucraina. Questo argomento è travisato, come conferma anche il Governo di Taiwan. Cina e Russia agiscono insieme per mettere in pericolo gli Stati Uniti e i loro alleati democratici, compreso Taiwan. Sia Xi Jinping che Vladimir Putin vedono il consolidamento della democrazia ovunque come un pericolo esistenziale per il proprio potere. Cooperano per condurre una guerra ibrida contro gli Stati Uniti e altre nazioni occidentali. Entrambi i Paesi hanno gli stessi obiettivi di politica estera a lungo termine: promuovere l’autocrazia, minare le democrazie e costruire un nuovo ordine internazionale in cui una manciata di grandi potenze siano in grado di dominare i vicini più deboli.

Considerata l’attuale partnership “senza limiti” tra Mosca e Pechino, la sottomissione dell’Ucraina andrebbe a beneficio di Xi, proprio come lo strangolamento della democrazia di Taiwan andrebbe a beneficio di Putin. Ciò spiega perché le due autocrazie cooperano su tutto, dall’energia, alle armi e alla promozione dell’autocrazia alle operazioni di informazione e diplomazia. Negli ultimi anni, Cina e Russia sono diventate sempre più co-dipendenti nel settore energetico. La Cina non può soddisfare il proprio fabbisogno energetico senza le importazioni e non può facilmente sostituire le forniture energetiche provenienti dalla Russia, soprattutto perché le alternative più ovvie si trovano tutte nel Medio Oriente politicamente instabile. Nel febbraio 2023, la Russia rappresentava il 17 per cento delle importazioni cinesi di petrolio, il 23 per cento delle importazioni di carbone, il 25 per cento del gasdotto e il 10 per cento del Gnl. In senso letterale, la Russia alimenta le ambizioni politiche ed economiche della Cina. La Cina acquista gran parte dell’energia che i Paesi europei non sono più disposti ad acquistare, mantenendo così a galla l’economia russa. Pechino ha chiaramente il sopravvento in termini di potere contrattuale, ma questo commercio energetico è comunque vitale per Putin. La Russia contribuisce inoltre in modo significativo allo sviluppo e alle capacità militari della Cina.

La Cina ha acquisito dalla Russia il caccia avanzato Su-35, gli elicotteri Mi-17 e i sistemi di difesa aerea S-400. Inoltre, la cooperazione militare tra i due Paesi comprende esercitazioni congiunte multi-dominio, in particolare manovre navali nel Mar del Giappone e nel Pacifico occidentale. Entrambi i governi sostengono l’autoritarismo oltre i propri confini. Ciò è stato immediatamente evidente nella decisione di Putin di invadere l’Ucraina. Nel campo dell’informazione, Cina e Russia continuano ad imparare l’una dall’altra. Entrambi i Paesi impiegano alleati stranieri e delegati per promuovere le loro narrazioni, diffondere teorie del complotto e denigrare l’Occidente. Entrambi utilizzano i social media per rivolgersi al pubblico di tutto il mondo con un’ampia gamma di disinformazione personalizzata. I due Paesi collaborano strettamente in ambito diplomatico. La Russia sostiene le rivendicazioni della Cina sulla sovranità territoriale e sui diritti marittimi e sugli interessi, compresi quelli nel Mar Cinese Meridionale e contro le Isole Senkaku del Giappone.

Allo stesso modo Mosca sostiene l’iniziativa di punta Belt and Road di Pechino. La Russia sostiene anche lo sforzo della Cina di creare istituzioni economiche internazionali alternative per de-dollarizzare l’economia globale, e ha aderito alla Asia Infrastructure Investment Bank cinese, un potenziale sostituto del Fmi e della Banca mondiale. Nel frattempo, la Cina ha rifiutato di condannare l’invasione russa dell’Ucraina ed è accusata di aver contribuito ad armare la Russia oltre a fornire sostegno diplomatico. Pechino ha anche offerto sostegno diplomatico all’intervento militare del Cremlino in Siria. I due Paesi lavorano insieme per bloccare le sanzioni internazionali contro Iran e Corea del Nord. Le richieste agli Stati Uniti di cercare una sorta di accordo con la Russia per concentrarsi sulla minaccia cinese sono generalmente accompagnate da affermazioni secondo cui la Cina rappresenta una sfida a lungo termine molto più pericolosa. È vero che le dimensioni, la potenza economica e le ambizioni globali della Cina la rendono un avversario significativamente più formidabile della Russia, ma ciò ignora il fatto che Pechino utilizza Mosca come strumento per portare avanti le proprie ambizioni. In realtà, qualsiasi tentativo di compiacere o comunque accontentare la Russia rafforzerebbe inevitabilmente la Cina e indebolirebbe l’Occidente.

(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative sulla sicurezza


di Renato Caputo (*)