venerdì 22 dicembre 2023
Nel corso di quest’anno, la diplomazia marocchina ha raggiunto livelli di successo straordinari, proiettando il Regno alawita al centro dell’attenzione internazionale attraverso la questione del Sahara Occidentale. Questa controversia territoriale coinvolge il Marocco e il Fronte Polisario, sostenuto non solo dall’Algeria, ma anche dall’Iran e dagli Hezbollah libanesi.
Il riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale ha ottenuto il supporto di diverse Nazioni, tra cui gli Stati Uniti, Israele (in seguito agli accordi di Abramo, resistendo all’evento del 7 ottobre) e tutti i Paesi arabi, ad eccezione dell’Algeria. Allo stesso tempo, 30 Nazioni africane e latinoamericane hanno aperto consolati nelle città di Laâyoune e Dakhla. In Europa, ben 16 Paesi, tra cui Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Svizzera, hanno riconosciuto l’iniziativa d’autonomia presentata dal Marocco nel 2007 come l’unica base seria e credibile per risolvere questa disputaregionale.
Recentemente, gli Usa hanno ribadito il loro sostegno inequivocabile al Marocco, definendo il piano di autonomia come “serio, credibile e realistico”. Questa chiara conferma rappresenta una netta smentita delle voci diffuse da alcuni media algerini riguardo a presunti cambiamenti nella posizione degli Stati Uniti sulla questione del Sahara Occidentale, dopo la visita di un funzionario americano ad Algeri. Anche la Russia ha espresso il suo sostegno a una “soluzione duratura”, basata sulle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per risolvere la disputa sul Sahara Occidentale. Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha ribadito questo impegno durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo marocchino, Nasser Bourita, a Marrakech.
Nonostante queste dinamiche geopolitiche, il Marocco sta consolidando ulteriormente le sue relazioni internazionali. Dopo la visita del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, si sta parlando di una nuova dinamica nelle relazioni tra Marocco e Ucraina. L’ambasciatore ucraino Serhii Saienko ha dichiarato che il Marocco potrebbe diventare l’hub cerealicolo per l’Africa, sottolineando l’importanza di avviare incontri tra esperti marocchini e ucraini per esaminare la fattibilità di questo ambizioso piano e garantire la sicurezza alimentare nei Paesi vicini. Ecco un altro successo della diplomazia marocchina.
In conclusione, il riconoscimento sempre crescente della sovranità di Rabat da parte di numerose Nazioni, compresi Stati chiave come gli Stati Uniti e Israele, testimonia il successo delle strategie diplomatiche adottate dal Marocco. Inoltre, l’apertura di nuove dinamiche nelle relazioni con Paesi come la Russia e l’Ucraina indica la capacità del Marocco di ampliare il suo raggio d’azione diplomatico, consolidando la sua posizione come attore chiave sulla scena internazionale. Anche nella lotta al terrorismo.
Il Marocco ha dimostrato un forte impegno nella condivisione di informazioni e nell’adozione di strategie antiterrorismo, fungendo da baluardo contro gruppi estremisti che minacciano la stabilità regionale e globale. La cooperazione con il Marocco diventa quindi essenziale per garantire una risposta coordinata ed efficace contro le reti terroristiche, considerando il ruolo chiave che il Paese ha svolto nella lotta al radicalismo.
di Costantino Pistilli