I leader criticano l’aggressione russa in Ucraina, Putin irritato

lunedì 27 novembre 2023


Per Vladimir Putin si è trattato di un’interazione rara con i leader occidentali dall’inizio della guerra dell’anno scorso. Era anche la prima volta che doveva ascoltare la critica pubblica e diretta dell’invasione in un evento internazionale. Una volta che ha avuto la possibilità di rispondere, Putin non ha potuto nascondere la sua irritazione. Nel suo primo discorso ai funzionari del Gruppo delle 20 principali economie dopo l’invasione dell’Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha accusato le nazioni occidentali di un doppio standard a causa della loro risposta alla guerra tra Israele e Hamas. Intervenendo a un incontro virtuale del G20, ha definito la guerra in Ucrainauna tragedia” che deve essere fermata e ha ipocritamente sostenuto che la Russia “non si è mai rifiutata” di impegnarsi nei negoziati di pace. “Alcuni colleghi già nei loro discorsi hanno affermato di essere scioccati dall’aggressione russa in corso in Ucraina”, ha detto Putin. “Le azioni militari sono sempre una tragedia per persone specifiche, famiglie e per il Paese nel suo insieme e dobbiamo pensare a come fermare questa tragedia”, ha proseguito Putin.

Anche la difficile situazione dei civili a Gaza, che ha definito “uno sterminio”, è stata scioccante, suggerendo che lì l’Occidente era disposto a trascurare l’aggressione. Ha anche ripetuto la linea frequente della Russia, secondo cui Kyiv aveva agito in modo aggressivo contro il suo stesso popolo nel Donbas nel 2014, definendola scioccante. L’intervento di Putin è stata l’ennesima occasione in cui il leader del Cremlino, come altri funzionari russi negli ultimi anni, ha fatto ricorso alla solita disinformazione e distorsione della realtà, accusando l’Occidente e ribaltando i termini del problema. Quantomeno, questa volta, Putin ha definito i combattimenti in Ucraina una guerra, invece di usare l’eufemismo del Cremlino di una “operazione militare speciale”. “Capisco che questa guerra e la perdita di vite umane non possono che scioccare”, ha commentato. Putin ha ripetuto la linea ufficiale della Russia secondo cui il Cremlino era pronto a negoziare e ha incolpato l’Ucraina per aver rifiutato i colloqui. “La Russia non ha mai rifiutato i colloqui di pace con l’Ucraina”, ha evidenziato Putin. “È stata l’Ucraina, non la Russia, ad annunciare pubblicamente il ritiro dal processo negoziale”.

Tuttavia, nonostante tutti i suoi proclami di apertura alla negoziazione, Putin non ha mostrato alcuna volontà di cedere al suo obiettivo di riportare l’Ucraina sotto il dominio russo, per non parlare di revocare la sua dichiarazione dell’anno scorso, secondo cui quattro regioni dell’Ucraina meridionale e orientale fanno parte della Russia, compreso il territorio che l’esercito russo non controlla. L’Ucraina ha ribadito la necessità di liberare tutto il territorio occupato dalla Russia prima di poter negoziare la pace. Le parole di Putin non sembrano aver convinto la premier Giorgia Meloni, la quale ha risposto che la Russia potrebbe in ogni momento facilmente riportare la pace in Ucraina, ritirandosi dai territori illegalmente occupati, ristabilendo la sovranità e la piena integrità territoriale del Paese. “Penso che Putin ha partecipato al G20 – ha notato Meloni – perché era facile farlo in videoconferenza senza muoversi da Mosca, per lui è stata un’occasione di visibilità politica”. Aggiungendo: “Circa il fatto che, come ha detto Putin, la Russia vuole lavorare sulla pace questo mi trova contenta ma se vuole pace basterebbe ritirare le truppe, non bisogna dimenticare che c’è un aggressore e un aggredito”.

La guerra di aggressione russa contro l’Ucraina ha gettato una lunga ombra sull’India che ha ospitato il G20 quest’anno. La leadership del vertice ha messo alla prova come mai prima d’ora l’equilibrio dell’India tra il suo storico alleato, Mosca, e le sue crescenti relazioni con gli Stati Uniti e l’Europa. Delhi voleva concentrarsi sul costo economico del conflitto sulle nazioni più povere, ma durante i negoziati, le nazioni occidentali hanno condannato l’invasione russa dell’Ucraina nell’ambito delle discussioni su ogni questione.

(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative sulla sicurezza


di Renato Caputo (*)