Elezioni in Olanda: trionfa la destra con Geert Wilders

giovedì 23 novembre 2023


La destra trionfa in Olanda. Il Partito per la libertà (Pvv), condotto da Geert Wilders, conquista le elezioni legislative (23,8 per cento dei voti). A seguire, la sinistra con l’alleanza Socialdemocratici-Verdi (PvDa-Gl) retta da Frans Timmermans, che porta a casa il 15 per cento delle preferenze. Terza piazza per il centrodestra del premier uscente, Mark Rutte, guidato da Dilan Yeşilgöz-Zegerius, (14,4 per cento). “Il Pvv è il partito più grande” sono le parole di Wilders, che ricorda come la sua formazione non può più “essere ignorata”. E insiste: “Governeremo”.

“Dopo l’Argentina, l’effetto Schlein si abbatte sulle elezioni olandesi. Anche in questo caso non è bastato l’accorato endorsement della segretaria dem per evitare all’ex Commissario Ue alle eurofollie green, Frans Timmermans e al suo listone rosso-verde una sonora sconfitta”: così il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. Non solo: “Al contrario, pur in un quadro estremamente frammentato, c’è stata una netta affermazione delle forze di centrodestra e di destra. Ora, nel rispetto delle diverse sensibilità che hanno portato alle contrapposizioni del recente passato, l’auspicio è che si possa costruire anche in Olanda una stagione di buon Governo”.

Gli europarlamentari della Lega, Marco Zanni (presidente gruppo Id) e Marco Campomenosi (capo delegazione Lega), aggiungono: “I risultati elettorali nei Paesi Bassi, che vedono il trionfo degli alleati della Lega, sono un segnale importante per tutta l’Europa, che non può e non deve essere ignorato. In uno dei Paesi più green ed europeisti, gli elettori hanno sonoramente bocciato le politiche Ue, incarnate tanto dal partito che ha governato per anni guidato da Rutte, da tempo portato in palmo di mano da Bruxelles, quanto dal campione del Green deal, Timmermans, volto di tutte le disastrose politiche ideologiche ed estremiste messe in campo dall’attuale Commissione”. Poi evidenziano: “I cittadini hanno premiato, invece, chi come Wilders ha messo al centro la contestazione di certi eccessi, la tutela dell’identità contro il fondamentalismo islamico e la sicurezza dei cittadini. Anni di propaganda e narrazione Ue che, quando devono fare i conti con la realtà, vengono spazzati via dal voto dagli elettori”. Per il ministro degli Esteri del Governo Meloni, Antonio Tajani, “gli elettori in Olanda hanno punito l’ex commissario Timmermans”, poiché le sue “sono teorie che poi a confronto con l'elettorato non prendono piede”.


di Tommaso Zuccai