“L’eroica battaglia” degli israeliani

venerdì 3 novembre 2023


Le forze di difesa israeliane hanno parlato di una “eroica battaglia” nella notte all’interno della Striscia di Gaza. E su Telegram hanno precisato: “Loro sono stati uccisi e noi continuiamo la nostra operazione fino alla vittoria”. “I terroristi sono stati uccisi e il pericolo per le truppe è stato eliminato” ha scritto l’Idf. Intanto, droni americani avrebbero sorvolato la Striscia di Gaza alla ricerca degli ostaggi israeliani rapiti da Hamas e dalle fazioni palestinesi. Questo è quanto sottolineato dai media, che hanno citato fonti anonime statunitensi. In pratica, i droni starebbero raccogliendo le informazioni necessarie per la localizzazione degli ostaggi.

Nel frattempo, il portavoce militare israeliano, Daniel Hagari, ha detto: “Nel nord di Israele siamo in stato di massima allerta. Siamo pronti a reagire a qualsiasi evento abbia luogo oggi, o nei prossimi giorni. L’Iran continua con le sue attività sovversive e incita i suoi fiancheggiatori inviando loro armi, così come è avvenuto in Ucraina, in Iraq e nello Yemen. L’Iran vuole distrarci dalla nostra guerra a Gaza”. Peraltro, l’esercito israeliano avrebbe individuato e neutralizzato dei tunnel di Hamas a Beit Hanoun, nella parte nord-est della Striscia, ossia a sei chilometri dalla cittadina israeliana di Sderot. Lo ha annunciato il portavoce militare: i soldati dell’unità Yahalom – e i corpi corazzati – hanno trovato l’imbocco dei tunnel. E a quel punto li hanno riempiti di esplosivo.

Per la cronaca, l’esercito israeliano ha reso nota la morte di altri quattro soldati, mentre due militari sono rimasti feriti in maniera grave. Dall’inizio dell’operazione di terra, ammontano a 23 i soldati deceduti. Esercito israeliano che, peraltro, ha fatto sapere di aver ucciso Mustafa Dalul, comandante del Battaglione Sabra Tel al-Hawa. “In questi anni Dalul ha ricoperto una serie di incarichi nei battaglioni di Hamas e nella brigata di Gaza City”. Infine, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha commentato: “Lancio un appello alle massime autorità Hezbollah affinché diano messaggi di pace a favore di una de-escalation. L’Italia lavora per una de-escalation nel Medio Oriente e questo mio è un appello formale che lancio, perché le autorità non gettino benzina sul fuoco e perché si impedisca un allargamento del conflitto ai Paesi confinanti a partire dal Libano. Lo ribadiamo: l’Italia è sempre per due popoli e due Stati”.

“Il nostro dovere è dare tutto, credere in questa chiamata, siamo pronti al sacrificio”: queste le parole del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, durante il suo discorso pubblico. “La nostra battaglia è pienamente legittima, dal punto di vista legale e religioso, contro l’occupante sionista”.


di Alessandro Buchwald