I combattimenti tra Israele e Hamas

martedì 31 ottobre 2023


“Numerosi i combattimenti dei soldati con le cellule dei terroristi” nelle operazioni in corso dell’esercito israeliano all’interno di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare, sottolineando che contro i soldati sono stati tirati sia missili anti-tank sia fuoco di mitragliatrice. E ancora: “I soldati hanno ucciso i terroristi e guidato le forze aeree in attacchi in tempo reale su obiettivi e infrastrutture del terrore”. Secondo fonti palestinesi che sono state citate dai media locali, una cinquantina di persone – tra cui bambini – sono rimaste uccise (e altre ferite) dai raid aerei dell’esercito di Israele sulla Striscia di Gaza. Intanto, il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell, ha edotto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione a Gaza: “Come Unicef siamo fermamente convinti che il vero costo di quest’ultima escalation si misurerà in vite di bambini, quelli persi a causa della violenza e quelli che ne saranno cambiati per sempre. Dopo poco più di tre settimane, il bilancio devastante si sta rapidamente aggravando, con gravi violazioni dilaganti commesse contro i bambini. Secondo il Ministero della Sanità palestinese, a Gaza sarebbero stati uccisi più di 8.300 palestinesi, tra cui più di 3.400 bambini, con oltre 6.300 bambini feriti. Ciò significa che più di 420 bambini vengono uccisi o feriti a Gaza ogni giorno, un numero che dovrebbe scuotere ognuno di noi nel profondo”.

Nel frattempo, l’esercito israeliano – riferendosi “al velivolo ostile” – che, in sostanza, ha fatto scattare le sirene di allarme a Eilat, ha indicato di aver identificato “un obiettivo aereo che si stava avvicinando al territorio dello Stato ebraico. “Non sono state minacce né rischi per i civili”. Per adesso, non è chiaro se l’obiettivo sia stato intercettato e se provenisse dal Mar Rosso. Inoltre, è salito a 240 il numero degli ostaggi rapiti da Hamas. Lo ha detto il portavoce militare. Sempre l’esercito israeliano ha rivelato di aver ucciso il comandante del battaglione di Beit Lahia della Brigata Nord di Hamas, Nasim Abu Ajina, che avrebbe diretto “il massacro dello scorso 7 ottobre nel kibbutz Erez e nel Moshav di Netiv HaAsara. In passato, Abu Ajina ha comandato la difesa aerea di Hamas e preso parte allo sviluppo dei droni e dei parapendii dell'organizzazione terroristica. La sua eliminazione riduce in modo significativo gli sforzi di Hamas di contrastare le attività di terra israeliane”.

“Purtroppo, il Governo italiano ha scelto ancora una volta la destra, la parte destra della storia. È un errore gravissimo che trasforma l’Italia in una delle parti dell’aggressione contro il nostro popolo”: così, al programma Agorà su Rai 3, l’ex ministro della Sanità di Hamas e attuale capo del Consiglio per le relazioni internazionali dell’organizzazione a Gaza, Basem Naim.


di Alessandro Buchwald