Banca mondiale, Ucraina e fondi privati per la ricostruzione

venerdì 27 ottobre 2023


Le riforme chiave potrebbero aiutare l’Ucraina ad attrarre fino a 130 miliardi di dollari in finanziamenti privati per le esigenze di ripresa. Questo dato è stato evidenziato dall’International finance corporation (Ifc) e dalla Banca mondiale nel rapporto sulla “Possibilità di coinvolgere il settore privato nella ricostruzione verde e sostenibile dell’Ucraina”. La seconda valutazione rapida dei danni e delle necessità di recupero (Rdna2), condotta nel marzo di quest’anno, ha stabilito che la ricostruzione dell’Ucraina avrebbe richiesto investimenti per un importo di 411 miliardi di dollari. In un ipotetico scenario – del tutto inattuale – in cui non fosse realizzata “nessuna riforma” da parte del Governo ucraino, presupponendo che la dinamica di sviluppo economico osservata prima dell’inizio della guerra di aggressione su larga scala della Russia contro l’Ucraina possa rimanere invariata, l’importo degli investimenti privati sarebbe stimato in oltre 73 miliardi di dollari, ovvero circa il 18 per cento degli investimenti quantificati dalla Banca mondiale.

In questo quadro, quando il Governo ucraino spingerà sull’adozione delle riforme economiche, regolando le esigenze settoriali e approfondendo l’integrazione europea, l’Ucraina potrebbe veder giungere nel Paese un flusso di investimenti, da parte del settore privato, per un importo di quasi 130 miliardi di dollari. Questo importo potrebbe coprire circa un terzo dei bisogni individuati nella Rdna2. Va notato che le riforme contribuirebbero anche a spianare la strada a ulteriori investimenti nel settore privato per 282 miliardi di dollari aggiuntivi, che potrebbero contribuire ad accelerare ulteriormente lo sviluppo dell’Ucraina. Nel loro rapporto, l’Ifc e la Banca mondiale hanno identificato le riforme che, potenzialmente, potrebbero consentire all’Ucraina di ottenere una ripresa duratura e sostenibile nei seguenti settori dell’economia:

1) agricoltura: il completamento delle riforme fondiarie e di irrigazione, il rafforzamento delle istituzioni, l’ampliamento dell’accesso a finanziamenti a prezzi accessibili e la creazione di condizioni favorevoli per l’introduzione di tecnologie agricole ottimizzate per il clima potrebbero attrarre investimenti privati per un importo di 30 miliardi di dollari. Questi investimenti potrebbero coprire interamente le esigenze di ripresa del settore. Le riforme nel settore alimentare e delle bevande potrebbero generare altri 16 miliardi di dollari di investimenti;

2) trasporti e logistica: gli investimenti pubblici e la riforma delle politiche pubbliche potrebbero consentire al settore privato di coprire le esigenze di ripresa per un valore di circa 7 miliardi di dollari e aprire ulteriori opportunità di investimento per il settore privato, per un valore di altri 41 miliardi di dollari;

3) energia e estrazione mineraria: la riforma della politica pubblica in questi settori potrebbe consentire investimenti del settore privato per 36 miliardi di dollari nella ripresa e generare ulteriori opportunità di investimento per 132 miliardi di dollari;

4) edilizia: grazie all’attuazione delle riforme politiche statali, all’assistenza finanziaria e alla maggiore cooperazione con gli sviluppatori regionali e le istituzioni finanziarie, il volume degli investimenti delle famiglie potrebbe superare i 30 miliardi di dollari. E genererà anche opportunità di investimento per 60 miliardi di dollari, che andranno oltre le esigenze della ripresa.

L’International finance corporation e la Banca mondiale sottolineano che queste riforme, combinate con un’efficace gestione macroeconomica, politiche pubbliche favorevoli al commercio e agli investimenti e l’uso di strumenti di mitigazione del rischio, sono fondamentali per stimolare nuovi flussi di capitale privato. “Questo rapporto raccomanda una serie di riforme trasformative che apriranno la strada agli investimenti del settore privato per una ricostruzione verde e sostenibile dell’Ucraina. Arriva in un momento critico in cui il Governo sta sviluppando il Piano di ripresa dell’Ucraina, che è una strategia di riforma e investimento nell’ambito della sua cooperazione con l'Unione Europea”, ha affermato il vicepresidente della Ifc per l’Europa e i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, Alfonso García Mora. Il Consiglio dei ministri ucraino prevede che l’ammontare dei danni causati all’Ucraina dall’invasione russa, determinato dalla Banca mondiale, raddoppierà dopo la liberazione dei territori temporaneamente occupati.

La ricostruzione postbellica dell’Ucraina richiederà ingenti risorse e un adeguato approccio organizzativo. Una procedura di appalto pubblica semplice e chiara è molto importante per una ricostruzione efficace e rapida dell’Ucraina. È necessario, in particolare, semplificare le procedure burocratiche. Pertanto, su iniziativa del Ministero dell’Economia di Kyiv, è stato approvato un provvedimento che semplifica e velocizza le procedure di appalto. Il Governo prevede che l’efficienza degli appalti aumenterà del 70-80 per cento come risultato di tale decisione. È anche estremamente importante registrare ogni distruzione che gli occupanti russi infliggono agli immobili. Ad agosto, il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero del Digitale hanno presentato il Registro dei beni danneggiati e distrutti, che verrà utilizzato in futuro dai tribunali per il risarcimento dei danni. Dopo il massiccio bombardamento delle infrastrutture energetiche civili, il Ministero dell’Energia, come altri Dipartimenti, ha dovuto affrontare sfide legate alla ricostruzione. I progetti per il ripristino dell’industria energetica ucraina vengono discussi attivamente con potenziali investitori. Nel risolvere questo problema, il Ministero dell’Energia è guidato dal principio secondo cui è necessario non ripristinare i vecchi impianti energetici progettati dagli ingegneri sovietici, ma costruire nuove infrastrutture che soddisfino gli standard internazionali di efficienza energetica e risparmio energetico. Il Gabinetto dei ministri è consapevole che l’Ucraina non abbia decenni per la ricostruzione postbellica. Meccanismi trasparenti per l’attuazione dei progetti di ricostruzione e della rendicontazione contribuiranno a stabilire rapporti di maggiore fiducia e a garantire una rapida ripresa del Paese.

(*) Docente di Diritto internazionale e normative sulla sicurezza


di Renato Caputo (*)