Il nuovo “ordine degli assassini”

lunedì 23 ottobre 2023


Non è chiara l’origine del termine assassino che, secondo le opinioni prevalenti, dovrebbe provenire dall’arabo Hashishiyya ovvero fumatore di hascisc. Nella seconda metà dell’anno Mille, “dall’impenetrabile rocca persiana di Alamut, una setta islamica guidata dal capo carismatico Hasan I Sabbah – anche noto come vecchio della montagna – si imponeva sugli equilibri di potere del Medio Oriente. Si trattava della setta dei nizariti, meglio noti come assassini, che perseguivano i propri obiettivi politici tramite un uso sistematico dell’omicidio”. Praticamente, gli antesignani dell’attuale fondamentalismo islamico. Parrebbe che i seguaci di Hasan I Sabbah prima di commettere gli omicidi fossero soliti fumare hascisc. “E si dice anche che, all’interno delle mura di Alamut, il vecchio della montagna avesse ricreato il paradiso di Allah, con giardini fioriti, e donne bellissime, e fiumi artificiali di vino, latte e miele, dove ogni desiderio veniva esaudito”.

Gli uomini della setta vivevano in questo paradiso fino a quando non fosse necessario commettere l’omicidio di qualcuno. A questo punto, il seguace di Hassan veniva drogato e portato fuori dal paradiso di Alamut. La sola possibilità di rientrarvi era quella di portare a compimento la missione omicida comandata dal vecchio della montagna. C’è un filo conduttore tra gli assassini nizariti del vecchio della montagna e gli attuali fondamentalisti islamici che perseguono i loro obiettivi politici attraverso le barbare azioni terroristiche? Gli attuali terroristi dell’Isis, di Hamas e della Jihad parrebbe facciano anch’essi uso di droghe sintetiche quando devono compiere attentati terroristici da kamikaze. Già nella guerra all’Isis in Siria, i fondamentalisti islamici fecero massiccio uso di droghe chimiche, evidentemente per obnubilare le loro menti in modo da facilitare le loro azioni più cruente e disumane come quelle di giustiziare, con la decapitazione in diretta video, gli ostaggi occidentali considerati “infedeli”.

Anche i terroristi di Hamas, il 7 ottobre scorso, sembrerebbe abbiano fatto uso della droga sintetica Captagon (definita cocaina dei poveri), che è composta in dosi elevate da anfetamine e caffeina. L’effetto sul corpo umano di questa droga sintetica è quello di dare una forte eccitazione che fa sentire più forti ed è in grado di eliminare la paura. I nuovi grandi vecchi della montagna che indottrinano sin dalla tenera età i futuri terroristi islamici che si dovranno immolare come kamikaze, promettendo loro il paradiso, sono gli stessi che oggi perseguono l’obiettivo politico di un grande califfato nel Medio Oriente. Alla nuova setta degli assassini non importa la cosiddetta “causa palestinese”, il loro unico obiettivo è la distruzione di Israele e la creazione di un grande Stato islamico.


di Antonio Giuseppe Di Natale e Elio Carmelo Costanza