Netanyahu: “Hamas è il nuovo nazismo”

giovedì 19 ottobre 2023


Sentito dai giornalisti sulle notizie secondo cui la sua Amministrazione avrebbe detto a Israele che le forze statunitensi combatteranno al fianco di quelle israeliane in risposta a qualsiasi attacco di Hezbollah contro lo Stato ebraico, Joe Biden – presidente Usa – ha specificato che questo “non è vero”. Poi ha detto che i propri militari stanno parlando con quelli israeliani “in merito a quali siano le alternative” nel caso di attacco di Hezbollah. Tra l’altro, l’esercito israeliano in un attacco a Gaza avrebbe ucciso Jamila al-Shanti, la vedova del cofondatore di Hamas Abdel Aziz al-Rantisi, prima donna eletta nel 2021 nell’Ufficio politico dell’organizzazione. Questo quanto riportato da fonti locali. Al-Rantisi venne ucciso nel 2004 in un attacco israeliano durante la Seconda Intifada. Rishi Sunak, premier britannico, appena giunto all’aeroporto di Tel Aviv ha dichiarato che gli attacchi di Hamas del 7 ottobre sono stati un “atto di terrorismo indicibile e orribile”. “Voi avete combattuto 80 anni fa i nazisti, ora dobbiamo combattere insieme Hamas che è il nuovo nazismo”. Questo l’intervento del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nell’incontro con Sunak. Non solo: “Da una parte c’è l’asse del male con l’Iran, dall’altra la forza del progresso. Questa è la nostra ora buia, l’ora più buia del mondo”. Ha evidenziato Sunak: “Saremo solidali con voi, saremo al fianco del vostro popolo. Vogliamo la vostra vittoria. Noi sosteniamo assolutamente il diritto di Israele alla difesa, di recuperare gli ostaggi e di rafforzare la propria sicurezza nel lungo termine”.

Le sirene di allarme hanno suonato a Sderot, Ashdod e Ashkelon, dopo la raffica di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele. Così è riportato dal The Times of Israel. Ai cittadini di Shumra, Even Menachem, Abirim e Pasuta è stato indicato di cercare rifugio, come scritto dal Jerusalem Post. Le brigate Ezzidin al-Kassam, braccio armato di Hamas, avrebbero rivendicato il lancio di missili avvenuta dal territorio libanese verso il nord di Israele. Come riportato da Rainews “un intenso scambio di fuoco è in corso tra gli Hezbollah libanesi e Israele lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi. Due missili anticarro Kornet sono stati lanciati dal Libano verso l’insediamento israeliano di al-Manara e Israele ha risposto con il fuoco di artiglieria alla periferia di Mees Al-Jabal, sul lato libanese del confine. Lo riferisce l’agenzia statale libanese. Diverse città sul lato occidentale del confine sono state bombardate all’alba di oggi. Non sono stati segnalati feriti negli attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Naqoura, nel sud del Libano, ha chiarito l’agenzia. Le forze di difesa israeliane confermano che diversi missili anticarro sono stati lanciati dal Libano verso Israele e aggiungono che sono stati lanciati 9 i razzi quattro dei quali sono stati intercettati. Le nostre forze hanno risposto al fuoco, aggiunge l’Idf aggiungendo che è stata colpita una cellula terroristica con un attacco di droni e sono state colpite le infrastrutture terroristiche di Hezbollah utilizzando il fuoco dei carri armati”.

“Non è il momento per un’indagine internazionale”: così l’ambasciatore israeliano presso l’Ue e la Nato, Haim Regev, nel corso di un incontro con la stampa a Bruxelles commentando quanto avvenuto all’ospedale Al-Ahli a Gaza. “Il responsabile è Hamas e noi abbiamo mostrato le prove per quanto possibile poiché non possiamo condividere pubblicamente tutte le informazioni: spero che vi fidiate più di noi, di un Paese democratico, che di un'organizzazione terroristica”.


di Alessandro Buchwald