Zelenskyy negli Usa per l’Assemblea Onu

martedì 19 settembre 2023


L’Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunisce oggi all’ombra del secondo anno di guerra in Ucraina, nel mezzo di una serie di catastrofi legate al clima e in un momento di crescenti divisioni nel mondo che ostacoleranno gli sforzi volti ad affrontare la serie di problemi che contribuiscono alla crisi.

È prevista la partecipazione di 150 capi di Stato. Questa sarà la prima Assemblea delle Nazioni Unite a cui il presidente Volodymyr Zelenskyy parteciperà di persona, da quando la Russia ha lanciato la sua invasione su vasta scala l’anno scorso. Dopo essere arrivato a New York, il presidente Zelenskyy ha fatto visita ai soldati ucraini feriti che sono ricoverati, per cure di riabilitazione, all’ospedale universitario di Staten Island. Nove militari che hanno perso gli arti in combattimento e stanno attualmente ricevendo cure nella struttura. Il presidente ucraino ha voluto suggellare questo incontro con la consegna delle onorificenze a questi militari, che tanto hanno sacrificato per il bene del Paese. Il direttore dell’ospedale, rivolgendosi al presidente ucraino, ha voluto testimoniare come abbia potuto constatare personalmente il senso di attaccamento al proprio Paese di questi militari: “Non avevano mai visto persone che desideravano così tanto tornare a casa”.

Si prevede che Zelenskyy parlerà all’Assemblea generale oggi, mentre il giorno seguente è previsto il suo intervento alla riunione del Consiglio di Sicurezza, che dovrebbe concentrarsi sui principi della Carta delle Nazioni Unite.

“L’integrità territoriale dello Stato è un principio chiave di tutti i documenti internazionali fondamentali, compresa la Carta delle Nazioni Unite”, ha scritto Zelenskyy. “È necessario restituire alla Carta tutti i suoi poteri, distrutti dall’invasione russa, e rafforzare le capacità dell’Onu nel fermare e prevenire l’aggressione”, ha affermato, aggiungendo che l’Ucraina presenterà una proposta chiara all’Onu su questo argomento.

La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina resta, senza dubbio, all’ordine del giorno dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sebbene l’attenzione principale dell’incontro sarà probabilmente rivolta alle sfide che il Sud del mondo deve affrontare.

“Ci riuniremo in un momento in cui l’umanità si trova ad affrontare enormi sfide, dal peggioramento dell’emergenza climatica all’escalation dei conflitti, alla crisi globale del costo della vita, alle crescenti disuguaglianze e alle drammatiche interruzioni tecnologiche”, ha spiegato António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, nel corso di in un briefing per i giornalisti la scorsa settimana. “Le persone cercano nei loro leader una via d’uscita da questo caos”.

Ci si aspetta anche che il presidente Zelenskyy confuti la posizione, emersa da parte di alcuni Paesi, che chiedono colloqui di pace immediati per porre fine alla guerra. A questi appelli ha fatto eco Guterres, che ha ripetutamente affermato che il conflitto deve finire, ma con il rispetto da parte della Russia della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.

Guterres ha riconosciuto, tuttavia, che sta diventando sempre più difficile riunire gli Stati membri delle Nazioni Unite, data la profondità delle divisioni rivelate dall’assenza dei leader mondiali al forum. Dopo aver partecipato all’assemblea, Zelenskyy dovrebbe recarsi a Washington Dc per incontrare il presidente Joe Biden, i leader di entrambe le Camere del Congresso e alti funzionari militari.

Gli Stati Uniti annunceranno un ulteriore pacchetto di aiuti militari all’Ucraina quando il presidente americano Biden riceverà il suo omologo ucraino Vladimir Zelenskyy alla Casa Bianca, ha fatto sapere il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Secondo Sullivan, Zelenskyy incontrerà anche i leader del Congresso di entrambi i partiti politici statunitensi durante la sua visita a Washington. Sullivan ha espresso fiducia che sia i democratici che i repubblicani accetteranno di continuare a stanziare fondi per assistere Kyiv. “La mia sensazione è che questo sostegno bipartisan sia forte oggi quanto lo era un anno fa”, ha confessato.

Il presidente Zelenskyy, durante la sua visita a Washington, auspica anche di poter avere la conferma della fornitura di missili Atacms a Kyiv, sebbene la decisione finale non sia stata ancora presa dall’Amministrazione statunitense. L’Ucraina ha sollevato la questione di queste forniture durante la visita del Segretario di Stato americano Antony Blinken a Kyiv la scorsa settimana. Secondo il canale televisivo Cnn la probabilità di una risposta positiva degli Stati Uniti alle richieste di Kyiv è oggi più alta che mai.

Sia il Pentagono sia il Dipartimento di Stato insistono sull’approvazione delle consegne dell’Atacms e, dal canto loro, le autorità ucraine si sono impegnate a non lanciare attacchi sul territorio russo con l’aiuto di questi missili.

(*) Docente universitario di Diritto Internazionale e Normative sulla Sicurezza


di Renato Caputo (*)