martedì 29 agosto 2023
La crescente cooperazione di Washington con i Paesi nemici di Pyongyang preoccupa sempre di più il leader nordcoreano Kim Jong-un, che ha chiesto alla Difesa di rafforzare la Marina militare, alla luce di un paventato “pericolo di guerra nucleare” nelle acque del Paese.
“A causa delle azioni conflittuali degli Stati Uniti e di altre forze ostili, le acque al largo della Penisola coreana sono diventate uno dei punti dove si concentrano i maggiori equipaggiamenti bellici al mondo”, ha dichiarato il supremo leader secondo quando riportato dalla Korean central news agency (Kcna), l’agenzia di Stato.
Kim ha descritto i tre alleati (Corea del Sud, Giappone e Usa) come dei “capi gangster”, la cui cooperazione ha portato effettivamente a delle esercitazioni navali congiunte, che hanno luogo in questi giorni. Secondo quanto riportato dai giornalisti della Kcna, il capo di Stato ha accusato Washington di essere “più frenetica che mai” al largo della penisola coreana, con manovre che prevedono anche l’utilizzo di mezzi nucleari strategici.
Stando ai commenti di Kim, la situazione fra i tre Paesi non sarebbe tutta “rose e fiori”. Durante la visita al comando navale nordcoreano, il leader ha raccontato che gli alleati si sarebbero “maltrattati a vicenda” al vertice di Camp David di questo mese, nel quale i triumviri si sarebbero incontrati, sempre secondo la Korean central news agency.
“Raggiungere il successo nel rapido sviluppo della forza navale è diventato urgente di fronte alle recenti azioni aggressive” dei tre Paesi, ha aggiunto Kim Jong-un.
“Sviluppare rapidamente la forza navale – ha chiosato il leader di Pyongyang – è diventata una questione molto urgente alla luce dei recenti tentativi di aggressione del nemico”.
Durante la sua visita al comando navale, stando alle foto pubblicate dal quotidiano Rodong Sinmun, il capo di Stato accompagnato dalla figlia ha ispezionato il suo arsenale e scattato foto con gli ufficiali.
di Domiziana Fabbri